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John Petrucci - Suspended Animation
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Petrucci… Petrucci… L’avevamo lasciato al controverso (anche se tecnicamente valido) Train of Thought. Poi cosa? In effetti nulla: John Petrucci e Myung sono decisamente i due componenti meno attivi nei Dream Theater per quanto riguarda i side project e le partecipazioni e -visti alcuni di questi lavori- per qualcuno è pure una fortuna. Petrucci è forse uno dei pochi immensi chitarristi su questo pianeta a non aver mai fatto un album solista. Se ne sentiva la mancanza? Per quanto mi riguarda direi di sì: se penso al G3, penso ad esempio alla divinità Steve Vai (e ai suoi album), al papà Satriani (e ai suoi album) e… a Petrucci (e agli album dei Dream Theater…). Sì, diciamolo, se ne sentiva la mancanza. Se n’è parlato per diverso tempo, e infine (dopo una lunga attesa) eccolo qua.
Il primo impatto (Jaws of Life) rimanda inevitabilmente a quel Train of Thought di cui si parlava prima: la pesantezza della chitarra, il suono della batteria, il riff. Poi, dopo 44 secondi esatti, John fa il suo vero ingresso in scena, e da quel momento rimane una presenza viva e fissa per l’intero album. Riesce bene sia come accompagnatore in melodie in fin dei conti convincenti, sia in assoli ben congegnati, mai inutili e invasivi, piacevoli dall’inizio alla fine (per chi adora il genere, s’intende). Nelle due successive (Glasgow Kiss e Tunnel Vision) ritorna a sfoderare un sound più tipicamente da guitar hero, in alcuni aspetti addirittura di vecchia data. Prosegue poi con Wishful Thinking, una dolce e convincente serenata in cui l’ispirazione a Vai non è di certo casuale (e mi riferisco alla sua Hand on Heart, ad esempio). La canzone più azzeccata (almeno nel computo totale dell’album) è la successiva Damage Control, in cui John riesce ad unire sapientemente tutto quello di cui questo album è composto: riff energetici, passaggi melodici orecchiabili (ma non per questo scontati), assoli avvolgenti e fantasiosi al punto giusto, tali da non essere né troppo banali né superflui. Passano in fretta quei 9 minuti, e alla traccia successiva (Curve) viene naturale guardare la copertina del cd, per assicurarsi che non sia Satriani quello a suonare: le assonanze con la sua Surfing With the Alien e col suo modo di suonare appaiono evidenti. Si termina infine con una facile e suadente Lost Without You (la meno carismatica dell’album) a una lunga Animate-Inanimate che lo chiude in modo forse un po’ troppo ridondante e dispersivo (almeno rispetto a quello a cui ci aveva abituati nei precedenti 50 minuti).
In definitiva, si tratta tutto sommato di un piacevole “esordio”, accompagnato tra l’altro dalla solida e mai invasiva batteria di Dave DiCenso e dal buon basso di Dave LaRue (già abituato a lavorare con i grandi nomi, Vai, Satriani e Moore inclusi). Un album abbastanza vario da tenerti nei paraggi delle casse dall’inizio alla fine, abbastanza dinamico e ben costruito da lasciarti, dopo quell’ora di ascolto, con la voglia di dargli –perché no– anche una seconda ascoltata. Ecco, forse manca quel pizzico di pepe e personalità che permetta di scorgerlo nettamente nella folla. Magari lo si può definire solo valido sotto il profilo tecnico ma ben lontano dall’essere un capolavoro al pari di quelli di altri guitar hero. Questione di gusti. Rimane comunque la prima impressione (ottima), e quella sensazione di piacevole soddisfazione provata nel poter finalmente dire: Ho ascoltato un album di John Petrucci.
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Solo per fans di Petrucci (io sono tra quelli).Qualche ottimo spunto qua e la', un paio di canzoni molto belle ma il resto o e' già sentito o trascurabile.Concordo con il voto del recensore, purtroppo. |
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Per me nn esiste un voto ad una esecuzione simile😊 un album fantastico la musica é semplicemente sensazionale,e non solo risulta essere anche parecchio orecchiabile..Tuttavia John non é il mio chitarrista preferito poiché lui padroneggia tutt'altro stile che non mi dispiace a fatto,ed inoltre sono evidenti le sue tecniche negli assoli di assoluta precisione e high speed,che dire un mostro oggettivamente,anche se preferisco il grande Steve vai😊 é lui il migliore.. |
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70 è decisamente poco. Il mio voto è 85. Le canzoni sono tutte ben studiate, melodicamente perfette e, inutile dirlo, suonate da Dio... anzi, da Petrucci. |
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Per me 70 è un pò pochino, personalmente penso che questo disco sia un trattato su come si suona la chitarra moderna e soprattutto rimane iper valido anche artisticamente!!! le canzoni sono costrutite in maniera più che ottima con continui cambi di tonalità e tempo senza perdere però musicalità...per me 90!!! |
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Bellissimo album di Petrucci. Chi dice che è ripetitivo allora cosa bisognerebbe dire degli altri chitarristi? sul parere di chi sia meglio tra i chitarristi penso che Vai e Satriani riescano a coinvolgere molto di più il pubblico e a fare improvvisazioni più fighe, però Petrucci ricerca più le note e le scale indeterminate che gli effetti e io apprezzo nella mia soggettività più il metodo di petrucci. Se poi lui è considerato il miglior chitarrista (chitarra elettrica) degli anni 90 un motivo ci sarà... comunque anche grande satriani (the master)... vai fosse meno tamarrone con gli effetti, perchè ha una tecnica mostruosa e potrebbe sfruttarla a mio parere meglio. |
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onestamente non capisco il continuo paragone e le continue aspettative e velleita che un album di john petrucci sia come un album di steve vai o joe satriani.. davvero non lo capisco.lui non è loro. come gilbert non è loro ..howe non è loro e cosi via..lui è lui e basta. è un artista profondamente diverso da loro e nonostante sia cosi diverso è riuscito comunque a trovar una formula che buca davvero quasi ogni cuore..certo..è sempre questione di gusti..ma proprio per questo allora non si dovrebbero far paragoni..in quanto la cosa piu bella potrebbe risultar per altri la piu brutta.. io dico solo una cosa: chi dice che questo fenomeno che sia da solo o che sia in ambito DT o che sia in ambito G3 è privo di anima o espressivita vada ad ascoltare wishful thinking o anna lee o another day o spirit carries on o through her eyes o wither o forsaken o the ministry of lost souls o goodnight kiss.. e se volete continuo..altrimenti vuol dire che non lo conosce o ch eparla per invidia di cio che riesce ogni volta a fare..per il fatto di eser presenza sempre piu costante ai G3 per le cose storiche ed inimitabili che ha nel repertorio e che in tanti vorrebbero far proprie.. ps al G3 di tokyo a mio parere era nettemante superiore a sua divinita steve vai..e probabilmente anche a satriani..suone piu cose piu gustose sempre diverse.. se quei due non fanno fischi e giochetti di manopola son persi. |
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Questo album trasuda tecnica e spettacolarità di esecuzione da ogni nota e sa anche regalare emozioni con camzoni come GLASGOW KISS (la migliore) e wishful thinking... è ormai inutile sprecare parole per descrivere l assoluta maestria e le infinite capacità di questo marziano... Ovviamente quest album non è paragonabile ai capolavori di Vai, che rimane il migliore, ma è comunque manna dal cielo per chi come me ama john e i DT... io do 90 senza problemi. mi è piaciuto e lo ascolto sempre volentieri. P.S. Forse fra qualche anno john riuscirà a fare una canzone intensa come tender surrender... io ci spero ancora. \m/ |
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Mostri sacri come Surfing with the Alien (Satriani) o Passion ad Warfare (Vai) sono complessivamente di un altro livello, ma certamente i migliori brani di questo disco di Petrucci non sfigurerebbero affatto in una bella raccolta di guitar heroes. |
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E' prevedibile che ci siano tante discordanze, tanti punti di vista anche agli estremi, però bistrattare questa piccola perla non si può. Io sono un batterista e pianista, e di chitarra me ne intendo meno di poco, però le canzoni sono scandite da una grande musicalità che rende le cascate di note alla John molto di più che gelide shreddate. E' palese l'influenza DT e di chi volete, ma è un album davvero meritevole. L'ho ascoltato tutto d'un fiato, senza mai annoiarmi, senza mai avere la tentazione di passare alla traccia successiva. |
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Io lo trovo molto bello come album, gli do un 85 senza problemi |
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Io lo trovo molto bello come album, gli do un 85 senza problemi |
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al giorno d oggi nn capisco pke un artista del calibro suo debba esser psicologikamente costretto a dar prova anke nell album solista....mah....gia sappiamo ke e' un MAESTRO.......certo,BEN VENGANO sti diski...nn fa altro ke deliziarci della sua grande e immensa maestosita'!!!! uno dei migliori al mondo sicuro....a meno ke nn esistano marziani su marte ke sappian far meglio!(nn credo ^_^) |
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Caspita Jimi, ti stai facendo un bel giro tra le ns. recensioni, vai così, ti aspettiamo anche nel ns. forum  |
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Altra fontamentale performance balistica del buon Petrucci. Obbligato a produrre una serie di spietate ed insperte tracce da "Guitar Hero" dopo l'invito a posteriori di Joe Satriani al G3 tour...infilato proprio in giappone dove i DT sono molto considerati (o meglio la music metal è palesemente apprezzata...).. Dopo questi dubbi amletici, John ha proiettato l'interesse nella sua composizione sforzandosi di non offendere, ma di interpretare ed omaggiare i secolari guitar hero viventi facendosi accompagnare da un bassista finemente presente ma non eccessivamente ingombrante riusciendo a muoversi nei suoi assoli sempre conturbanti, molto tecnici, ma privi per molti sensi di espressività e profondità ecunmenica. Pur provandoci, La forza pentagrammatica delle sue battute e nell'essere entità trascendetale non accarezza le cesellature del miglior Steve Vai, , del galeno Joe Satriani, dell'intelligenza epicurea di Jeff Beck o del rock dliagante di Paul Gilbert e di Andy Timmons...per essere guitar Hero ci vuole ben altro...ma anche io potrò dire un dì: "...caspita, ho ascoltato un album di Petrucci, anche con il G3 Tour"...Ascoltate il buon vecchio Petrucci, soli ovattati dalle vostre guffie, respirando la brezza che vi soffia forte e fredda sul vostro viso, poichè come ricorda Quasimodo...:"Ognuno sta solo sul cuore della Terra trafitto da un raggio di sole: ed è subito sera." Buona vita serena a tutta voi. Jimi TG |
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Beh io ho solo ascoltato Glasgow Kiss ( dalla radio online lastfm che vi consiglio). Questa canzone sembra tirata fuori da un album di Steve Morse. Originalità zero! |
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A mio parere un album magnifico, la tecnica impeccabile in esecuzione è mescolata perfettamente con passaggi melodici e orechiabili. Certe tracce come Glasgow Kiss e Wishful Thinking sono semplicemente perfette, le altre non sono da meno anche se ammetto che in alcuni la melodia diventa un po' dispersiva. Rimane tuttavia un capolavoro quindi fatemi il piacere di nn scrivere cazzate del tipo l' album è ottimale solo dal profilo tecnico. Ho sentito molti album solisti e questo merita di diventare uno dei miei prferiti. Sono d' accordo che il livello tecnico di john petrucci è qualcosa di maestoso, consiglio Paul Gilbert per chi non lo conosce... altro chitarrista capace di precisione e velocità impressionanti. |
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Se parliamo del lato puramente tecnico, mi spiace ma si può discutere eccome su chi è più bravo di chi, visto che è un dato puramente oggettivo. Se vogliamo discutere su quale chitarrista abbia composto l'album più bello, allora è tutta un'altra cosa, e lì si entra nel soggettivo... |
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sono arcistufo di sentir dire ke un chitarrista sia migliore dell'altro!e spesso mi capita di trovare fanatici di Vai infierire su petrucci riferendosi al G3!cmq concordo ke John è ben più grande nel contesto Dream...bisogna anche saper lavorare con più persone senza dare il proprio nome alla band! |
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Quindi secondo te Petrucci sarebbe migliore di Vai?... no comment |
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Quest'album è un saggio di chitarra a 360 gradi che mantiene però il timbro udibilissimo di Petrucci. Ho letto qualche commento che svilisce questo lavoro: Come si fa a essere così sordi? O almeno prima di aprire bocca bisognerebbe essere sicuri che quello che si dice non siano fesserie... Mi dite per cortesia dove sono gli errori di esecuzione nel plettrato? ricordo a tutti che petrucci suona utilizzando note staccate praticamente sempre nei Dream e lo fa con una disinvoltura e una scioltezza ineguagliabile. Satriani e Vai nn sono a quel livello tecnico, sia perchè nn hanno la solita perfezione e la solita fluidità (crushing è uno dei pochi pezzi di satch dove ci sono 2 battute di alternate picking e nn impeccabili) e le note staccate sono molto importanti per un chitarrista. Concludendo mi permetto di segnalare agli amanti della chitarra Patrick Rondat secondo me un chitarraro molto valido. Rock on my son... |
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il voto del recensore mi sembra giusto, questo disco non è male ma nemmeno qualcosa di spettacolare. quello che mi fa tremare è quello che si legge qua sotto... Petrucci nel G3 è scandaloso... Damage Control la fa proprio con i piedi, una performance orribile (come la maggior parte dei live che sta facendo negli ultimi anni) . Pure Steve Vai (che è uno dei miei chitarristi preferiti in assoluto e quello che preferisco di gran lunga fra i tre) mi ha un po' deluso, soprattutto nella jam finale. Ottimo invece Satriani. Ormai per trovare il Petrucci come grande compositore, grande improvvisatore e grande esecutore bisogna tornare indietro di qualche anno... |
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Sinceramente questo cd secondo me aggiunge ben poco alla conoscenza di John Petrucci: alla fin fine tolte le due canzoni del G3 chi si ricorda delle altre? Va anche detto che il grosso dei brani di questo cd durano qualcosa come dieci minuti, e non mi pare che ci siano tutta una serie di invenzioni che possano giustificare brani di questa lunghezza (ascoltatevi i 9 minuti circa di SPEED METAL SYMPHONY dei Cacophony e poi fatemi sapere) Molti passaggi oltretutto impallano un pò...specie quando fa il frullanote con l' alternate picking. Purtroppo mi sa che i bei tempi di assoli tipo LIE, METROPOLIS, A CHANGE OF SEASON o anche semplicemente uno a caso preso da METROPOLIS Pt 2 (vedi che so BEYOND THIS LIFE, FATAL TRAGEDY, HOME, ecc) non torneranno più. In ultima analisi, cd senza nè infamia nè lode...anche se sicuramente si poteva fare molto di più. In ogni caso il 26 ottobre a Roma non me lo perdo per nessun motivo!!! |
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Come si possa criticare in quel modo "suspended animation" ancora non lo capisco! John Petrucci sei grande!!!! |
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Mi associo pienamente a quanto detto da Jon. |
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Carissimo anonimo che ti nascondi sotto il nome di John Petrucci...già per questo sei blasfemo, senza parlare delle critiche senza senso che fai dell'album solista di John suspended animation! come fai a dire che i suoni sono freddi e piatti? certo la tua rimane pur sempre un'opinione soggettiva come la mia, ma quello che mi stupisce è il tuo giudizio totalmente negativo, senza remore per un chitarrista che ha scritto pezzi curatissimi in tutti gli aspetti sia tecnici che di sound, dando in canzoni come Wishful Thinking particolare attenzione al tocco e agli accenti di quelle note che riempiono l'atmosfera di emozioni....P.S. ei sicuro di aver ascoltato l'album giusto? |
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Ringrazio tutti per gli ottimi commenti sul mio nuovo "capolavoro". In realta' da un ascolto piu' attento dell' "opera" sono emersi PREPOTENTEMENTE tutti i limiti che ai piu' (evidentemente) sono sfuggiti. I suoni sono freddi, piatti e privi di profondita'. Gli assoli sono ripetitivi e noiosi. I brani presentano tutti i limiti di un chitarrista che si attiene scrupolosamente ai canoni ormai consolidati (e direi imbalsamati) di un genere che tormenta gli ascoltatori piu' esigenti da piu' di dieci anni. Cos'altro aggiungere? Buon ascolto a chi si ferma alle apparenze!!! |
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Ma che cazzo dite...Steve Vai è il Dio della chitarra a basta. Avete mai sentito i suoi dischi? O vi siete limitati al G3? Petrucci è 1 grande, senza ombra di dubbio, ma è evidente che è limitato rispetto a Vai...e questo lo si nota soprattutto nei Jam del G3 a Tokyo...ci sono assoli in cui Steve Riesce a SBEFFEGGIARE Joe e John con parti fenomenali che nessuno dei due riesce a replicare.....svegliatevi! |
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In contrasto con la spettacolarità esplosiva di Steve, l'umile postura di John pare quasi dirmi:" nè balli, nè luci, senti qua che vuol dire suonare la chitarra!!!" John ispiraci altri cento anni!!!! XXX |
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Se si fa un paragone tra i tre John Petrucci è il migliore...tecnica invidiabile, inventiva nel comporre, dimostrata con i dream theater e con quest'album, ma soprattutto di sentimenti..al contrario di Satriani e soprattutto di Vai, chitarristi fuori dal comune sicuramente, ma puramente x spettacolo.. |
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John petrucci è insuperabile!!!bravi gli altri Steve Vai, Tony Macalpine, Satriani e gli altri virtuosi della guitar, ma lui ha qualcosa in più, riesce a equilibrare la sua straordinaria tecnica con molto sentimento!è padrone del suo strumento e come lui nessuno mai!! |
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secondo me Petrucci é superiore sia a Satriani che a Vai, e anche Train of thought é un grandissimo album !!!! |
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Visto il G3 il paragone con Vai e Satriani è improponibile,il nostro Petrucci è troppo superiore e anche molto meno tamarro! |
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Petrucci è il miglior chitarrista del momento sotto tutti i punti di vista.Dotato anche di una grande umiltà.Peccato che al G3 abbia suonato così poco,avremmo fatto volentieri a meno di tutto quel Vai e Satriani |
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Petrucci è un dio e questo album è spettacolare. la miglior canzone è senza dubbbbbbbbio glasgow kiss. |
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la recensione è abbastanza obbiettiva forse addirittura un po troppo al punto da sminuir forse un tantino la fantasia e soprattutto la mano di petrucci ke penso non abbia ASSOLUTAMENTE nulla a ke vedere con quella dell artritico vai.john in quanto ad album sara anke un novellino ma a mio avviso rimane assolutamente superiore a steve. baci |
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condivido il fatto che è un album molto bello dal punto di vista tecnico..alcune canzoni(ad esempio glasgow kiss e damage control)ritengo siano dei capolavori.. presto petrucci potrà diventare un gran guitar-hero |
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Ottima recensione... onesta e senza pregiudizi!! |
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Buona recensione....giustamente scritta da una persona che non è un fan accanito di Petrucci...come me ad asempio... Personalmente la cosa che piu mi ha fatto impazzire di questo disco è la malvagità del tema principale di "Animate Inanimate"!! |
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