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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Till We Drop - The Summer Triangle
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( 2826 letture )
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Non ho ancora capito se dovrei ridere o prenderli sul serio. Non riesco ancora a decidere se questo The Summer Triangle sia tutto sommato un minimo divertente oppure sia un fallimento completo. Ma vediamo una cosa alla volta: questo primo lavoro degli ungheresi Till We Drop è una specie di ibrido tra punk e metal, un disco dei Green Day che ha subito pesanti influenze da parte degli Avenged Sevenfold. In parole povere, ritornelli e melodie da classifica condite con doppia cassa e qualche scream. Il risultato è abbastanza inquietante, dal momento che potrebbe accattivare una fetta di mercato immensa oppure inesistente (e temo che il risultato ottenuto sia il secondo). Sembra infatti che i nostri offrano una proposta musicale davvero povera dal punto di vista del songwriting: tutte le canzoni sembrano uguali e, oltre ad avere una struttura che più classica non si può, risultano banali, scontate e noiose. Linee vocali soporifere, refrain melensi, groove letteralmente identici da un pezzo all'altro, melodie stantie e ammuffite sono i tratti caratteristici della proposta musicale dei nostri.
I momenti che non sono fallimentari si dispensano col contagocce e, onestamente, non c'è nessuna traccia che abbia davvero mordente, per quanto il lavoro della band sia orientato alla ricerca di un sound che sia il più commerciale e accattivante possibile, pur tentando di mantenere un'attitudine in qualche modo heavy (obiettivo pienamente fallito). Abbiamo dieci canzoni tutte uguali, per le quali non vale praticamente la pena spendere nemmeno una parola, tanta è la pochezza di fronte alla quale siamo posti. Se proprio volete ascoltarvi un pezzo dei Till We Drop, me la sento di consigliarvi solamente Be Kind, Please Rewind, che ben sintetizza tutte le cose terribili che potete trovare incise su disco. Il pezzo sopraccitato almeno si distingue, grazie ad un refrain riuscito e coinvolgente e mantiene un mood divertente (che poi temo fosse quello che la band ha ricercato di ottenere per tutta la durata della tracklist, con scarsi risultati). Non a caso è stato scelto come singolo apripista per il platter. Ascoltare il resto è davvero uno spreco di tempo, figuratevi scriverne o leggerne: i nostri sembrano la caricatura di una qualsiasi band hardcore seria, con tanto di scream inseriti alla bene e meglio, sezioni in doppia cassa sporadiche quanto inutili, coretti da stadio imbarazzanti ed un songwriting puerile ai massimi livelli, caratterizzato da testi profondi quanto una pozzanghera e melodie trite e ritrite.
Sicuramente ci sarà qualche appassionato o qualche ascoltatore occasionale che apprezzerà i Till We Drop, i gusti sono gusti, tuttavia le lacune sono così pesanti ed evidenti che non esiste davvero nessun motivo, nemmeno a cercarlo apposta, per cui io dovrei mai consigliare a qualcuno che non sia un mio acerrimo nemico l'ascolto di questo The Summer Triangle, un disco senza pretese per ascoltatori senza orecchie.
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5
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nn si possono ne vedere ne sentire... hanno xsino 1 sponsor nel video....ke mondo d merda |
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4
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è bastato ascoltare un singolo su youtube per capire il grandissimo potenziale di codesto gruppo XDXD |
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3
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la porcheria più totale! |
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2
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dubito che lo ascolterò. se volte un gruppo ungherese che dà legnate sui denti, sentite gli human error. |
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1
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Per Odino, mi sa che è un capolavoro..... |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Tranzit 2. Be Kind, Please Rewind! 3. B.R.O. (This One's For Our Friend) 4. Forgive & Forget 5. Twenty Two 6. A Stick Situation 7. Introducing J.Pussy 8. Such a Blur 9. Young And Blind 10. It's Been a While
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Line Up
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Peter John Kiss (Voce) Ferenc Orban (Chitarra) Endre Ujhelyi (Chitarra) Bàlint Molnàr (Basso) Màtè Orbàn (Batteria)
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RECENSIONI |
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