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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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( 2120 letture )
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Avete presente quella sensazione che vi prende quando vi trovate di fronte a qualcosa che non si può oggettivamente definire brutto ma che, nonostante proviate e riproviate a studiarlo fin nei minimi particolari, non rivela neanche un pregio evidente? Ecco, questo è il tipo di impressione che lascia un disco come il debutto omonimo dei polacchi Noko. La band proveniente da Varsavia si forma tra fine 2004 e inizio 2005 dall'incontro di Tomasz "Radom" Radomski e Michał Perkowski -i quali avevano suonato insieme in una band chiamata Noconcreto- con il cantante Michałów "Jurgen" Jaroszewicz e il bassista "Majk" Zybert, facendosi successivamente conoscere grazie all'attività live e venendo invitati nel 2009 come opening-act nel proprio tour dai connazionali Coma. A questo punto vengono notati tramite il web da Marcos Curiel (chitarrista dei P.O.D.), il quale si mostra interessato a produrre il loro primo disco. Ci avrà visto giusto?
In realtà Noko non è per nulla un lavoro impressionante né tanto meno meritevole di complimenti o attenzioni particolari. La batteria è praticamente identica in tutti i brani, indolente e svogliata, non ci sono sprazzi di temperamento o colpi di genio che facciano gridare al miracolo; stesso discorso per i riff di chitarra, corposi come il genere richiede ma affatto efficaci, anzi piuttosto scontati e banali: sembra di sapere già quale sarà il prossimo accordo nonostante si ascoltino le canzoni per la prima volta. Per quanto riguarda il cantato troviamo in See You Around un ritornello à la Kurt Cobain quando Jurgen declama:
See you around you can't deny Silent days, hurt within Vacuum breaks down the sound Lie that gets me
(uno dei rari momenti forse in cui vengono alla mente i Nirvana), mentre su Free Your Love possiamo ascoltare un fiacco scream -alcune urla sono a tratti imbarazzanti- che poteva trovare miglior sorte; decisamente questa non è la tecnica canora più adatta al biondo singer, il quale non può di certo annoverare l'aggressività vocale tra i propri pregi. Nel corso del platter aleggiano seminascosti i fantasmi di Stone Sour e -specialmente nei lenti- Pearl Jam ma siamo ben lungi anche solo dall'avvicinarci a certi risultati. Il disco non è tutto da buttare, per carità, ma a episodi positivi come la semi-ballad Bad Thoughts -impreziosita dalla buona chitarra acustica di Krzysztof Garbaliński- o l'eterea Air's Still -la song più atipica e particolare del platter- si susseguono pezzi deboli e a tratti stucchevoli come l'insipida e tediosa Right on Time.
Noko è un debut-album piuttosto debole, molte delle tracce in esso contenute hanno poco mordente e il sound della band polacca, un Grunge con spruzzate Metal e Rock, appare senza personalità e assai scontato. Cosa dire quindi, al tirar delle somme, del primo full-length dei Noko? Album senza infamia e senza lode, per me non raggiunge la sufficienza piena.
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ecco a voi il "black album" del 2012!  |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. The Day Before 2. See You Around 3. Bad Thoughts 4. Free Your Love 5. Clouds are Closing in 6. Stand for Me 7. Right on Time 8. Air's Still 9. She Goes Away 10. This War 11. Before I Sleep
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Line Up
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Jurgen (Voce) Mały (Chitarra) Majk (Basso) Radom a.k.a. Ray (Batteria)
Musicista Ospite: Krzysztof "Krapex" Garbaliński (Chitarra Acustica su traccia 3)
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RECENSIONI |
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