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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Angra - Aurora Consurgens
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( 7853 letture )
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Dopo l’eccellente Temple Of Shadows, c’era molta aspettativa intorno alla nuova release in casa Angra. Purtroppo Aurora Consurgens si è rivelato in grado di spiazzare grandemente chiunque si aspettasse un disco sulla falsariga dei precedenti. Ritengo che il fulcro della questione sia da ricercare nel mood in fase di composizione: non più allegria e spensieratezza, ma lyrics e riff cupi e duri, piuttosto lontani dalla tradizione carioca a cui eravamo stati abituati fino a qualche anno fa.
I testi parlano di suicidio, talvolta, ma più in generale analizzano l’Io, come se dopo tanti falsi sorrisi finalmente si fosse arrivati al bandolo della matassa, ovvero un’infelicità di fondo che non può essere più celata, ma nemmeno esorcizzata parlandone, in quanto radicata nel punto più oscuro dell’animo umano, e questo vale anche per il ridente e spensierato Brasile. Le musiche di Aurora Consurgens di fatto, pur nella cura estrema che contraddistingue ogni produzione degli Angra, appaiono molto claustrofobiche, legate più alla ricerca ritmica che all’esasperazione solista delle scorse release, indirizzate più ad una buona resa live, istintiva e potente, piuttosto che ad un arrangiamento estremo ed innaturale delle melodie. La tecnica, come al solito, è eccellente da ogni punto di vista e per ogni strumento, ma va detto che in questo caso gli assoli sono meno ispirati musicalmente e forse legati alla semplice sperimentazione sonora (vedi ad esempio l’uso costante del Whammy). Forse questo è il disco in cui viene dato più spazio all’eccellente bassista Felipe Andreoli (finalmente!) proprio in funzione di strutture più essenziali e rilassate, che permettono maggiormente l’espressione dei pattern ritmici (vedi ad esempio Breaking Ties, una sorta di “finta ballata”, considerato come al solito il feeling delle composizioni).
A mio avviso, i brani migliori del lotto, e che consiglio caldamente di ascoltare, sono Scream Your Heart Out, un grande omaggio al vecchio ma sempre valido Holy Land, e The Voice Commanding You, brano dotato di una struttura ritmica davvero convincente. L’unico rimasuglio di Brasile, ancora rimasto intatto tra le note degli Angra, resta il buon gusto in fatto di percussioni e sfoghi acustici liberatori (come nella conclusiva Abandoned Fate).
Riassumendo, Aurora Consurgens è un disco che non riuscirà ad accontentare tutti, che potrebbe deludere i vecchi fan del power più spiccatamente “happy” della band, ma che potrebbe anche risvegliare l’interesse di chi è meno avvezzo alle sue vecchie produzioni. Promosso, ma con riserva.
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VOTO LETTORI
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77.55 su 101 voti [
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18
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EEhhh?? voto recensore 60? voto lettori 58...E poi si da 100 a cacate come lateralus dei Tool...Ma questo album è il degno seguito di Temple of shadows, tecnica e virtuosismi da far tremare anche i DT mescolati a un ottimo songwriting, sonorità a tratti più cupe e quella saudade brasiliana che non si può che apprezzare perchè è il loro marchio di fabbrica. 90 pieno ma solo perchè do il 100 a TOS |
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17
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Non sono d'accordo con il recensore, ho riscoperto qust'album di recente visto che nel 2006 mi lasciai influenzare della critiche un pò dappertutto e quindi non lo comprai. Fu ingiustamente demolito ed etichettato come il peggiore album degli Angra. Sinceramente più l'ascolto e più mi convinco che è quasi a livello qualitativo del precedente Temple of shadows. E' un album più pesante e oscuro ma straordinario come solo gli Angra sanno fare, tecnicamente eccelso e agli arrangiamenti sono ottimi. Durante l'ascolto non ho mai avuto la tentazione di saltare la traccia, apre degnamente con The course of nature e conclude malinconicamente con Abandoned fate.
The course of nature, The voice comanding you, Ego painted grey, So near so far e Passing by sicuramente sono le mie canzoni preferite. In conclusione credo che sia un album troppo sottovalutato |
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16
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Riascoltato oggi dopo non so quanto. Per quanto mi riguarda è un buon album senza ombra di dubbio alcuno, anche se preferisco i due precedenti. Mi sembra che le cartucce migliori vengano sparate nella prima parte, mentre successivamente i brani sono un po’ meno efficaci. Che tutto il complesso dell’album sia supportato comunque da un tasso tecnico a dir poco invidiabile credo che sia poi superfluo aggiungerlo. Voto 79 |
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15
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Grande album. L ho comprato oggi pomeriggio e per la terza volta suona nelle mie cuffie. Un parziale ritorno alle origini,con un cantante,secondo me,migliore (ammetto che Matos,pur riconoscendo le sue immense doti tecniche,non l'ho mai potuto soffrire) |
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14
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Un grande album... E' da mesi e mesi in macchina e non lo leverò ancora per molto... 90... |
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13
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Questo album, devo essere sincero, mi ha veramente colpito! Molto emozionante. |
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12
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assolutamente non all'altezza dei vecchi dischi...io l'ho comprato,ascoltato un paio di volte e poi evitato come la peste per i fan Era Matos e per chi ha adorato Rebirth... |
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11
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Volevo solo, commentando la nuova Realise degli Angra, dire che opere d'Arte ce ne sono tante...tutte valutabili secondo parametri personali di gusto e interesse! Ma c'è una cosa che mi chiedo...la Musica cos'è? secondo il mio modestissimo parere è Movimento, Ritmo e Armonia in continua evoluzione, importante è la tecnica e lo spirito che la Anima!!! di conseguenza dico....che gli Angra ne hanno da vendere! Ottimo Album! PROG RULES...LIFE METAL!!! |
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10
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Mi è piaciuto abbastanza. |
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9
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grazie!  |
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8
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Infatti renaz...ma nn mi riferivo a te...io infatti sono d accordo con il recensore...anzi dimenticavo....bravo, bella rece!!!! |
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7
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Gran bel lavoro! A me è piaciuto molto. Comunque sono più o meno d'accordo con la recensione. |
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6
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beh è quello che ho detto io  |
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5
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Io ritengo invece T.O.S. di gran lunga superiore a questo...questo invece interessante e sinceramente un lavoro di buona fattura suonato da una band che sà il fatto suo alla grandissima...ma tt qui!!! |
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4
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A differenza di Arakness, Temple of Shadows lo considero un buon album. Aihmè, questo molto di meno e mi dispiace davvero tanto che anche gli angra si siano appiattiti così tanto. Discreta recensione |
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3
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Sicuramente in passato hanno fatto di meglio, davvero bella cmq Scream Your Heart Out, e mi sn piaciute anche Window To Nowhere e So Near So Far. D'accordo con la valutazione complessiva. |
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2
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(vecchie o nuove, che dir si voglia) rotte. ps: ho utilizzato il max dei caratteri consentiti per i commenti  |
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1
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Bravissimo Renato!!! A mio avviso hai colto in pieno il fulcro del discorso! Questo "Aurora Consurgens", è il disco che porta indietro le lancette del tempo per gli Angra e si colloca idealmente subito dopo "Holy Land" (visto e considerato che "Fireworks" non era riuscito a reggere il confronto con i primi due gioielli) . Per cui inevitabilmente segna l'ennesima frattura per quel che concerne il seguito della band brasiliana. Chi ha amato gli esordi (come il sottoscritto) non potrà far altro che apprezzare questa nuova fatica; diversamente, questo ennessimo cambio di rotta verrà letto dai nuovi estimatori come un calo di stile. Bhè...se non si fosse ancora capito, io promuovo questo Aurora Consurgens (visto che l'unico disappunto che ho con l'ottima recensione è proprio circa la considerazione su “Temple Of Shadows”, che considero tutt'altro che ottimo!!!), e spero che le coordinate stilistiche degli Angra restino per il futuro ancorate su queste nuove (o vecchie, che dir s |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. The Course Of Nature 2. The Voice Commanding You 3. Ego Painted Grey 4. Breaking Ties 5. Salvation: Suicide 6. Window To Nowhere 7. So Near So Far 8. Passing By 9. Scream Your Heart Out 10. Abandoned Fate
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Line Up
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Edu Falaschi - Vocals Kiko Loureiro - Guitars Rafael Bittencourt - Guitars Felipe Andreoli - Bass Aqualis Priester - Drums
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