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Tamed Darts - Deceptice Reality
( 1655 letture )
Dopo cinque anni di gavetta il quintetto siciliano Tamed Darts è giunto alla pubblicazione del suo primo album autoprodotto intitolato Deceptice Reality, contraddistinto da una bella cover e da una registrazione di discreta fattura. La proposta del combo di Siracusa si presenta piuttosto eterogenea, abbracciando stili diversi su una matrice prettamente heavy metal con il risultato, però, di apparire un po’ troppo dispersiva e finendo per disorientare l’ascoltatore. Nel complesso si tratta di un buon lavoro, del quale si apprezzano sia la valida tecnica dei musicisti che le molte idee di cui è pregno, ma il problema di fondo è che probabilmente i Tamed Darts abbiano voluto strafare per sorprendere a tutti i costi toccando, per l’appunto, generi diversi a scapito di una forse più proficua essenzialità: insomma, per usare un paragone culinario, Deceptice Reality a tratti appare come una sorta di minestrone sonoro. Facciamo alcuni esempi: si passa dall’atmosfera gotica della breve opener strumentale Initiation al folk metal di War To Reign, dall’heavy metal veloce di Marked By The Dreams al power di Battled, fino ad arrivare a sconfinare nel progressive durante la conclusiva title-track. Come se non bastasse, va segnalato sparso qua e là il cantato growl di Boris Pieri che conferisce ad alcune composizioni una sfumatura death.

Ciò non toglie, tuttavia, che ci siano momenti in questo full lenght ottimamente concepiti, a partire dal brano migliore War To Reign, un connubio riuscitissimo tra ritmiche metal e celtiche, peccato davvero che il pezzo si perda nel finale andando a parare in un andamento thrash che poteva essere del tutto evitato. Mi sono piaciute anche Marked By The Dreams, decisa e munita di un bel refrain; Don’t Make Me Change, la canzone più lunga del lotto, grazie all’iniziale deciso riff di chitarra e ad alcune soluzioni melodiche interessanti; Battled, gradevolmente arrangiata e dotata di un piacevole ritornello; Choice della quale si apprezza il lavoro della chitarra solista e la conclusiva varia e ben architettata Deceptice Reality, in bilico tra il prog ed il metal. Meno convincenti nel complesso i restanti pezzi.

Tirando le somme i Tamed Darts dimostrano di possedere basi solide su cui lavorare per il futuro; dispongono, infatti, di un valido e versatile cantante perfettamente a suo agio sia nelle parti growl che in quelle più chiare, due chitarristi che si districano egregiamente sia in sede di riffing che di assoli e di un lavoro della sezione ritmica del tutto soddisfacente. A mio parere sarebbe opportuno che intraprendessero una direttrice musicale univoca al fine di non spiazzare tipologie di appassionati non adusi a generi differenti, prediligendo più chiaramente sonorità heavy (o magari death) senza troppi orpelli ed utilizzando un songwriting più diretto e meno articolato, a vantaggio di maggiori immediatezza e linearità.



VOTO RECENSORE
65
VOTO LETTORI
35.66 su 24 voti [ VOTA]
xXx
Venerdì 25 Novembre 2011, 0.45.04
1
La copertina mi piace un sacco, invoglia l'ascolto. Tutto sto verde mi ricorda Hatebreed dei COB...domani magari vi dò un ascolto sul vs my space!
INFORMAZIONI
2011
Autoprodotto
Heavy
Tracklist
1. Initiation
2. War To Reign
3. Marked By The Dreams
4. Don't Make Me Change
5. Respect
6. Father's Day
7. Battled
8. Choice
9. Watchword
10. Deceptive Reality
Line Up
Boris Pieri (Voce)
Antonio Campisi (Chitarra)
Andrea Dante Piazza (Chitarra)
Rosario Marino (Basso)
Corrado Geniale (Batteria)
 
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