Gli alboriNati nel 1989 come
Morbid God, Langsuyar (voce), Mantus (chitarra solista), Fenrir (chitarra ritmica), Tetragrammaton (basso e voce addizionale) e Baalberith (batteria) riescono a registrare un promo solo nel 1992. Prima di arrivare al debutto, però, si erano avvicendati vari chitarristi alla corte di Ares e Fernando. Tra l'altro, i due avevano in cantiere anche un secondo progetto dal nome "Archangel"..in cui il bassista avrebbe dovuto cantare e il secondo suonare la batteria! Il primo era stato Pedro C., proprietario di una sala-prove in cui i "nostri" andavano a provare nei weekend..
Da Amadora si dovettero spostare a Brandoa (sempre in zona..), per riuscire a mettere su nastro la loro prima traccia: "The Fever". Il tutto fu possibile grazie ad un mixer a 12 piste del loro futuro chitarrista Mantus (Duarte Picoto), che si unirà al gruppo verso la fine del 1990.
Gli esordiNell'ottobre del 1992, con l'entrata in formazione del batterista Nisroth (Miguel "Mike" Gaspar), decidono di cambiare il nome alla band e di realizzare quello che sarà il loro unico demo dal titolo
Anno Satanæ..questo pubblicato a febbraio dell'anno successivo! Intanto Fenrir diventa Malah (Luís Lamelas) e, anche il disegnatore del logo rimane lo stesso: Christophe "Volvox" Szpajdel, meglio conosciuto come "Lord of the Logos".
Comunque, grazie a questa pubblicazione riescono ad agguantare l'opportunità di registrare un mini-CD per la francese Adipocere Records. Nel frattempo, Tanngrisnir (João Fonseca) prende il posto del defezionario Malah L.L. e, per la prima volta nella storia del gruppo, si aggiunge un tastierista: Neophytus (Pedro Paixão).
Se prima suonavano un acerbo black metal, ora - oltre alle liriche ispirate all'occultismo e all'erotismo - vengono introdotte sonorità quasi-arabe (tipiche del sud del Portogallo..) al sempre acerbo black metal. Questa volta, però, più orientato verso quello delle origini: Bathory & Celtic Frost su tutti. Udibili anche certi Dead Can Dance..
Mentre cercano di farsi conoscere nelle loro terre suonando i pezzi dell'EP
Under the Moonspell, vengono notati dagli emissari della Century Media..etichetta che li propone un contratto e la registrazione di un disco sotto la guida dell'esperto Waldemar Sorychta!
Wolfheart - questo il titolo emblematico - viene pubblicato il 1° aprile del ’95, e non è uno scherzo. Anzi, sì..perché, successivamente, verrà ristampato con una copertina da "documentario sugli animali" e con un logo sgorgante sangue! A parte gli scherzi, il disco segna un notevole passo avanti per il gruppo. Viene abbandonato quasi del tutto l'estremismo musicale per riuscire ad abbracciare perfino il tradizionale caro "vecchio" metal.. Ah, durante le registrazioni J. M. Tanngrisnir si fa da parte e viene reclutato Ricardo (Ricardo Amorim), anche corista! Purtroppo, durante le prime date del tour, anche il chitarrista Mantus lascia definitivamente la band.
Il successoNell'estate del 1996 sbuca il sulfureo
Irreligious e, con esso, abbiamo il singolo "Opium" che impazza sui canali a noi conosciuti.. Con il successo arrivano anche i guai con uno dei fondatori: lo storico bassista Ares viene cacciato letteralmente a pedate perché colpevole di volersi accaparrare gran parte del merito e, soprattutto, dei lauti guadagni che potrebbero derivare dal nome Moonspell. Sostituito con il "provvisorio" - per scelta dello stesso - Sérgio Crestana si va in studio a registrare il primo lavoro controverso della band:
Sin/Pecado. Anticipato, oltre che dal promo omonimo, da un doppio EP dal titolo
2econd Skin che servirà per farci passare un tranquillo inverno..
Come detto, oltre ad essere controverso, è anche provocatorio..fin dal titolo! Facente parte anch'esso di una vasta gamma di lavori di band metal del periodo ispirate da sonorità di certi Depeche Mode (il nome più tirato in ballo..), riesce a lasciare un bel segno sia sui detrattori che su chi, alla lunga, saprà riconoscere il valore dell'opera in questione. Non solo "commerciale".. Anche se, a quanto pare, grazie a questa pubblicazione riusciranno ad avere una certa dipendenza nella loro terra d'origine.
Per recuperare quelli rimasti delusi, la Century Media propone al líder máximo Fernando di riesumare il suo vecchio nickname (e sì..ora si facevano chiamare tutti con il loro vero nome!) e di uscire sul mercato con il progetto vecchio-stampo
Dæmonarch. Il "prodotto" fu un compendio di scritti appartenenti alla giovane età del nostro caro Langsuyar Tenebrarum Rex..la cosa strana è che fu registrato da 4/5 della band! Alla batteria non si sa ancora chi c'è..
L'appannamentoAbbandonato Sorychta nei suoi Woodhouse Studios, i nostri rischiano tutto e si affidano all'ispirazione del tastierista Pedro Paixão per, poi, andare a Londra a registrare il loro quarto album
Butterfly Effect. Già dal primo estratto, "Soulsick", si capisce dove i nostri vogliano andare a parare..in territori industrial moolto vicini a chi in quel periodo era negli orecchi di tutti (Rammstein)! Quello che viene fuori è, nel complesso, accettabile quanto incompleto.. Quindi, solcato il nuovo millennio, per rimediare ci si affida al noto produttore di certo "love metal": Hiili Hiilesmaa. E, quindi, si torna a sonorità più gothic..anche se un po' in ritardo, visto il periodo! E così, eccetto il potenziale singolo "Nocturna", in pochi riescono ad apprezzare la svolta piaciona del gruppo di
Darkness and Hope.. Il finlandese viene confermato e Sérgio lascia. Il posto vacante
in studio verrà preso dall'ora ex-Amorphis Niclas Etelävuori..mentre, dal vivo sarà presente il tutt'ora bassista della band Aires Pereira (Ahriman)! Quello che viene fuori è
The Antidote: un album oscuro e abbastanza ispirato, sostenuto dal drumming imperante di Mike Gaspar e dalla diffusione di "Everything Invaded". Da qui in avanti anche Pedro inizierà a suonare la chitarra..
La ripresaFirmato l'accordo con la SPV, si torna a registrare col vecchio Waldemar (al basso!) in Germania e, soprattutto, si torna al folk misto al caro vecchio growl che fa tanto black metal! I tastieroni "vampireschi" tornano anche per merito di Ricardo..
Memorial scala le classifiche europee e
in patria arriva perfino al 1° posto in classifica, grazie alla spinta del singolo "Finisterra" e alla Universal di casa. Questa, probabilmente, spinge anche per far ri-registrare ai nostri i pezzi di quando quelle sonorità nascevano! Ed ecco che vede la luce la compilation
Under Satanæ, contenente
appunto: l'intero primo EP, parte del loro demo e il promo rappresentato dalla sola "Serpent Angel". I nomignoli, in ordine: Langsuyar, Nisroth, Passionis, Morning Blade, Ahriman.
Nello stesso anno, il 2007, la Century Media fa uscire anche una bella raccolta (
The Great Silver Eye), le ristampe di lusso dei primi due album e, per il Natale dell'anno successivo, ci si mette d'accordo anche per far uscire un video di performance dal vivo degli inizi e di quando ancora erano loro "assistiti":
Lusitanian Metal.
Cavalcando l'onda, a distanza di due anni dal precedente, arriva nei negozi
Night Eternal. Da molti considerato un ottimo album, da altri un ottimo résumé di quanto fatto dalla band fino ad ora. A suonare il basso è stato richiamato il "fedele" Niclas..
La ricadutaPassati alla Napalm Records, nel 2011 arriva l'ufficializzazione di Aires come bassista..e, sul mercato, un doppio album!
Alpha Noir (2012) viene venduto come "singolo"..ma, in realtà, contiene un disco non considerabile come bonus perché rappresentante la faccia "pulita" del gruppo! Ed eccoci al malinteso: perché scindere le due anime della band per dare in pasto alla gente qualcosa di apparentemente cattivo? Lasciando da parte le polemiche..alla fine, quello "salvabile" sarà proprio
Omega White!
Apparentemente a corto di idee, tre anni dopo tornano con
Extinct. Il disco in sé non è nemmeno malvagio ma, soffre di quella brutta voglia di voler perseguire le sonorità del periodo a tutti i costi. Quindi, pur essendo abbastanza rappresentativo, non "acchiappa" fino in fondo!
La risalitaPer fortuna, quello che doveva essere soltanto un EP in lingua madre diventa un concept album a tutti gli effetti. Ed ecco che, in
1755, le caratteristiche "antiche" del gruppo riescono finalmente a sposarsi con quel gusto sinfonico abbozzato sul lavoro precedente..
In attesa di un degno seguito, gustatevi quanto fatto dalla band fino ad ora!