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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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( 4225 letture )
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Volete sapere com'è il quarto album degli svedesi Truckfighters dopo tre discreti lavori? Un fulmine a ciel sereno! Non poteva iniziare meglio il 2014, Universe ci consegna una band che del freddo svedese non ne vuole proprio sapere visto il calore desertico che sprigiona il sound di questo lavoro. In effetti già l'EP apripista dello scorso anno, The Chairman , più di qualche avvisaglia ce l'aveva data sulla possibile bontà del nuovo materiale, ma sinceramente non mi sarei aspettato un lavoro così evoluto e completo. Sin dall'opener Mindcontrol si parte col piglio giusto, con chitarre tirate, ruvide e passionali che mi hanno ricordato non poco gli utlimi Greenleaf, la canzone è breve e diretta quanto basta per farcela godere appieno, il ritornello si stampa in testa dal primo ascolto e Ozo canta divinamente tra queste gravide dune desertiche. The Chairman la conoscevamo già dallo scorso anno, il brano è molto diverso dal primo, più articolato e complesso, e gli otto minuti di durata lo dimostrano senza veli. Pieni e vuoti si inseguono, grazie ad arpeggi bruciati dal sole ed accecanti sotterranei lisergici che circondano ogni cosa, è il nuovo mantra della sabbia quello a cui stiamo assistendo e nulla ci rende più felici che poterne fare parte. Si prosegue con la stupenda Prophet che torna sui passi dell'opener, con linee più asciutte nella strofa e profondi bassi a solcarne la spina dorsale, il chorus è senza ombra di dubbio il più bello dell'album. L'aspetto più interessante è la vena psichedelica che attraversa Universe , come un onda continua che bagna ogni angolo senza immergerlo mai del tutto, e Get Lifted è qua per dimostrarcelo. Il pezzo è lungo e si muove ondeggiando sinuosamente da una parte all'altra, con la voce di Ozo ancora una volta in primissimo piano, ora ipnotica, ora potente, ora filtrata, ma sempre con ottimo gusto. Molto strana è invece la seguente Convention , meno di due minuti per un brano che purtroppo dà l'impressione di essere incompleto e che se sviluppato diversamente sarebbe potuto essere molto più vincente di così, o almeno quanto la seguente Dream Sale , che grazie alle sue melodie ciondolanti e ad un altro chorus più che vincente riesce a farmi scordare di quel leggero amaro che sentivo sulla lingua sino a poco fa. Il finale è affidato alla perla del disco, i tredici minuti di Mastodont , visionari e poetici come pochi mi sia capitato di ascoltare ultimemente, il suono è elegante e lisergico allo stesso tempo, l'ombra dei Vista Chino sembra aleggiare sul riff sbilenco che dà il via al brano, ma il pezzo è talmente bello e personale da risultare non paragonabile direttamente ad un solo artista; il ritornello è stupendo e le chitarre dopo di esso premono magnificamente sulla distorsione del suono, dividendolo, strappandolo alla sua naturale forma, rendendolo pericoloso e imprevedibile, è un inseguimento di emozioni opposte e incredibili, il masterpiece della carriera i Truckfighters lo hanno scritto con questa traccia multiforme e sorprendente che si chiude nel silenzio di chitarre acustiche, non in segno di resa, ma nel segno evidente di una pace dei sensi che finalmente ci investe senza alcuna pietà.
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4
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Capita che album! Avevo sentito qualche canzone di V e poi ho messo le mani su questo: spettacolo! Grandi riff, bellissime canzoni e un'atmosfera che oltre allo Stoner aggiunge anche qualcos'altro. Bella soprattutto la seconda metá del disco, da Get Lifted in poi prende veramente il volo. Davvero ce ne fossero, penso di aver trovato un gruppo che mi darà molte soddisfazioni! Voto 83 |
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3
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Grande ottimo album di questa grande band stoner, il voto della rece mi sembra perfetto anche le la meraviglia del disco di esordio, ovvero Graviti X (voto 90), era difficile da raggiungere. Voto 80 |
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2
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Non credo proprio che la copertina del disco voglia apparire come una dichiarazione d'appartenenza settaria, sarebbe estremamente banale e insensato. Trovo estremamente più plausibile, e altrettanto banale, che voglia convogliare, nella maniera quanto più immediata, l'impianto concettuale di riferimento per le liriche. In ogni caso, "scatola" a parte (bella peraltro!), trovo abbiano rilasciato semplicemente il loro miglior disco. Siamo su ottimi livelli e concordo in linea di massima col voto numerico in calce alla recensione. 80 pieno. Ce ne fossero!!! |
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1
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Solo la copertina lascia parecchio a desiderare. Volevano far capire di essere masso-satanici beh almeno non essere così espliciti  |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Mindcontrol 2. The Chairman 3. Prophet 4. Get Lifted 5. Convention 6. Dream Sale 7. Mastodont
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Line Up
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Ozo (Voce, Basso) Dango (Chitarra) Poncho (Batteria)
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