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Buck Satan & The 666 Shooters - Bikers Welcome! Ladies Drink Free
( 2906 letture )
Sono confuso. Non riesco ad uscire sano dall’ascolto prolungato di questo disco, mi lascia ogni volta sconcertato e sconvolto, tanto per la sorprendente proposta della band quanto per la durata del platter che, una volta giunto alla sua naturale conclusione, mi fa sentire come se fossi appena passato dalla centrifuga di una lavatrice. Tante sono le domande che mi sorgono spontanee a questo punto, ma una sola mi attanaglia durante le mie notti insonni: cos’è il country core? Davvero difficile a dirsi, ma è meglio cercare di capirlo andando a vedere più da vicino i protagonisti di questa storia. Dunque, andiamo con ordine: i Buck Satan & The 666 Shooters sono formati dal polistrumentista Al Jourgensen (conosciuto per la sua militanza nei Ministry, band industrial metal capostipite del genere) e da altri tre loschi figuri che rispondono ai nomi di Rick Nielsen (Cheap Trick) e Mike Scaccia (Rigor Mortis) alle sei corde e Tony Campos (Static-X) al basso. Le informazioni a riguardo non sono granché affidabili, per cui mi limiterò a questa panoramica generale. Bikers Welcome! Ladies Drink Free è il loro album d’esordio, su gentile concessione della AFM Records e ha come data di pubblicazione il 16 dicembre, giusto in tempo per correre nei negozi a comprarlo e metterlo sotto l’albero del vostro più caro amico... oppure no? Per una durata complessiva di ben cinquanta minuti (e trentasei lunghissimi secondi), l’album ci presenta una dozzina di canzoni dallo stile assai particolare: si passa dal country “old style” -che, pur non essendo il preferito dei miei generi, mi riporta alla mente almeno il blues rock dei Lynyrd Skynyrd e dei mitici Dire Straits, nonché quello dei validissimi Canned Heat- ad una strana mistura di country-industrial, che a questo punto mi vede addirittura concorde sulla dicitura finale country core. Va comunque precisato che lo stesso Jourgensen, nella creazione di questo progetto, si è ispirato al proprio idolo country Buck Owens (1929 - 2006), ben ventuno volte posizionatosi al primo posto nella classifica americana denominata “Billboard country music chart”; se volete un’altra curiosità, sempre il frontman cubano (nato a L’Havana cinquantatre anni fa da madre cubana e padre norvegese) ci ha fornito anche una seconda interessante definizione riguardo al genere musicale, da lui definito “heavy western”.

Avete presente la scena di Ritorno al Futuro - Parte III in cui Doc e la sua amata Clara ballano durante la festa di paese? (piccola curiosità: nel film, i musicisti country-western erano nientedimeno che gli ZZ Top!) Ebbene, canzoni come Drug Store Truck Drivin’ Man, Down the Drain, Sleepless Nights and Bar Room Fights ed anche Friend of the Devil mi riportano con facilità a quelle atmosfere, seppur con mezzi diversi e più “moderni”, e si qualificano perciò come canzoni ideali da far sentire ad un party o ai propri amici più guasconi. Il “problema” -o la questione centrale, se meglio preferite- è che il comparto ritmico su cui questi pezzi si reggono è oltremodo ossessionante, tirato dall’inizio alla fine, senza un attimo di tregua; è, insomma, ciò che più di ogni altra cosa attenta alla nostra sopportazione. Strano ma vero, canzoni come Quicker Than Liquor o The Only Time I’m Sober Is When You’re Gone si qualificano come le più divertenti e “facilone”, al pari di alcuni altri brani come What’s Wrong with Me (probabilmente anche superiore agli altri due pezzi) e Medication Nation, pur non ponendosi mai come ascolti facili o più di tanto piacevoli. Una menzione particolare la meritano una sparutissima manciata di canzoni, quali Ten Long Years in Texas e Take Me Away, apprezzabili episodi in cui scompare finalmente un po’ di quell’ossessione ritmica che tanto ha caratterizzato le precedenti canzoni, a favore di un tentativo in chiave blues di richiamare i nostri più remoti sogni da far west; quelli in cui non vi è altro che un deserto sabbioso e pietroso, avvolto da una nube di polvere e bruciato da un sole cocente, in cui carovane piene di tesori e banditi si contendono continuamente il passaggio nell’unico percorso accessibile; oppure quelli in cui, dopo una giornata a bere whisky nel più sudicio dei pub, ci ritroviamo a cantare ondeggiando con gli amici di sempre.

Giunto a conclusione, quest’album lascia in noi strane visioni e strani pensieri. Non si capisce davvero se sia solo una pubblicazione in chiave ironica o se il nostro Buck Satan -alias Al Jourgensen- faccia sul serio. Se lo pensiamo in un contesto a noi vicino, quello della musica metal, non riusciremo a trovare nulla, ma proprio nulla, che possa stuzzicare il nostro interesse; se invece lo vogliamo inquadrare in un contesto differente, quello cosiddetto “country core”, allora di attinenze se ne troveranno a bizzeffe, ma resterà sempre e comunque un prodotto distante da ciò che qualunque umano oserebbe aspettarsi. Da questo punto di vista, se l’intenzione era quella di stupirci tutti, i Buck Satan & The 666 Shooters hanno colto nel segno. Comunque sia, sembra proprio che Al Jourgensen non smetterà mai di tirar fuori nuove soluzioni dal suo cappello. Dite che l’abbia comprato nello stesso negozio in cui Mary Poppins acquistò la sua borsa?



VOTO RECENSORE
58
VOTO LETTORI
30.3 su 20 voti [ VOTA]
Jonny Dark
Martedì 9 Febbraio 2016, 17.15.13
3
"a recensione" parla come magni!! ad ogni modo, li ho ascoltati incuriosito e in effetti è una roba mai sentita prima, non mi piace per niente, però dai dio bono ne hanno di fantasia
forbiddenevil
Martedì 20 Dicembre 2011, 0.01.16
2
....er macellaio de i mia cojoni.......nun ciai manco un pò de ironia.........leggete a recensione e si sai chi è Al te potresti bloccà nel dire certe stronzate.....
ER MACELLAIO
Lunedì 19 Dicembre 2011, 19.12.18
1
Mamma mia che tristezza con sto cazzo di "666" ..piantatela non fa fighi scrivere il numero del diavolo..metallini
INFORMAZIONI
2011
AFM Records
Inclassificabile
Tracklist
1. Quicker Than Liquor
2. What’s Wrong with Me
3. Medication Nation
4. Drug Store Truck Drivin’ Man
5. The Only Time I’m Sober Is When You’re Gone
6. Cheap Wine, Cheap Ramen
7. Down the Drain
8. Sleepless Nights and Bar Room Fights
9. Friend of the Devil
10. Ten Long Years in Texas
11. I Hate Every Bone in Your Body Except Mine
12. Take Me Away
Line Up
Buck Satan - alias Al Jourgensen (Tutti gli strumenti)

Ospiti: Rick Nielsen (Chitarra)
Mike Scaccia (Chitarra)
Tony Campos (Basso)
 
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