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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Lucky Funeral - Find Your Soul in Beautiful Lunatics
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( 1824 letture )
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La musica di origine greca è ribelle, anticonformista, libera, abituata da secoli a prendere ispirazione dalle condizioni di vita del proprio tessuto urbano. Una musica storicamente viva ed autentica nei suoi canti corali come i threno, decantati nei riti funebri, il ditirambo, l’inno dedicato a dio Dioniso, per infine, penetrare nelle genti del popolo e dei suoi abitanti con il rebetiko. “Rebetis”, dal significato tenebroso, “rèbelos”, appunto ribelle, è un canto che si organizza ciclicamente su di un testo che racconta la discordia e le storie urbane, che prende origine nei seminterrati occultati e nascosti della città considerata la più anarchica d’Europa (Atene), passando nei giardini di Exarchia per stabilirsi infine nelle taverne delle vie nascoste ai turisti, per offrirsi ai nostri sensi nella sua purezza ed autenticità.
I Lucky Funeral, band di Atene, hanno continuato quel moderno e contemporaneo percorso di ricerca compositiva, fino a cercare di produrre sempre qualcosa in più. La loro musica amalgama dottamente tanti stili, molteplici generi, fino a confonderli abilmente tra le texture di una musica ambient, con brevi passaggi nel serialismo, nel minimalismo e nell’aleatorietà, per creare e generare una forma di attesa comunicativa per chi ascolta, che traccia dopo traccia, deve implodere ciclicamente in un’energica sezione di canto graffiante. Con i precedenti dischi avevano dimostrato sapientemente quella forma di composizione musicale che definirei geneticamente modificata, con chiari innesti tipici tra un puro rock ed un terso metal, che vengono alimentati da contenute linee progressive, tra sludge e space rock, e che, ancora una volta, riescono a trasmettere quel qualcosa in più.
È Find Your Soul In Beautiful Lunatics, terzo studio album pubblicato dall’etichetta Lychnopolis Records, che giunge direttamente dalla Grecia per entrare nelle nostre orecchie.
Già dal primo ascolto, i Lucky Funeral riescono a mandare a pezzi qualsiasi concetto di nitida identificazione musicale, illustrandoci, ma solo per chi vuole udirne ogni sottile emissione sonora, una via della liberazione oltre quelle illusioni quotidiane, descritte tra alternanze di canti aggressivi, graffianti e clean, contornati da uno strato musicale di completa ed oscura degradazione. Nuovamente quella verità, impregnata in quell’infimo e torbido sedimento di melma che infanga i volti, ci viene urlata in faccia. Un’azione sonora resa necessaria, proprio per tentare di liberare l’anima consumata da quel nulla che la società ci imprime, che qui, nelle dodici tracce musicali dei Lucky Funeral, ci viene offerta senza nessun indugio.
The Awakening, in un’atmosfera ambient crea l’incipit ideale per un funky-bass, atto ad elevare le sonorità di una dura progressione di suoni che emergono nel successivo brano: Souls in the Waiting Room. Una sequenza di rumori ambientali e frammenti di melodie, in un canto tagliente rock, ma robusto, duro ed a tratti liberamente caustico nella sua tenuta, ma che si armonizza nell’insieme. Il riff di chitarra, a tratti psichedelico, è ben riuscito e si inserisce con soluzione di continuità nella successiva We Can See the Sun. Un’alternanza di suoni torbidi, oscuri, tra diminuite e note sospese, alternati da un canto disequilibrato che disorienta, ma, nello stesso tempo, diviene interessante. In, traccia musicale riempitiva, interrompe e spezza la dirompenza del sound, per spalancarsi dopo una sequenza di rumori campionati, in un ritmo di percussioni nella The Neighborhood of Beautiful Lunatics. Tra canto clean e alternanze di ritmi frenetici e lenti, tra diversi stili, diviene inaspettatamente un canto melodico, con una forma di personalità ciclotimica nei suoi andamenti ritmici. Mnemosyne, apertura con un groove martellante tra batteria e basso, innesca una voce decisamente potente, dura, rabbiosa. Lethe, inizia con un fischio di accompagnamento, poi in sottofondo, si confonde tra voci di persone che freneticamente dialogano, in una tessuto generato di suoni in disarmonia, atto ad introdurci Colorful Balloons in Groove, un brano intrigante e molto piacevole pur nel suo breve sviluppo. Il riff di apertura di Let Me Show You How to Love, come in uno space rock, innesca una distorsione di chitarra, per divenire un sound progressive, che si completa in una rabbiosa e scatenante canzone, cosi come avviene nel brano Tantalus Is Still Alive, che si combinano in ogni forma, mezzo, stile genere musicale con una voce rasposa, in un'unica composizione musicale. La traccia strumentale, Chorus, con chitarra in duetto al basso elettrico e suoni campionati, offre uno stile sonoro maggiormente cupo, torbido, a tratti ipnotico, che trascina nell’oblio e nell’oscurità l’attenzione dell’uditore, per poi, terminare nella traccia di chiusura dal titolo The Man Who, con un sound nuovamente indefinibile, emesso con straordinaria capacità tecnica. Poi, a distanza di pochi minuti, ancora un suono di chitarra clean ed un basso, si raccolgono insieme in un minimale riff conclusivo.
Nelle parole del poeta greco, Nikos Kazantzakis e con questa sua breve citazione, vorrei definire genericamente le molteplici sonorità dei Lucky Funeral: «Veniamo da un abisso oscuro, ritorniamo in un abisso oscuro…[omissis]».
In conclusione, Find Your Soul In Beautiful Lunatics, con la complessa struttura musicale, le mutevoli sezioni di canto, pur sempre imponenti, rabbiose e devastanti ed incastonate in un sound oltre quella comune definizione di eclettismo, è un prodotto discografico ben riuscito. Un disco che, oltremodo, affronta in maniera contemporanea anche quello che Platone ci aveva illustrato nella sua metafora del «mito della caverna». Quando un uomo è rinchiuso ed incatenato nell’oscurità, ovvero nelle proprie opinioni, nelle sue paure, nel suo terrore, nulla è veramente concluso, esso può liberarsi da quella condizione di prigionia, purché trovi quella forza impetuosa per riuscire ad indagare dentro se e ricercare, nella profondità della sua anima, quella fiamma della conoscenza, dell’amore e della verità. Un disco ed una band che, per gli appassionati del genere, definirei interessanti.
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2
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Ho ascoltato Mnemosyne sul tubo e spaccano di brutto. Grazie Jimi per la dritta. |
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1
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Lo attendo, il primo lo presi subito, questo deve ancora arrivare, ma è questione di giorni ormai, Mike è un tipo ok e non dovrebbe farmi attendere molto . Sono rassicurato dalle tue parole, anche se gli ascolti dati qua e la non mi erano sembrati male. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. The Awakening 2. Souls in the Waiting Room 3. We Can See the Sun 4. In 5. The Neighborhood of Beautiful Lunatics 6. Mnemosyne 7. Lethe 8. Colorful Balloons in Groove 9. Let Me Show You How to Love 10. Tantalus Is Still Alive 11. Chorus 12. The Man Who
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Line Up
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Mike (Voce) Loukas (Chitarra) Lizard (Basso) Pepper (Batteria)
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