|
27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
|
|
Polkadot Cadaver - Sex Offender
|
( 5046 letture )
|
Il fatto che un album geniale, innovativo e schizofrenico come Purgatory Dance Party, debut degli statunitensi Polkadot Cadaver, sia passato praticamente inosservato, è la prova del nove di come il sistema, anche nel mondo del metal, favorisca sempre le band note e dotate di una macchina pubblicitaria invidiabile, spesso a discapito di realtà economicamente minori ma maggiormente degne di nota.
I nostri (nati nel 2007 dallo scioglimento dei Dog Fashion Disco), però, ci riprovano oggi con questo Sex Offender. E se l'album precedente riprendeva le fila dei DFD (ma incrementando esponenzialmente la vena di follia), continuando a contaminare la base nu-metal delle origini con tastiere, effetti elettronici ed influenze pescate dalla musica a 360 gradi (dal country al pop alla disco anni '70), il secondo parto dei tre pazzoidi di Baltimora è molto più controllato, canonico se vogliamo, ma sempre geniale e godibile. La prima cosa che salta all'orecchio, anche ad un ascolto distratto, è il ridimensionamento della componente tastieristica\elettronica ed effettistica, che pur non scomparendo del tutto viene oggi lasciata in secondo piano a vantaggio di un approccio più chitarristico e "tradizionale" che, al di là dell'abilità compositiva di Jasan Stepp, tarpa le ali a quella che era la componente migliore di Purgatory Dance Party. Quello che rimane è un album di metal alternativo e godibilissimo, grazie anche all'ugola di Todd Smith, a suo perfetto agio dal farsetto allo scream (passando per tutto ciò che c'è in mezzo) e alle sue liriche grottesche, irriverenti e velate di un humor nero che più nero non si può. D'altro canto se si vuole produrre qualcosa di nuovo, fresco ed originale non basta solo ripetere sè stessi, largo dunque all'alternative con qualche venatura romantica e alle contaminazioni rock (vedi Starlight Requiem o Bloodsucker). Vogliamo dire che Stepp e compari sono invecchiati, si sono imbolsiti e cercano la melodia dall'acchiappo facile? Di certo non c'è nulla, in ambito alternative, meno commerciale di Sex Offender (fin dal titolo...), e songs come Cake And Eat It Too, nonostante il suo appeal tutto sommato melodico, o la title track continuano a picchiare sul dente che duole con malignità. Certo che, per fare un esempio, un brano schizzoide come Stronger Than Weak avrebbe raggiunto ben altre vette se proposto in stile Purgatory Dance Party (magari con un organetto malandrino in sottofondo, o un moog bello carico a far da contraltare alla voce), ma tutto non si può avere. Un pallido riflesso del passato è presente in Slaughterhouse Striptease, ma il tutto è qui più controllato e composto.
In fin dei conti non posso negare che questo Sex Offender si ascolti con piacere, ora sensuale ed ora sadico, ma con la stessa convizione non posso negare che, in fondo in fondo, mi aspettavo qualcosa di più. Qualcosa di più anticonvenzionale, deviante e malato. Qualcosa di più degno di una band che si chiama Polkadot Cadaver e si presenta, sul proprio profilo facebook, con una foto di Bin Laden a pois colorati (flowerpower terrorists, dopo aver debuttato come Anarchists Of Good Taste?). Insomma, non possiamo certo parlare di un flop, perchè di frecce al suo arco Sex Offender ne ha parecchie, ma un piccolo passo indietro rispetto al debut, quello sì.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
9
|
@Neu...si non solo Faith No More...ma Faith No More mixati con Mr.Bungle...e una spruzzatina di Tomahawk....grande gruppo in ogni caso...parliamo di alto livello |
|
|
|
|
|
|
8
|
@Neurath:a distanza di 5 giorni dal mio precedente commento( non voglio fare una sviolinata), non ti ringrazierò mai abbastanza per Purgatory Dance Party.Follia geniale allo stato puro. In questi giorni ,poi ho anche rispolverato i Dog Fashion Disco. |
|
|
|
|
|
|
7
|
@Mr.Bassman: Capisco il paragone Smith-Patton, ma i Faith No More come influenza dei Polkadot forse stanno un po' stretti... |
|
|
|
|
|
|
6
|
Ho ascoltato il disco..bravissimi....però nella recensione avete omesso la chiara ispirazione principale...Ovvero i FAITH NO MORE e i MR.BUNGLE....Todd Smith è l'esatta copia di MIKE PATTON....e lo dico come un complimento perchè non è facile fare e bene quello che ha gia proposto il grande MIKE...E' l'unico appunto che posso fare a questo gruppo....e da amante del genere....beh io darei un bel 8,5 al disco...mezzo punto in meno solo per il motivo sopra citato. |
|
|
|
|
|
|
5
|
@Daniele: In realtà ci sono diversi progetti nati dalle ceneri dei DFD (ad esempio gli El Creepo, anche loro niente male), ma di certo questi "cadaveri a pois" sono quello che più direttamente si riallaccia alla band d'origine... |
|
|
|
|
|
|
4
|
troppo forte la copertina hahah  |
|
|
|
|
|
|
3
|
Io adoravo i Dog Fashion Disco per la loro schizofrenia e ne avevo perso le tracce. Sicuramente adesso recupererò, andandomi ad ascoltare soprattutto ,da quanto letto nella recensione, il primo album di questo nuovo gruppo. |
|
|
|
|
|
|
2
|
Se ti piace questo per il primo impazzirai! (guardati il video di Bring me the head of Andy Warhol) |
|
|
|
|
|
|
1
|
Ho ascoltato un pezzo sul tubo, molto interessante, mi informerò meglio. |
|
|
|
|
|
INFORMAZIONI |
 |
 |
|
|
|
Tracklist
|
01. Opus Dei 02. Seagrave 03. Bloodsucker 04. Starlight Requiem 05. Stronger Than Weak 06. Slaughterhouse Striptease 07. Sex Offender 08. Cake & Eat It Too 09. Mongoloid 10. Forever And A Day
|
|
Line Up
|
Todd Smith – Vocals, Guitar Jasan Stepp – Guitar, Keyboards, Programming Dave Cullen - Bass John Ensminger - Studio Drummer
|
|
|
|
RECENSIONI |
 |
|
|
|
|
|