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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Thunder Rising - Thunder Rising
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( 2586 letture )
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Anni 2000, l’hard rock ritorna a vertici inusitati e insperabili. La cosa positiva di questa nostra musica è il flusso continuo di nuove realtà che nascono, fanno gavetta, pubblicano album, spesso con grande qualità e idee forgiate di fresco. Se poi hanno un cuore pulsante italico, ancora meglio: una vera rivincita della penisola rispetto alle illusioni, i bistrattamenti, le ingiurie, le prese per i fondelli che band, anche validissime, hanno dovuto subire dal sistema mondiale heavy negli eighties, che ci ha sempre visti solo come ingurgitatori di pizza e spaghetti, suonatori di mandolino con baffoni fluenti ma senza background metal. I pionieri finalmente sono stati vendicati!! Penso a gruppi che emigrarono alla ricerca del sogno come Astaroth, a entità di valore planetario come Elektradrive lasciati in disparte ad ammuffire, e poi tutta la pletora di ottimi ensemble e artisti solisti derisi e affogati nel pozzo nero, solo perché di passaporto italiano. Poi le cose hanno preso una svolta diversa nei tardi novanta, finalmente.
I Thunder Rising nascono dal sodalizio artistico tra la grande voce di Mark Boals, già singer di Malmsteen e le indubbie qualità di Frank Caruso degli Arachnes. In pratica la line-up è tricolore a parte il grande singer americano. Tutti i componenti hanno trascorsi importanti, tante collaborazioni, palchi condivisi con mostri del metal dell’ultimo trentennio; spicca ovviamente Frank Caruso, vero motore e creatore di questo progetto che brilla di luce buona. Registrato pochi mesi fa tra i Phantom Studio di Milano e i Downtown Sound di Los Angeles, il disco prende spunto da una cover stupenda che inaugura il platter, segnale nitido che la tempesta sta giungendo, senza mezzi termini. Il coacervo di pezzi fa riferimento all’hard rock di matrice stelle e strisce, con la comparsa di qualche tastiera, ma se pensate a composizioni banali, rimarrete a secco di scusanti. Ascoltatelo prima di far deflagrare giudizi superficiali e inutili. Su questi solchi sono presenti classe ed ispirazione, track che scuotono e risaltano come gemme incastonate nella roccia. Scocca subito Something To Believe, compattata di guitar micidiali, spolverata di keys, arricchita da un intreccio ritmico pestato e la voce di Boals che crea paradisi artificiali corroborati da un chorus corale di impatto debordante, insomma un grande start! Il solo di Frank poi è una song nella song, ottima tecnica e feeling che gronda. Without You pizzica le corde del heavy sinfonico con tanto di tastiere in riff iniziale, e un inciso che sa molto di hard losangelino: ottima sinergia tra due generi, che teoricamente non c’entrano molto tra di loro ma che qui coesistono alla perfezione, un po’ come Tyson e il suo tattoo tribale in viso, da vero cattivone, vestito con un bel tulle. Live Fast è sparatissima con Boals sugli scudi a mostrare bicipiti oliati in figure plastiche mentre il solo è stordente, fischiante, da inni a scena aperta; An Angel Cries si veste da ballad romantica con quelle tonalità che esaltano l’ugola poliedrica ed emozionante del singer, bridge simil-Toto, ritornello che fornisce lavoro per Cupido e guitar-solo da brividi sulla colonna vertebrale, mentre Tonight ha più del singolo, con melodie appiccicose ma mai scontate. Hip Hop Blues Inspiration è una instrumental dove Frank mostra tutta la sua destrezza sulla sei corde, il gusto sopraffino, le armonie e le melodie supreme, la capacità di esecuzione e di pulizia, davvero per maestri. Assai bella versione acustica della seconda traccia, Without You, che per inventive e soluzioni alternative la fa quasi assomigliare ad un pezzo diverso, mentre si chiude il platter con il secondo brano strumentale Flying Over The Road capace di sprigionare accenti alla Satriani.
Un lavoro davvero ottimo che indossa solo un difetto, esser troppo corto nel timing. Mi attendo che questo Thunder Rising possa essere solo l’abbrivio di una fluida ed estesa cooperazione tra questi componenti, in particolar maniera tra Frank Caruso e Mark Boals. Un ornamento prezioso per la vostra estate, dear kids.
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4
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Mark Boals è certamente un grandissimo cantante capace di cambiare il corso di una canzone anche se mediocre, qui a quanto sembra le tracce sono ispirate e, a maggior ragione, il lavoro di Boals si sottolinea e si evidenzia. Lo ascolterò! |
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2
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ottima recensione...approfondirò l asolto... |
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1
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il promo che c'è sul tubo non è male,ascolterò meglio! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Something To Believe 2. Without You 3. Live Fast 4. An Angel Cries 5. Tonight 6. Hip Hop Blues Inspiration 7. Without You (acoustic version) 8. Flying Over The Road
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Line Up
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Mark Boals (Voce, Chitarra) Frank Caruso (Chitarra) Andy Ringoli (Chitarra) Gabry Baroni (Basso) CC Neil (Batteria)
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RECENSIONI |
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