|
27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
|
|
Victimizer (DK) - The Final Assault
|
( 1066 letture )
|
Come già più volte ricordato in altre occasioni, il mondo della musica non commerciale non è certo costituito solo dai gruppi più noti al grande pubblico, ma piuttosto da una infinita pletora di band di livello medio, medio-basso che suonano in massima parte solo per passione. Si tratta di gruppi che non scriveranno mai canzoni e dischi memorabili, ma che fanno dell'attitudine verso un certo genere e della convinzione nel suonarlo, la ragione di almeno una parte della loro vita, costituendo in tal modo -frase fatta, ma vera- la spina dorsale di un genere. Proprio in questa schiera di gruppi è collocabile il moniker dei danesi Victimizer. Formatasi durante il Wacken del 2000 (un padrino decisamente blasonato) la band di Skjern ha prodotto tra il 2001 ed il 2009 un totale di tre demo, tre EP, due split ed un full lenght, oltre a apparire su due compilation. È proprio dell'unico album completo che qui ci occupiamo.
The Final Assault risale al 2007, e presenta una band ormai discretamente amalgamata dagli anni di attività, a dispetto dei molti cambi di line-up e dei progetti paralleli portati avanti da alcuni dei musicisti coinvolti. L'album mostra tutte le prerogative citate nel primo paragrafo a proposito dei gruppi appartenenti a questa fascia, ma anche tanta, troppa prevedibilità. Lo speed/thrash/black metal che l'album propone è tutto basato sul sudore, sul divertimento, sulla passione e su qualche pinta di birra di troppo, ed in questo senso è più che apprezzabile nel suo essere tale e nel non volersi spacciare per altro che questo, ma i pezzi sono troppo scontati a dispetto dell'inserimento di alcune ritmiche e di un cantato simil-black che danno un certo tocco alle canzoni. All'interno di The Final Assault non c'è nulla che davvero non vada, Tyrants Genocide, Iron Cobra (Pride of the Zombie Squad), Pentagram Warfare, Running Wild in Nuclear Streets fanno il loro sporco lavoro così come tutte le altre, ma è proprio questo il punto. Se avessi citato qualsiasi altro titolo anziché quelli di cui sopra infatti, sarebbe stata la stessa, identica cosa, e questo non depone certo a favore della sapienza compositiva dei nostri.
I Victimizer erano (o sono, visto che il loro status non chiaro, dato che lo scioglimento non è mai stato dichiarato ufficialmente), un gruppo onesto, presumibilmente in grado di divertire parecchio dal vivo in una di quelle serate a base di musica, birra e risate, ma anche in grado di pestare duro e veloce senza ritegno alcuno, che è poi l'unica cosa che si può chiedere loro. Se non comprate solo album altamente significativi e tutto ciò vi basta, potete anche divertirvi con loro e con l'EP seguente intitolato Resurrected Abominations del 2009, perché sono ignorantissime botte da orbi.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
INFORMAZIONI |
 |
 |
|
Hells Headbangers Records
|
|
|
Tracklist
|
1. Tyrants Genocide 2. Circle of Annihilation 3. Iron Cobra (Pride of the Zombie Squad) 4. Demons in the Night 5. No Escape from the Jaws of Hell 6. Pentagram Warfare 7. Beast of Slaughter 8. Running Wild in Nuclear Streets 9. Raise the Fucking Knife 10. Flamethrower Madness
|
|
Line Up
|
JBP (Voce) Henrik Engkjaer (Chitarra solista) Peter Engkjr (Chitarra ritmica) Vuml (Basso) Sren Bentsen (Batteria)
|
|
|
|
RECENSIONI |
 |
|
|
|
|
|