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LEGEND CLUB, VIALE ENRICO FERMI 98 - MILANO

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Angra - Best Reached Horizons
( 5951 letture )
Senza dubbio tra le mie band preferite, gli Angra hanno saputo plasmare una delle più belle ed entusiasmanti varianti del classico power metal teutonico, creando un suond del tutto loro, tematiche sognanti e strutture articolatissime, pezzi leggendari e album a dir poco sublimi che negli anni hanno deliziato schiere di appassionati. È quindi con sommo piacere che mi sono dedicato all’ascolto di questo greatest hits Best Reached Horizons, chiaro quanto ammiccante riferimento al quasi omonimo primo demo del combo brasiliano, che si propone di raccogliere e celebrare più di vent’anni di sudata e onorata carriera.

La musica è una garanzia: la tecnica e la potenza sonora che i nostri sfoggiano è quasi irraggiungibile, l’epicità degli episodi è nella maggior parte dei casi galvanizzante, la pregevolezza degli arrangiamenti e degli intermezzi strumentali a dir poco assuefante.
Purtroppo però non siamo qui per dare un voto prettamente estetico al platter: sarebbe assolutamente fuori luogo giudicare un’uscita del genere basandosi sul valore delle canzoni, che sono ovviamente il meglio di una delle discografie più invidiabili del pianeta.
Su cosa possiamo soffermarci quindi? Sembrerà superficiale, ma anche l’occhio vuole la sua parte: ecco allora che la prima cosa su cui cade l’occhio è la copertina, autentica delizia per i fan più accaniti (forse l’unica vera fetta di mercato realmente interessata a questa uscita), che riconosceranno tutti i riferimenti alle precedenti opere dei brasiliani. Passando oltre questo mero fronzolo, possiamo notare un particolare più interessante e importante: la scelta della scaletta. Quello che in realtà sembra un semplice ordine cronologico si rivela infatti una dubbia quanto netta divisione in due dischi che vede nel primo una presentazione dell’era Matos e nel secondo una dell’era Falaschi. Non ho mai gradito questo genere di partizione in un “best of” (soprattutto quando implicitamente legata alle solite sterili controversie della serie: “chi sia meglio tra i due”), avrei invece preferito un ordine logico o un filo conduttore diverso che legasse insieme i pezzi tra loro: insomma, i Nostri potevano sforzarsi un po’ di più, visto che questa era praticamente l’unica cosa da curare per questa uscita! L’ultima cosa che mi sento di obiettare è una specifica scelta nell’inclusione dei pezzi: era ovvio aspettarsi una predilezione per i primi lavori (tristemente, sugli aspetti più scontati non si viene mai delusi), con il primo leggendario Angels Cry che vanta il doppio delle canzoni rispetto agli altri, ma speravo in una scelta più felice soprattutto per quanto riguarda l’era Falaschi. Si può ribattere che questi appunti sono totalmente personali, ma altrettanto personale e soggettivo è il motivo per cui io alla band di Loureiro perdono qualsiasi cosa mi abbia fatto storcere il naso fino ad ora: una meravigliosa quanto inaspettata cover della mitica Kashmir, il capolavoro assoluto dei Led Zeppelin, dove i Nostri sfoggiano tutta la loro tecnica e espressività, regalandoci una perla indimenticabile.

Come già detto, non siamo qui per dare un “voto alla carriera” agli Angra, e nemmeno sarebbe giusto. La loro musica negli anni mi ha fatto sognare e mi ha accompagnato in tantissimi momenti della mia vita, sono legato in maniera indissolubile alle loro atmosfere oniriche, alla carica e alla potenza contenuta nella loro arte, alla magnificenza e all’epicità che sanno evocare come pochissimi altri loro colleghi. Tristemente, un buon ascoltatore di metal non ha motivo di comprare un album del genere, poiché probabilmente conosce bene la maggior parte dei pezzi contenuti e dovrebbe almeno avere la metà dei platter da cui sono estratti. Come tutti i greatest hits è un disco che può interessare ed appassionare chi per la prima volta si avvicina ad una realtà nuova o è desideroso di scoprire una band del tutto particolare e unica nel suo genere. L’ottima versione live di Carolina IV e la suddetta piacevolissima cover non bastano a rendere l’opera un must per chi già è un buon conoscitore della band brasiliana, anche considerato il prezzo che probabilmente il doppio CD avrà nei negozi. Per i veri appassionati e per i nuovi arrivati può essere però un modo di riscoprire una delle interpretazioni più riuscite e particolari di un genere che oggi agonizza. Per me l’ascolto di questo lavoro si è rivelato una dolcissima scusa per immergermi nel passato di una delle più grandi band che abbia mai calcato le scene del mondo.



VOTO RECENSORE
85
VOTO LETTORI
69 su 8 voti [ VOTA]
embryo6
Martedì 15 Gennaio 2013, 15.43.08
16
Io giudico le raccolte esclusivamente in base alla quantità di materiale inedito, raro o alternativo in esse incluse... altrimenti si potrebbero creare infinite ottime raccolte, includendo sempre gli stessi ottimi brani ma in ordine diverso. Qui l'unico brano non reperibile negli album è la cover di Kashmir: mi sembra un po' troppo poco per giustificare un doppio best-of. Sinceramente, se voglio farmi un tuffo nel passato vado a riascoltarmi i dischi originali, e questo vale per qualsiasi gruppo... trovo concettualmente sbagliato dover comprare delle canzoni che ho già in altri cd. Se proprio vogliamo trovare delle "attenuanti", possiamo giustificare questa pubblicazione perché in fondo è la prima raccolta in 20 anni di carriera.
IO
Sabato 3 Novembre 2012, 11.06.14
15
gli Angra sono della zona di Sao Paulo, non di rio. questo, come tutti i best of, è indirizzato solo a chi non conosce la band e ai collezionisti.
xXx
Mercoledì 31 Ottobre 2012, 13.33.39
14
Best contenente capolavori assoluti ma direi alquanto inutile visto che è tutto reperibile nei loro dischi ufficiali. Non posso non fare a meno di quotare lettera per lettera i post 3 e 4 di painkiller e radamanthis.
mr.Darcy
Martedì 30 Ottobre 2012, 23.32.58
13
Capolavori i primi album....da avere....questa compiletion mi sa proprio di ultima caduta...gran peccato..
daveg68
Lunedì 29 Ottobre 2012, 22.02.34
12
Holy Land capolavoro assoluto, ma anche nell'era falaschi sono state scritte pagine di metal memorabili, Temple of Shadows ne è il doveroso esempio. Dire che hanno fatto bene solo nei primi due dischi, non è corretto e non è rispettoso, perchè stiamo parlando di una delle poche band al mondo che hanno saputo interpretare in chiave moderna il Classic Heavy Metal elevandone i contenuti tecnico compositivi e artistici. Mi piacerebbe che una buona volta i metallari imparassero a non dividersi in stupide fazioni pro o contro questo o quell'artista, ma che guardassero all'universo che circonda una band, quello degli Angra è stato glorioso fino a ieri, e se il pubblico saprà sostenerli, continuerà ad esserlo...
Sabbracadabra
Lunedì 29 Ottobre 2012, 16.24.26
11
I primi 2 dischi sono dei capolavori , poi il buio.
enry
Lunedì 29 Ottobre 2012, 14.12.24
10
Voto primo cd 90, voto secondo cd 75. Troppa, almeno per me, la differenza qualitativa fra i primi due e tutto il resto. Si sono almeno sforzati di rimasterizzare i pezzi? Cmq, uscita abbastanza inutile come il 90% dei best of.
roby
Lunedì 29 Ottobre 2012, 12.30.07
9
certi titoli non sono corretti: wuthering HEIGHTS, evil WARNING. Secondo me è un The Best of abbastanza inutile ma magari può far riscoprire una grandissima band a chi non li ha mai ascoltati. Con Matos sarebbero potuti diventare una delle più grandi realtà metal recenti, peccato.. Angels Cry e Holy Land sono 2 album incredibili
Painkiller
Lunedì 29 Ottobre 2012, 12.27.13
8
@Anvil: confermo, io c'ero...era il primo gods a Milano. Grande concerto, spettacolare davvero. Li vidi poi in tour con Falaschi in un posto a Milano di cui non ricordo neppure il nome, a supporto i Nightwish. Il peggior concerto della mia vita, il suono era pessimo, una cassa si ruppe dopo due secondi e la voce o gracchiava o non si sentiva, alle 23, dopo forse 45 minuti, hanno interrotto perchè poi il locale diventava discoteca...senza parole. Gli Angra di Matos per me restano un altro pianeta, essendo coinvolto al 100% nel songwriting i pezzi comunque portavano un floavour, un marchio di fabbrica che qualunque altro cantante ovviamente non avrebbe potuto portare. Holy Land un disco meraviglioso dalla prima all'ultima nota, in quel gods tutta la band aprì Carolina IV suonando le percussioni brasiliane a pochi metri dal mio naso. Che dire, emozionante.
anvil
Lunedì 29 Ottobre 2012, 11.39.01
7
Hola !! a tutti , Me li persi a un concerto in cui erano di spalla ai ManOwaR a Milano per colpa di un mio amico che si accorse dopo 25 Km di avere lasciato a casa il biglietto !! erano in tour proprio con 'Holy Land' se non sbaglio
fabio II
Lunedì 29 Ottobre 2012, 11.24.49
6
anvil, a parer mio, probabilmente 'Holy Land' è il disco power dei '90, una sorta di sbarco di Colombo ai Caraibi
anvil
Lunedì 29 Ottobre 2012, 11.12.13
5
Non ho niente di questa band ci farò un pensiero visto che tutti ne parlano bene .
Radamanthis
Lunedì 29 Ottobre 2012, 11.05.05
4
Si, questo best of non ha alcun senso comprarlo...ho tutto degli Angra e posso farmelo io con 2 euro di cd vergini faccio i due cd masterizzando i files che ho, con un foglio di carta mi stampo la copertina ed il back e thò, con la modica spesa di 2.20 euro ho due cd che se vado a comprare mi costa 21 euro...risparmio netto 18.80 euro...quindi (al di là del mio giudizio sulla band al post 1) non credo che nessuno comprerà mai sto cd (a meno che uno abbia soldi da buttare....beato lui...)
Painkiller
Lunedì 29 Ottobre 2012, 10.24.12
3
Credo che il best dei Blind Guardian abbia ridefinito drasticamente il concetto di raccolta. I Blind Guardian, dalla ri-registrazione di alcuni pezzi, al totale remastering/mixing delle registrazioni originali, all'aggiunta di qualche rarità, hanno cambiato nettamente le carte in tavola. Sebbene sia impossibile negare la bellezza della proposta degli Angra, varia e personale, sviluppatasi poi negli anni '90 (momento assai difficile per il metal tradizionale), è anche vero che qui c'è tutto quanto i fans possono già avere, cover degli Zep esclusa. DifficIle dare un vosto ad un best così, Andrea è stato coraggioso , ma valutando l'intera carriera mi pare più che corretto. E credo che Diego abbia ragione, purtroppo...
Er Trucido
Lunedì 29 Ottobre 2012, 0.06.56
2
Vorrei far notare che abbiamo sia Matos che Angra in home page... secondo me è l'unico modo in cui potrete vederli vicini (scherzo dai )
Radamanthis
Lunedì 29 Ottobre 2012, 0.02.14
1
Voto musica cd 1: 90, voto voce cd 1: 98 - Voto musica cd 2: 95, voto voce cd 2: 75. band eccelsa, autrice di un prog-power con tinte tribali brasiliane, unica nel suo genere, autrice di capolavori immensi e poi viene da Rio...e già ho detto tutto! Grandiosi...voto alla carriera sino ad ora: 94. Speriamo che il bello debba ancora venire...(sorvolando sul reality x il nuovo singer...)
INFORMAZIONI
2012
Steamhammer/SPV
Power
Tracklist
CD1:
1. Carry On
2. Angels Cry
3. Wuthering Heights
4. Evil Warning
5. Nothing to Say
6. Holy Land
7. Carolina IV
8. Freedom Call
9. Lisbon
10. Metal Icarus

CD2:
1. Nova Era
2. Rebirth
3. Hunters and Prey
4. Spread Your Fire
5. Waiting Silence
6. The Course of Nature
7. Salvation: Suicide
8. Arising Thunder
9. Leese of Life
10. Kashmir (Led Zeppelin cover)
Line Up
André Matos (Voce CD1)
Edu Falaschi (Voce CD2)
Rafael Bittencourt (Chitarra)
Kiko Loureiro (Chitarra)
Felipe Andreoli (Basso)
Ricardo Confessori (Batteria)
 
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