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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Krampus - Shadows of Our Time
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( 4829 letture )
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I Krampus sono una giovane band proveniente da Udine che, inizialmente dedita ad un folk metal classico con voce pulita, dopo l'entrata del cantante Filippo Gianotti, cambia rotta musicale, avvicinandosi ad un sound maggiormente ispirato dal melodic death metal. Nel 2010 viene rilasciato il primo demo autoprodotto e promosso localmente, mentre ad ottobre dello stesso anno cominciano le registrazioni per il primo EP, Shadows Of Our Time, sempre autoprodotto e pubblicato a Marzo 2011.
Terminato il breve intro Echoes From The Ancients, veniamo subito catapultati nell'ascolto della title track: già da ora appare chiaro come la band udinese si sia ispirata a tutto quel filone dedito alla commistione di folk e melodic death metal. I ritmi, le melodie e soprattutto i riff di chitarra riportano infatti alla mente la cosiddetta “new wave of folk metal” inaugurata dagli svizzeri Eluveitie. Il pezzo procede fra melodie dal sapore celtico e un cantato graffiante e potente - ma ancora immaturo - del singer Filippo Gianotti, che si rivela da subito un brano di facile presa che si lascia ascoltare molto volentieri. Interessanti, fra l'altro, le tematiche delle lyrics, incentrate sulla nostalgia dei tempi antichi, quando l'uomo non era ancora così oppresso dal caos della vita moderna: argomenti magari non originalissimi, ma nei quali io mi rispecchio in pieno. La successiva Tears Of Stone presenta, invece, un fare più melodico e orecchiabile, dove a colpire è soprattutto il ritornello, cantato con voce pulita dalla brava violinista Marika: un’altra composizione veramente ben riuscita. The Rocks Of Verden si apre con delle tastiere dal sapore epico, presentandoci il lato più battagliero ed aggressivo di questi giovani musicisti; ho apprezzato particolarmente il riffing violento e tirato, che mette in mostra le ottime capacità di scrittura della band, e trova il suo apice in un delizioso stop 'n go posto a circa metà del brano. Witches' Lullaby, con le sue atmosfere misteriose e incantate, si rivela tra le tracce migliori del lotto : interessante, a tal proposito, il sapore vagamente black metal del riff iniziale della canzone, che lascia intravedere alcuni campi ancora inesplorati dai Krampus, e suggerisce la grande varietà insita nel loro songwriting. Howl è la traccia meno riuscita dell’intero lavoro, non aggiungendo alcunché al valore di questo EP: passabile, ma non fondamentale. Arriviamo, infine, alla conclusiva Wooden Memories, che è decisamente un pezzo ben fatto, capace di rimescolare con perizia tutte le carte che sono state giocate fino ad ora, rivelandosi un perfetto riassunto di tutto ciò che è contenuto nel disco. Mi preme spendere anche un paio di parole per la produzione: nonostante il disco sia autoprodotto, pur nella non perfezione dell’operato, il risultato finale sembra essere veramente buono. Tutti gli strumenti riescono a fare la propria parte, in particolare ho apprezzato il suono delle chitarre, in quanto mi hanno trasmesso tantissimo in termini di calore ed espressività.
In definitiva questa prima prova dei Krampus si è rivelata decisamente ben riuscita, il prodotto, meritevole di ascolto e attenzione, ci mostra una band con delle grandi potenzialità, forse non ancora espresse appieno. Attendiamo con ansia la pubblicazione del full-lenght per vedere se le aspettative saranno confermate o meno, ma io sono più che fiducioso.
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6
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Io questi li voglio con i lou quinse al prossimo fosch fest.......... |
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Vedremo cosa si potrà fare  |
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4
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ho appurato che manca nel sito una sezione dedicata alla musica folkloristica Irlandese e mi chiedevo se il recensore , visto l' interesse per il folk ,appunto , potesse dare un' occhiata a questo album di una talentuosa band americana (the young dubliners)-" the irish sessions , with all due respect"- che poi non è altro che un rifacimento in chiave rock di vecchie canzoni e pezzi irlandesi . posso anticipare che sono tutte canzoni molto orecchiabili e coivolgenti l primo ascolto |
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3
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A me gli Eluveitie piacciono molto, anche l'ultimo disco...comunque spero che la band in futuro si sappia migliorare sempre di più, ovviamente ^__^ |
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2
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li ho ascoltati nel loro myspace e anche secondo me promettono bene!!! l'unica cosa a mio parere negativa è che assomigliano un pò troppo (specialmente la voce) agli eluveitie..lo dico perchè a me gli eluveitie piacevano un sacco ma dopo averli visti la seconda volta mi hanno veramente stancato e non li ascolto più; non vorrei che succedesse lo stesso con loro ragazzi ci si vede al fosch fest!!! |
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1
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Band promettente, chissà cosa sapranno fare... |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Echoes From the Ancients (Instrumental) 2. Shadows of Our Time 3. Tears of Stone 4. The Rocks of Verden 5. Witches' Lullaby 6. Howl 7. Wooden Memories
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Line Up
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Filippo (Voce)
Marika (Violino, Voce)
Alessandro (Chitarra)
Francesco (Chitarra solista)
Tommaso (Tastiera, Cori)
Matteo (Cornamusa, Tin whistle, Cori, Fire breather)
Davide (Basso, Cori)
Carlo (Batteria)
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