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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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( 2322 letture )
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Originari di Pergine Valsugana, in provincia di Trento, i Leathermask (precedentemente il monicker era Anti-Heroes), si formano nel 2010 e, dopo alcuni cambi nella line up e varie partecipazioni a manifestazioni musicali, giungono finalmente al loro esordio con il breve EP The Key. Il lavoro, realizzato in regime di autoproduzione, ci propone un heavy metal di stampo classico che pone in evidenza la buona preparazione tecnica dei componenti della band. La cover ritrae quattro individui (i membri stessi del gruppo?) incatenati da un losco figuro; si tratta di una metafora che intende evidenziare le enormi difficoltà che hanno le nuove leve ad affermarsi in campo musicale, dove le possibilità di esprimersi liberamente per arrivare al successo sono praticamente ridotte al lumicino. In questo senso la chiave serve proprio a liberarsi dalla schiavitù delle regole assurde del mercato discografico.
L‘EP contiene oggetivamente poco materiale (solo tre tracce) che non possono consentire una valutazione obiettiva sulle effettive potenzialità di questa formazione nostrana. Ciononostante, i brani proposti, oltretutto ben registrati, si fanno gradire. In particolare, azzecato l’utlizzo dei chorus ed efficace il lavoro alla chitarra di Alvise Osti, sia per quanto concerne il riffing che gli assolo. Valida anche la sezione ritmica, specialmente il drumming, e l’ugola del singer Valerio Luminati ben si confà al genere propinatoci. L’opener Inside-Burn Generation, dopo una breve intro di chitarra, esplode in una ritmica sostenuta; il cantante è coadiuvato proficuamente dai cori e la sezione ritmica pesta a dovere; un pregevole assolo alla sei corde suggella una convincente song. Sullo stesso canovaccio si dipana Motherfucker(s), caratterizzata da un incisivo tema portante e da una parte conclusiva che -si può immaginare- nelle esibizioni dal vivo indurrà il pubblico a urlare a squarciagola: Motherfucker(s)!. Led Mas, intitolata così per prendere in giro chi storpia involontariamente il nome del gruppo, è una composizione piuttosto lunga che diventa intrigante nella sezione centrale, dove un suadente arpeggio è accompagnato da un canto recitativo, e in quella conclusiva, nella quale a predominare è un assolo di chitarra melodico decisamente accattivante, che hanno il pregio di rendere più versatile la struttura del pezzo. Tali soluzioni inducuno a pensare che l’estro creativo dei Leathermask potrebbe evolversi in futuro mediante approcci diversi uscendo così dai consolidati cliché tipici dell’heavy metal.
In conclusione, siamo al cospetto di una promettente prova che merita di essere adeguatamente premiata in attesa dei nuovi progetti dei Leathermask. Attendiamo con trepidazione.
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2
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dal vivo sono fenomenali |
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1
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è una grande band peccato che nessuno ha interesse di questo gruppo fantastico :/ |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Inside-Burn Generation 2. Motherfucker(s) 3. Led Mas
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Line Up
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Valerio Luminati (Voce) Alvise Osti (Chitarra) Alessandro Buono (Basso) Marco “Amarho” Gambin (Batteria)
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RECENSIONI |
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