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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Frijid Pink - Frijid Pink
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( 4667 letture )
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Frijid Pink, una band misconosciuta che agiva sul terminare dei sixties, ma che vi darà soddisfazioni nel riscoprirla, credetemi. Un quartetto importante che si forma nell’area di Detroit sul finire dei sessanta (1967), toureggia per un paio d’anni nella zona del sud est del Michigan e nella capitale dei motori a stelle e strisce, per poi siglare un contratto discografico. I primi due singoli, Tell Me Why e Drivin' Blues, entrambi realizzati nel '69 non riescono a catturare l’attenzione del pubblico ma l’editazione della magniloquente e fantastica House of the Rising Sun, raggiunge la top ten americana nella primavera del '70, vendendo oltre un milione di copie e aggiudicandosi il disco d’oro. Questa traccia è davvero una leggenda nella leggenda, sebbene sia nata come canzone folk statunitense nella prima metà dell’Ottocento. Non si è a conoscenza di chi sia stato il compositore e, nel corso del tempo, ne sono state composte numerose e celebrate versioni. L'arrangiamento fatto dagli inglesi The Animals, nel 1964, viene considerato il più famoso ed è stato il numero uno in classifica sia negli Stati Uniti, sia nel Regno Unito, in Svezia, Finlandia, ma si contano anche versioni di Bob Dylan, Jon Baez, riedizioni in italiano da parte di Mogol e una cover stratosferica da parte dei nostrani Pooh nel 2007. I Frijid Pink erano talmente noti nella loro area territoriale che dei giovanissimi Led Zeppelin aprirono per loro alcuni concerti e il quartetto divise lo stage con mitologie quali MC5, The Stooges e Amboy Dukes.
Questo loro primo album, trainato dal mega hit di cui sopra, si compone di 9 canzoni che illustrano quel periodo lontano, con un suono talvolta non trasparente ma con ottimi spunti blues mischiati con la ruvidità del rock d’annata, al cospetto di una voce libera e graffiante, una chitarra tumultuante e nettamente all’avanguardia e una sezione ritmica preziosa. Un album da troppi tralasciato ma meritevole di attenzione in tutte le sue componenti, sia a livello di aspetti compositivi che di valore del combo. Come non sottolineare la liquidità iniziale di God Gave Me You che si trasforma in una song iperproteica, o la serrata I Want To Be Your Lover che servirà come pietra di paragone per lo sviluppo di un certo tipo di hard rock secco, duro e dalle influenze boogie. Beccatevi il mega solo di batteria al suo interno, davvero eccellente. Inutile citare ogni singolo episodio, questo lavoro va sparato nelle orecchie nella sua completezza, con ricche sorprese anche a livello di sound.
Il CD venne stampato per la prima volta nel '91 da parte della tedesca Repertoire Records con incluse due bonus track. Insomma non esistono scusanti per lasciarsi scappare questi magici Frijid Pink.
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2
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Band e gruppo da riscoprire. Anche solo per capire le origini dello Hard Rock e dello Heavy Metal. |
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1
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Seconda o terza fascia che siano questo album è bellissimo 78 |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. God Gave Me You 2. Crying Shame 3. I'm On My Way 4. Drivin' Blues 5. Tell Me Why 6. End of the Line 7. House of the Rising Sun 8. I Want To Be Your Lover 9. Boozin' Blues 10. Heartbreak Hotel (Bonus track) 11. Music For The People (Bonus track)
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Line Up
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Kelly Green (Voce) Gary Ray Thompson (Chitarra) Tom Harris (Basso) Richard Stevers (Batteria)
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RECENSIONI |
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