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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Nordverg - Bagrovyj Rassvet
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( 1565 letture )
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I Nordverg sono una formazione proveniente dalla Russia al debutto discografico su Stygian Crypt Productions, dopo aver cambiato il nome da Dragon’s Tears all’attuale ad inizio 2011. Il sound della formazione di Ekaterinburg è un folk metal abbastanza melodico condito da scream e clean vocals; all’interno delle undici tracce che compongono il platter è possibile riconosce influenze provenienti dalla musica dell’est, così come è evidente in alcuni momenti una certa somiglianza con gli Arkona ed Ensiferum.
La cornamusa di Leaving Fjord (i titoli sono tradotti in inglese per comodità) introduce Bagrovyj Rassvet (Crimson Dawn): al suo interno trovano spazio diverse influenze, dalle melodie folk a qualcosa di vagamente western. La successiva title track inizia pacata nonostante il growl del cantante, con la chitarra che intona costantemente una melodia efficace. Drinking Song è maggiormente movimentata e “allegra”; l’alternarsi della voce pulita e scream ai cori rendono la composizione facilmente memorizzabile. Ben riuscito lo stacco acustico, dove gli strumenti continuano a suonare la stessa melodia prima di riattaccare con le distorsioni. Before the Last Battle è un breve strumentale che introduce Berserk, canzone piuttosto varia a livello di tempi e atmosfere: melodie ancestrali e doppia cassa fanno capolino tra riff melodici e urla del cantante. La parte iniziale di Cold Chains ricorda tantissimo gli Arkona più sognanti, al punto che si potrebbe quasi parlare di plagio. La canzone comunque è davvero bella e rimane in testa fin dal primo ascolto. Dopo un altro breve intermezzo di neanche un minuto arriva Old Tavern, un bravo leggermente più tirato rispetto i precedenti, che come stile può ricordare i primi Ensiferum. Il lavoro delle chitarre di DeadMan, Fix e Butch è semplice ma convincente, e ben si sposa con la sezione ritmica composta da Farmazon e Gruson, quest’ultimo piuttosto lineare e preciso nel martellare il suo drum kit. La nona traccia, Wolfhound, si apre con violini e arpeggi di chitarra; la voce clean e le linee vocali trasmettono libertà e aria limpida, sebbene il chorus assomigli molto al bridge di Lost In Despair degli Ensiferum. Wolfhound comunque è un’ottima occasione per dimostrare la raffinatezza dei musicisti, delicati e dolci sugli strumenti quando ce n’è il bisogno. Smithy of the Gods è l’ultimo breve strumentale di Bagrovyj Rassvet, prima che Sword of Fate porti a conclusione il disco. Anche in questo caso sono forti le influenze degli Arkona, anche se la band cerca di cambiare strada dopo pochi riff, nel tentativo di indirizzare su lidi maggiormente folk metal la composizione. Nel finale il tempo accelera giusto per l’assolo di chitarra, per tornare definitivamente al mid tempo iniziale, tra cornamuse e sei corde armonizzate.
Il songwriting è sufficientemente maturo, anche se ci sono da limare per bene alcuni spigoli della loro musica. Il peso dei nomi grossi della scena si fa sentire più di una volta, ma i cinque musicisti russi sono bravi nel rielaborare in chiave personale il tutto. Importante e gradito ospite in questo disco è, guarda caso, proprio un musicista degli Arkona, quel Vladimir “Wolk” Reshetnikov (strumenti etnici) che tanto importante è nell’economia del sound della band capitanata dalla brava Masha. La produzione è curata e ben definita (il basso è perfettamente udibile), mentre la copertina di David Lecossu è semplicemente perfetta per la musica proposta dai Nordverg.
Per essere un debutto, di Bagrovyj Rassvet non ci si può certo lamentare. I Nordverg devono assolutamente migliorare alcuni aspetti della loro proposta per risultare completamente personali e non rischiare di crescere all’ombra di qualcuno già avviato verso il successo. Restiamo quindi in attesa, fiduciosi, per un nuovo album ancora migliore di Bagrovyj Rassvet. Nel frattempo, però, godiamoci questi quarantatré minuti di folk metal russo.
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Bel disco, piaciuto anche a me |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Leaving Fjord 2. Crimson Dawn 3. Drinking Song 4. Before the last battle 5. Berserk 6. Cold Chains 7. An Invitation to Tavern 8. Old Tavern 9. Wolfhound 10. Smithy of the Gods 11. Sword of Fate
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Line Up
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DeadMan (chitarra, voce) Butch (chitarra, voce) Fix (chitarra) Farmazon (basso, voce) Grusom (batteria)
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RECENSIONI |
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