|
27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
|
|
Windfall - Tales of an Ordinary Life
|
( 2344 letture )
|
Entrare in possesso del materiale promozionale in oggetto non è stato semplice, a causa di problemi di condivisione file di cui né la band né la redazione avevano colpa, tanto che alla fine mi si era creata una certa aspettativa verso l’ascolto del qui presente Tales of an ordinary life dei toscani Windfall; aspettativa per fortuna ripagata da un prodotto di livello decisamente buono. La band si forma nel 2003 e si dedica ad un heavy metal molto melodico; la stabilità della formazione viene raggiunta in seguito all’inserimento di Tommaso Buzzegoli alle tastiere e Francesca Tedeschi alla voce. Tales of an Ordinary Life è il loro primo debut album autoprodotto, che segue il demo Crush rilasciato nel 2010.
Le influenze della band si possono ricondurre ad un certo power metal melodico che strizza l’occhio agli ultimi Sonata Arctica, agli Stratovarius meno neoclassici ed ai Nightwish del periodo Oceanborn, va però bene evidenziato che sono rarissimi i momenti in cui si ha a che fare con sensazioni di già sentito o in cui i richiami ai gruppi sopracitati sono evidenti. Le composizioni della band ed il sound generale risultano globalmente poco derivativi, proseguendo i lavori in questa direzione è auspicabile che i Windfall riescano a sviluppare una propria identità ben definita. Il lavoro si apre con Crush, introdotto da un interessante riff di tastiera sfocia in un up tempo molto ritmato, la voce di Francesca si muove su tonalità medio basse, in controtendenza col genere che sembra prediligere voci altissime e/o soprani lirici e bene si sposa con le composizioni della band. Il lavoro di tastiera di Tommaso è riconducibile agli standard dei gruppi già citati, curato, preciso e mai invadente ma alcuni fraseggi, come quello introduttivo all’assolo risultano banali e troppo scolastici. Dad Show conferma quanto detto per il brano precedente, con degli azzeccati inserti di cantato in growl maschile nel controcanto, buono il lavoro di chitarra di Lorenzo Nardi alla chitarra solista, capace di creare soli ben bilanciati tra gusto e tecnica, buono anche il lavoro sulle ritmiche anche se riff più elaborati avrebbero dato un valore aggiunto alle composizioni. Life Challenge insiste sulla melodia, si potrebbe parlare di pop metal, in termini positivi, mentre Live Forever spinge sull’acceleratore; l’ombra dei Sonata Artica è presente nelle melodia vocali, ma è The Hunter che risulta la potenziale hit, brano in cui le melodie vocali e strumentali la fanno da padrone creando linee molto piacevoli ed interessanti, ottimo lavoro di Francesca, anche se durante alcune modulazioni si riscontrano dei leggerissimi cali di intonazione; non conoscendo la formazione e gli studi affrontati il consiglio è semplicemente quello migliorarsi ulteriormente con studio ed esercizio perché si tratta di “micro” imprecisioni. Il lavoro in studio di registrazione è stato molto curato e tutto il mix è ben bilanciato, globalmente l’impatto dei brani è potente, con la voce “davanti” rispetto agli strumenti, solo i suoni batteria lasciano un po’ perplessi in quanto pur allineandosi con le produzioni moderne lo strumento suona un po’ finto, piatto e con poca dinamica, ma vanno fatti i complimenti per l’esecuzione di Matteo Bresci così come a quella di Marco Patracchini a completare la sezione ritmica al basso.
I Windfall confezionano un bel disco: questo Tales of an Ordinary Life va considerato un buonissimo inizio, ma se da una parte la band ha indubbie capacità tecniche e compositive dall’altra sono ancora presenti passaggi ed arrangiamenti da curare e sviluppare. E’ senz’altro indispensabile crescere ulteriormente e lavorare sodo per scindere definitivamente la deriva dell’anonimato da quella di una propria personalità, avanti così!
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
11
|
Sempre misurata, Madame. Chapeau. |
|
|
|
|
|
|
10
|
intervengo giusto per un paio di appunti.. -ho commentato come credo sia giusto fare quando si ha di fronte qualcuno che ha perso del tempo per ascoltare un prodotto emergente. Un cd è come un figlio se si vuole, e spesso lo si ritiene il più bello del mondo, quando poi in realtà può migliorare per tanti aspetti. Ecco perchè lo si manda a recensire, per avere pareri esterni, farsi un'idea di quello che arriva a chi proprio non ti conosce. E da li si traggono spunti o comunque "buoni propositi". Soprattutto se la recensione è attenta e dimostra che, sul serio, chi l'ha fatta ha prestato attenzione al prodotto. Non è questione di non inimicarsi la stampa o altro, non è una cosa che ci sia mai interessata come Windfall, ma rispettiamo il lavoro e il giudizio degli altri. Altrimenti non andiamo da nessuna parte. -il cd non è stato spedito fisicamente perchè non facendo nessuno di noi il musicista di professione ahime ci troviamo tutti a dover dividere questa passione con i normali orari di lavoro che abbiamo (per fortuna vista la crisi). Vista la possibilità di poter inviare un formato digitale, comprensivo di copertina bio e quant'altro, abbiamo trovato fosse la soluzione per noi più comoda. Nessuno toglie la bellezza di un cd fisico tra le mani, per quello, basterà acquistarlo ad un nostro live o ancora più comodamente sul nostro shop su bigcartel per il resto, a questo punto vi invito ad ascoltarlo davvero questo album, almeno saprete se siete o meno d'accordo su quanto scritto. Ciao!! |
|
|
|
|
|
|
9
|
*prevalentemente, scrivendo di fretta l'errore ci scappa sempre. |
|
|
|
|
|
|
8
|
Come giustamente ha scritto Lizard che per inciso ringrazio per l'intervento, il discorso è molto più semplice di quanto si creda, caro The Sentinel. Fino a prova contraria nè io nè il Marchese ci siamo pronunciati circa il disco qui recensito, ma semplicemente abbiamo elogiato Francesa per il suo intervento umile e pacato od anche "diplomatico" se preferisci, fai tu. Purtroppo capita spesso di ritrovarsi in calce a recensioni di gruppi (ahimè prevelantemente) italiani commenti dei componenti delle band carichi di una spocchia ed arroganza davvero insopportabili oltre che fuori luogo, ragazzi che magari riciclano due riff norvegesi con sotto una tastiera Bontempi spacciandosi per i nuovi Emperor e rifiutando qualsivoglia critica, anche se costruttiva. Quindi ben vengano interventi come il primo e che siano da esempio, e tutto questo chiaramente a prescindere dal fatto che il disco lo abbia ascoltato o meno. Alle volte sarebbe meglio soffermarsi sui commenti altrui e cercare di capirne il senso, almeno per risparmiarci sterili polemiche al limite delle discussioni da bar tra Filini e Fantozzi. Buona continuazione. |
|
|
|
|
|
|
7
|
Scusa Sentinel ma se alcuni lettori trovano che il commento garbato di Francesca sia lodevole rispetto a tanti altri commenti che si leggono tutti i giorni di band sicuramente meno pronte a cogliere lo spirito delle recensioni, che c'entra chiedere se hanno ascoltato o meno il disco? Hanno apprezzato l'umilta' e la modestia, dicendo che lo spirito e' quello giusto... Quindi in cosa risiede il contendere? Magari successivamente se vorranno commenteranno anche la musica. Non capisco la polemica, sinceramente. |
|
|
|
|
|
|
6
|
Ultima cosa, già che ci sono, devo dirla: per curiosità, chi ha commentato lodando l'intervento del componente della band come a dire quasi "ecco, bravi, così si fa sempre, si accettano le critiche dei recensori per migliorarsi ecc.", l'ha sentito il disco e conosce la band o no? No perché se la risposta fosse "no" è abbastanza ridicolo commentare in quel modo, visto che i musicisti della band di sicuro conoscono la loro musica e cmq che siano d'accordo o meno con le varie osservazioni o alcune critiche della rece è sempre giusto che siano abbastanza "diplomatici" negli eventuali commenti (se e quando decidono di farli), per non crearsi nemici nel settore "stampa" o cmq risultare magari un po' antipatici agli utenti che leggessero ecc. Ma voi se non l'avete sentito il disco come fate a sapere se sareste d'accordo o meno con quanto detto dal recensore o no (o magari in alcune cose sì in altre per nulla), se avreste valutato con lo stesso voto o no ecc.? Magari se lo sentiste chissà, potreste anche trovarlo un capolavoro e quindi la recensione ingiusta a dir poco, oppure al contrario schifoso e quindi anche troppo buona, o qualsiasi situazione di mezzo, non lo potete sapere però ripeto se non lo conoscete. |
|
|
|
|
|
|
5
|
Le Marquis, mi citeresti solo a titolo di cronaca un campo/genere (anche non facente parte dell'hard rock o metal) non "inflazionato" oggi? Ma in realtà poi molti se non tutti sono tali ormai da anni e anni, non da ieri... |
|
|
|
|
|
|
4
|
Riguardo le prime righe: ma perché, non usa più spedire direttamente il cd o un promo dello stesso da recensire? "Condivisione file"? Ma almeno spero si parli di file audio, non compressi... |
|
|
|
|
|
|
3
|
Stavo giusto per scriverlo anch'io. Mi è venuto un colpo per usare un eufemismo in quanto avevo scambiato la sezione autoprodotti con quella low gain e per un attimo ho pensato che Metallized avesse rispolverato quel capolavoro della musica tutta, per poi ricevere una doccia fredda leggendo il nome della band. Pazienza, auguro comunque tanta fortuna a questa band: lo spirito dimostrato nel primo commento è quello giusto. |
|
|
|
|
|
|
2
|
Well, mi è venuto un sobbalzo perché la copertina, come colori e come grafica, somiglia molto a Hosianna Mantra dei Popol Vuh (del 1972!). Non amo molto il genere, anche perché troppo inflazionato ma se mi capita, darò un ascolto. Complimenti comunque alla intelligenza del commento di Madame FrancescaWindfall. Au revoir. |
|
|
|
|
|
|
1
|
Grazie mille sia per la pazienza avuta nel ricevere il materiale sia per la recensione. Prenderemo ogni spunto e lo useremo mi auguro al meglio per il prossimo progetto. Grazie! Francesca |
|
|
|
|
|
INFORMAZIONI |
 |
 |
|
|
|
Tracklist
|
1. Crush 2. Dad Show 3. Life Challenge 4. Live Forever 5. Rage, Love & Sex 6. Revenge 7. The Hunter 8. The Tower of Forgotten Memories 9. Windfall
|
|
Line Up
|
Francesca Tedeschi (Voce) Lorenzo Nardi (Chitarra) Tommaso Buzzegoli (Tastiere) Marco Patracchini (Basso) Matteo Bresci (Batteria)
|
|
|
|
RECENSIONI |
 |
|
|
|
|
|