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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Victimizer (DK) - Resurrected Abominations
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( 967 letture )
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I danesi Victimizer vantano una presenza sulle scene ormai più che decennale, nonostante sotto l’aspetto delle pubblicazioni ufficiali non possano contare che su un unico full length (The Final Assault, uscito nel 2007) e su innumerevoli ulteriori demo, EP e split di vario tipo. Il qui presente Resurrected Abominations fa parte della categoria degli EP ed è a tutt’oggi la più recente testimonianza dell’operato di questa band. Fautori di un thrash/speed metal sporco, grezzo e quantomai diretto, ma pur sempre caratterizzato da una tecnica ed una capacità compositiva non di basso livello, i Victimizer, con questo dischetto di appena cinque tracce e dalla durata complessiva che sfiora i venticinque minuti, non ci propongono nulla di nuovo, nulla di sconvolgente, bensì, molto semplicemente, una sfuriata thrash/speed che può giusto farci da colonna sonora quando ci troviamo imbottigliati nel traffico e non sappiamo come sfogare la nostra rabbia.
Difficile risulta distinguere più di tanto le singole tracce, in quanto la miscela insita in esse è praticamente sempre la stessa, senza differenze di rilievo. Su di una struttura ritmica quadrata e travolgente, poggia una linea di chitarra/e che sfodera riff taglienti in quantità massiccia, con il gradevole tocco finale dato dalla voce simil-black metal del singer danese. Altrettanto complicato è poi individuare meriti e demeriti delle chitarre, in quanto non vi è alcun dato certo che ci permetta di sapere chi abbia inciso i riff qui presenti; potrebbe quindi trattarsi dei due chitarristi presenti su The Final Assault, così come di qualche guest assoldato per l’occasione. Velocità, impatto e potenza sono i dogmi che caratterizzano questi pezzi, tanto nell’iniziale Worthy of Hell quanto nell’ancor più cervellotica e travolgente Reap the Nuclear Whirlwind, una vera prova di forza per le nostre orecchie che usciranno assai provate ma comunque soddisfatte dall’ascolto. La più cadenzata Resurrected Abominations è un finto spiraglio di speranza per chi non è abituato a certe sonorità; più volte, infatti, emerge prepotentemente la voglia di spingere sull’acceleratore da parte dei Nostri, che ci presentano l’ennesima canzone senza infamia e senza lode che però in qualche modo riesce lo stesso a convincerci del loro operato. Si torna allo speed in Lucifer’s Domain, cover ben realizzata della thrash metal band australiana Hobbs’ Angel of Death, che punta (quasi) tutto proprio sulla velocità d’esecuzione, salvo in brevi estratti molto vicini ad atmosfere più tipicamente black/doom, mentre la conclusiva E-36.66101 non lascia spazio a dubbi e ci mette sul piatto quanto di più estremo i Victimizer siano in grado di comporre, con un cantato ancor più marcio, un assalto ritmico ininterrotto dall’inizio alla fine del pezzo e dei riff in bilico tra thrash e death metal più estremo.
Resurrected Abominations è un EP che non lascia del tutto indifferenti, presenta canzoni ispirate e convincenti, che, per quanto non ci forniscano niente di nuovo, sono in grado di catturare l’attenzione per quei venticinque minuti scarsi della durata del disco. I Victimizer sono esattamente questo: una band da cui sappiamo cosa aspettarci, priva di sorprese dal punto di vista del sound e dei temi trattati, ma sempre capace di scrivere canzoni solide, ispirate e piacevoli. Difficile azzardare un voto vertiginoso, ma la competenza va giustamente premiata ed è proprio questo il caso.
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INFORMAZIONI |
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Hells Headbangers Records
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Tracklist
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1. Worthy of Hell 2. Reap the Nuclear Whirlwind 3. Resurrected Abominations 4. Lucifer’s Domain (Hobbs’ Angel of Death cover) 5. E-36.66101
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Line Up
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JBP (Voce) Vuml (Basso) Søren Bentsen (Batteria)
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RECENSIONI |
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