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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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( 4740 letture )
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Attenzione, attenzione. Qui entriamo nel campo delle rarità assolute. Non credo che il nome Astaroth sia sconosciuto agli appassionati, facendo un giro nei siti web che trattano il genere è relativamente semplice imbattersi in recensioni riguardanti il celeberrimo EP The Long Loud Silence, ma non mi risultano recensioni riguardanti la demo tape che precedette il contratto con la Rave-On che poi produsse il summenzionato EP. All’epoca anche la nostra penisola era in fermento, ma si scontava come e più di oggi la cronica mancanza di strutture e supporti per chi non proponeva le solite due note con la rima cuore/amore. La dedizione che i kids riservavano alle bands nostrane era quasi commovente, e i romani si erano guadagnati una solida fama underground. Gli Astaroth si formarono a Roma, zona Monteverde, quando Gianni Onofri invitò un bassista conosciuto per strada (Shining) ad unirsi a Triscari e Lenti, ed è questo bassista a introdurre come vocalist il suo conoscente Bob Cattani, e il gruppo è fatto. Oltre alla musica, gli Astaroth attirarono una grande attenzione su di loro a causa del look originalissimo nel mondo metal, basato su costumi da antichi legionari rimediati dai magazzini Rancati, fornitori di Cinecittà, che procurarono anche bracieri, colonne, capitelli et cetera. Personalmente questo look non mi entusiasmava, ma specialmente all’estero fece furore, tanto che i fans si riunirono in “legions”. Struggente la presa di contatto fisica con il nastro (e sottolineo nastro, dato che CD era un termine sconosciuto) la cover è fotocopiata su carta gialla, e sfoggia un teschio calzante un elmo con la scritta Astaroth sulla visiera e l’adesivo Astaroth sul dorsetto. Il nastro è un Sony al ferro, timbrato sui due lati con il logo del gruppo al contrario, in modo che inserendolo nella maggior parte delle piastre aventi alloggiamento per i nastri basculante si leggesse dal giusto verso. All’interno i titoli dei cinque pezzi scritti con la macchina per scrivere manuale. Altra particolarità è che è presente un pezzo dal vivo (Legions Wanna Fight) prassi consolidata per i capitolini, che con registrazioni live in presa diretta, poi rivendute ai fans, si finanziavano strumentazione et similia. Non mi va tanto di analizzare i brani, la produzione, specialmente della parte live, sarebbe giudicata ai nostri giorni come indecente, ma all’epoca si registrava su due piste (una per il gruppo e una per il vocalist) e le possibilità per incidere le proprie tracce oscillavano tra una e una, per cui doveva essere per forza buona la prima. Al di là di questo gli Astaroth erano già gli Astaroth, e le loro qualità tecniche e compositive erano già espresse e si sarebbero concretizzate su The Long Loud Silence di lì a pochi mesi. Da rimarcare il lavoro di Shining, purtroppo poco evidente per le pecche di cui abbiamo parlato prima, e un Bob Cattani un po’ grezzo rispetto all’EP che li consegnerà alla memoria di tutti. Che dire? Questa è storia, e un voto è fuori luogo, oltre tutto sarebbe di difficile comprensione dato che o lo avete in casa, o difficilmente potrete ascoltarolo e farvi un’idea di questo nastro che, per inciso, vale circa € 50, forse pochi per il valore storico.
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5
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Io mi ricordo Simone Ramon triscari che faceva il benzinaio in via dei quattro venti a Roma, Monteverde, bei tempi. |
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4
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Allora stay tuned, perchè più in là ci sarà qualche altra chicca da leggere |
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3
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Bene bene, mi fa piacere risentire parlare degli Astaroth. E' giusto dare tributo ad una band che ha fatto da apripista alle bands metal italiane di successo di oggi. Non ho mai ascoltato questo demo ma posseggo l'ep "The long loud silence" ed il demo registrato in USA che dovrebbe essere del 1987 o giu di li e devo dire che all'epoca conteneva dei brani che spaccavano il culo. Ingiusto buttarli nel dimenticatoio.... |
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1
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Che bella questa recensione! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Hell 2. Legions Wanna Fight 3. Mental Explosion 4. Burnin' The Diamond 5. Resurrection Day
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Line Up
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Bob Cattani (Vocals) Shining (Bass) Max Cipicchia (Guitars) Simone Triscari (Guitars) Giovanni Onofri (Drums)
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