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Rage Against The Machine - Evil Empire
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Cambia -leggermente- la forma, ma non il contenuto. Forti dei consensi ottenuti col fortunatissimo disco d'esordio, i Rage Against The Machine stupiscono ancora con la loro seconda uscita, Evil Empire: l’album infatti è un azzardo in piena regola, ci si aspettavano bordate esplosive e schitarrate furenti ed invece la band se ne esce con un qualcosa più rap-oriented che non metal in senso stretto. Si potrebbe dire che in questo secondo album la durezza della musica si piega a quella dei testi, lasciando a questi ultimi il ruolo centrale e rimanendo piuttosto "defilata" rispetto al predecessore: una novità che poteva rivelarsi un'arma a doppio taglio esponendo la band a qualche rischio. E difatti non tutti furono entusiasti del risultato, nonostante il successo immediato.
La produzione venne affidata al veterano Brendan O'Brien (una sicurezza), mentre le registrazioni si svolsero tra Hollywood e Melbourne, in Australia. Il titolo è una citazione del 40° presidente degli Stati Uniti d'America Ronald Reagan, che con l'appellativo di Impero del Male definì -in un discorso tenuto nel marzo del 1983- l'ex Unione Sovietica (si era ancora nel periodo della cosiddetta Guerra Fredda e tra le due superpotenze non correva affatto buon sangue), mentre la copertina è la rielaborazione di un'opera dell'artista americano Mel Ramos. La rabbia è quella di sempre ma si sceglie di estrinsecarla più con le parole che non con la durezza delle note; Zack de la Rocha si scatena, infarcendo di accuse al vetriolo i brani del disco, denunciando temi quali la corruzione, la violenza domestica (Revolver) lo sfruttamento dei popoli più deboli (come nella filo-Zapatista People of the Sun), o ancora il capitalismo e tutti i nefasti effetti che ne derivano. Le differenze si sentono fin dalla prima nota, velate ma abbastanza evidenti: la prima song è un pezzo breve molto più rap rispetto a quelli contenuti nell'album d'esordio e la cosa non rimarrà un episodio isolato, anzi. In Bulls on Parade -che sarà estratta come singolo insieme a People of the Sun- si accusa il governo di guerrafondismo, essendo spinto dalle industrie belliche ad intervenire con azioni militari in modo che queste possano trarne benefici economici a discapito delle popolazioni coinvolte:
Weapons not food, not homes, not shoes Not need, just feed the war cannibal animal I walk the corner to the rubble that used to be a library Line up to the mind cemetary, now What we don't know keeps the contracts alive an movin' They don't gotta burn tha books they just remove 'em While arms warehouses fill as quick as the cells Rally round tha family, pocket full of shells
Morello qui è ancora più sperimentatore del solito, scratcha con la sua sei corde (la stessa cosa in Bulls on Parade e Down Rodeo) e gli effetti più strani ed elaborati si sprecano: si ascolti ad esempio Without a Face; di contro i riff sono meno vari e il sound sembra essere piuttosto ripetitivo, si potrebbe dire ossessivo, onde ottenere l'effetto di martellare sulle parole quasi come queste fossero chiodi da conficcare nel cervello dell'ascoltatore, di cui l'arrabbiatissimo de la Rocha è fornito più che un negozio di ferramenta. Maggior attenzione ai testi, quindi, in parte a discapito dei rabbiosi slap di Commerford (qui accreditato come Tim Bob) e delle potenti bordate alla batteria di Brad Wilk, autore di una prestazione più "ordinaria" e di accompagnamento rispetto all'esplosiva prova data sul primo lavoro del combo californiano. È sicuramente l'album più "difficile" dei Rage Against The Machine e proprio per la sua particolarità c'è chi lo ritiene il migliore, ma è abbastanza palese che in una visione d'insieme Evil Empire risulta meno incisivo e "importante" della bomba atomica Rage Against the Machine: siamo comunque di fronte a un gran disco, ma la band cercherà in futuro di tornare a un sound di "più facile presa".
Chi è avvezzo a sonorità propriamente rap lo adorerà, agli altri è consigliato l'ascolto dopo aver dato la precedenza allo storico primo album del gruppo.
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Amo tutta la loro produzione, peccato si siano sciolti |
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Tom Morello è un gran chitarrista e questo disco mena |
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A suo tempo comprai la cassetta di questo album... ...insieme a quella di Master of Puppets...e ho detto tutto! Voto 96 |
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Questo ALBUM non è un capolavoro perchè la parola capolavoro non gli rende giustizia, diciamo che sto disco è una VERTA COLOSSALE . |
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L'esordio rimane superiore per questioni di impatto, ispirazione e come varietà di sound, però a questo sono legato perchè è stato il mio primo dei ratm...e poi le prime 3 sono spettacolari: il giro di basso di People e il riffone di Bulls sono immediati se non addirittura banali ma mi hanno ipnotizzato per un mesetto buono!! |
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mi dispiace ragazzi mettetevi l'anima in pace questo Evil Empire '1996' col passare del tempo |
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mi dispiace ragazzi mettetevi l'anima in pace questo Evil Empire '1996' col passare del tempo |
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mi dispiace ragazzi mettetevi l'anima in pace questo Evil Empire '1996' col passare del tempo |
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bravo delirious. dire che è la praola più abusata... |
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@Delirious N. indubbiamente in questo specifico caso l'uso di quella parola e' fuori luogo ! |
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Vorrei indire una discussione sull'uso spropositato della parola "capolavoro". Ci farò un topic, passateci . |
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'' Impero cattivo ,, è un capolavoro! leggere commenti cosi ingiusti nei confronti dei Rage.... è vergognoso. Magari oggi giorno usci serro album di tale caratura artistica!! @Red Rainbow ascolta bene '' Impero cattivo ,, è pieno di hit una a caso Bulls on Parade, @AL @BILLOROCK fci. @123...321 per favore & per piacere non dite scemenze, grazie!!!!! |
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10
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per me disco mediocre. preferisco battle of LA |
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Eeeh in questo disco saltano fuori un pò di nodi al pettine, personalmente lo trovo si un buon disco ma decisamente poco ispirato musicalmente.... |
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disco peggiore dei RATM |
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Da amante delle atmosfere doom/gothic, non ho ovviamente mai amato la contaminazione del metal con gli stilemi del rap (sorta di "criptonite" che demolisce le architetture che di solito cerco in una canzone ), ma per i RATM ho sempre fatto un'eccezione, troppo evidente la classe sconfinata dei musicisti per fermarmi al "non mi piace" del primo ascolto... Da non "esperto" del ramo non mi permetto di dare voti nè di mettere in ordine di qualità i primi tre album, dico solo che forse in Evil manca una Bullet in my Head o una Guerrilla Radio... |
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@malice se ti e' piaciuto il primo album dei RATM, prendilo pure a scatola chiusa. Personalmente lo preferisco sicuramente a Evil Empire, e per certi versi anche al primo, secondo me con The Battle hanno raggiunto l'apice compositiva (opinione mia, ovviamente). |
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Ragazzi mi manca The Battle of Los Angeles che dite lo prendo a scatola chiusa, voi che lo avete me lo consigliate, che voto li date a ''The Battle of Los Angeles''. GRAZIE anticipate. |
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Non siamo al livello del debutto che contiene solo "hit" mostruose ma è un discone, io sotto l'85 non riuscirei a scendere. |
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Recensione troppo corta. Voto 95 |
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Album estremamente fantastico ma se devo dirla tutta dei tre album dei RATM non c'è nulla che non mi faccia impazzire. 100 cazzo! E non di meno per me |
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Altro album storico ''evil empire'' niente da dire alla classe dei Rage.... canzoni più belle (tutte, tutto l'album) filler(nessuno). |
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