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27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
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( 4183 letture )
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Due anni dopo Path of Fire, gli svedesi Aeon ritornano sulle scene con una line up aggiornata (Nils Fjellström viene sostituito da Arttu Malkki alla batteria mentre Marcus Edvardsson entra al basso, nell’album precedente suonato a turno dai due chitarristi). Il fatto che gli Aeon vengano dalla Svezia non deve trarre in inganno gli ascoltatori: la loro musica è assai distante da quella del Gothenburg sound. E’ death metal puro, melodico quanto basta, brutale, massiccio e tecnico, caratterizzato da velocità, break down improvvisi, soli di chitarra melodici e tetri ritornelli che restano in testa.
L’album parte subito alla grande con le distruttive Still They Pray e con The Glowing Hate. Dopo un breve intermezzo strumentale al pianoforte si passa all’ottima I Wish You Death, il cui ritornello è nel puro stile degli Aeon, con growl e scream sovrapposti tipici del brutal ma non nel senso crudo del termine. E’ questo che li differenzia e il loro ultimo lavoro dalla scena mondiale del death metal, ovvero la ricercata capacità di unire la potenza dei riff alla melodia e alla tecnica e dar vita a un connubio che risulta ben strutturato e mai tedioso.
Unica pecca che si può riscontrare nelle tracce è la somiglianza fra loro di molti dei riff di chitarra ma è legato sicuramente alla cupezza del suono e all’accordatura bassa degli strumenti. Fra tutte le tracce, spiccano oltre alle tre già menzionate anche Nothing Left to Destroy, Dead Means Dead e Die by My Hands, ma in generale si può dire che Aeons Black è un lavoro indubbiamente riuscito, ben congeniato, il che fa supporre come i musicisti abbiano fatto un accurato brainstorming prima di rilasciarlo curando rasente alla perfezione ogni dettaglio. Merita di essere ascoltato più di una volta, non è uno di quei soliti lavori brutal che stancano dopo appena due canzoni.
Gli Aeon stanno facendo strada, anzi stanno letteralmente spaccando l’asfalto con la loro musica micidiale e si stanno facendo un nome non trascurabile nel panorama del metal estremo; per questo motivo non ci si può stupire che una casa discografica importante come la Metal Blade Records li abbia accolti nel proprio roster.
Che dire ancora riguardo l’ottimo Aeons Black? Per lo più si registrano segnali positivi, forse quindici tracce ( di cui quattro sono strumentali, brevi intro alle canzoni) sono un po’ troppe e il sound può essere migliorato ulteriormente. Personalmente, rimarrò sintonizzato su di loro perché m’intrigano non poco. Vi do un consiglio: non perdeteli di vista, questi spaccano di brutto.
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9
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Bel disco, di ottima fattura! Benvenuto a Black face e buon lavoro! Complimenti per la rece! |
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8
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Bien sûr, merci al nuovo arrivato e complimenti per la recensione, non monumentale ma veramente ben fatta. In effetti non c'è molto da dire, ho ascoltato varie volte questo disco e non mi ha preso. Quoto, quindi alcuni dei post sotto, su tutti quello di Monsieur Undercover. E' stato accennato, le canzoni sembrano tutte uguali (o quasi). Mi permetto però di segnalare la bellissima copertina ma quella non "suona". Au revoir. |
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7
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Benvenuto al nuovo arrivato, ma anche stavolta si punta subito troppo in alto per un disco che continua a confermare che questi ragazzi sono degli alfieri di serie B, ottimi mestieranti e nulla più, 70 max 75. |
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6
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prima il saulto parte seconda... ber arrivato faccia nera, che sia di buon auspicio la rece degli aeon... secondo il disco sono diverse settimane che l'ascolto e non riesco ancora ad entrare nel mood... sarà che li seguo dalla nascita e non ho notato n cambiamento di stile così radicale come loro dichiarano,,, non giudico quindi, aspetto solo di farlo entrare bene in circolo... ribenvuneto in B roccia! |
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5
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Grazie a tutti, ragazzi! E' un piacere poter essere fra di voi e contribuire a portare avanti il nome del metal! \m/ |
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4
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Hail Black Face ... ottima recensione e ottimo gruppo!!! \m/ |
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3
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Quasi dimenticavo, recensione debutto del nostro nuovo acquisto Black Face! Corna alzate \m/ \m/ per lui!! |
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2
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Benvenuto Daniele  |
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1
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Oooh, avevo proprio bisogno di accordi bassi, brutalità e tanti riff Condivido il voto  |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Still They Pray 2. The Glowing Hate 3. The Voice of the Accuser 4. I Wish You Death 5. Garden of Sin 6. Neptune the Mystic 7. Nothing Left to Destroy 8. Passage to Hell 9. Aeons Black 10. Dead Means Dead 11. Sacrificed 12. Aftermath 13. Blessed by the Priest 14. Maze of the Damned 15. Die by My Hands
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Line Up
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Tommy Dahlström (Voce) Daniel Dlimi (Chitarra) Zeb Nilsson (Chitarra) Arttu Malkki (Batteria) Marcus Edvardsson (Basso)
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