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Metal Church - Generation Nothing
( 4578 letture )
Nonostante This Present Wasteland fosse stato presentato come l’ultima realizzazione della storia targata Metal Church, a distanza di circa cinque anni Kurdt Vanderhoof rimette insieme la band e torna sul mercato con Generation Nothing. Dato per scontato che i fasti del passato sono non soltanto lontani, ma irripetibili, la domanda è: sapranno i sacrestani della chiesa del metal, fornire una prova almeno in grado di catturare l’attenzione, di tenere dignitosamente il campo al cospetto delle nuove leve che affollano la scena odierna? Il disco precedente, in sostanza, non dava molte speranze in questo senso. Posizionabile appena oltre la linea di galleggiamento -non certo un vanto, per un moniker storico come questo- e non esente dalla presenza di autentici fillers, quel lavoro aveva lasciato l’amaro in bocca ai più. Passate altre cinque primavere, le speranza di risentire i Nostri su livelli interessanti non erano molte, eppure, questo Generation Nothing, pur non essendo certo un capolavoro, ha almeno il merito di mostrare una band in progresso.

Come è del tutto ovvio, l’album in oggetto si muove su coordinate assolutamente classiche, fatto del resto non solo lecito, in questo caso, ma addirittura giusto, visto il soggetto del quale stiamo disquisendo. Dieci i pezzi contenuti nel platter, alcuni buoni, altri discreti e giusto un paio effettivamente sottotono. Suoni affilati, sezione ritmica vigorosa, assoli di chitarra taglienti e voce come ormai siamo abituati a conoscere da parte del singer Ronny Munroe il quale, presumibilmente, continuerà ancora a dividere i fans tra nostalgici del tempo che fu ed ascoltatori meno legati a quel periodo; queste le caratteristiche generali di codesta realizzazione. Trascurabile la copertina, ma in fin dei conti si tratta di un dettaglio. Aperto da un buon pezzo come Bullet Proof, piuttosto aggressivo e non privo di un certo mordente, il disco prosegue con Dead City, canzone alquanto scontata, per quanto non brutta in senso stretto. La title track, poi, pur non aggiungendo nulla al panorama internazionale metallico, sembra comunque in grado di funzionare dal vivo, svolgendo il lavoro per cui è stata concepita, ossia quello di far muovere qualche testa sotto il palco. Introdotta da un arpeggio molto delicato, Noises in the Wall, nella sua durata di poco inferiore ai nove minuti, si regge sull’effetto dell’alternanza tra momenti tipicamente heavy con altri maggiormente riflessivi e/o meditati. Non male, anzi, a tratti più che piacevole, ma troppo lunga rispetto al contenuto. Più dirette Jump the Gun -niente di che, ma piacevole il chorus- Suiciety (anche questa aperta da un breve arpeggio), con un Ronny Munroe in palla e dall’oscuro break intorno al quarto minuto e Scream, una della cose migliori di Generation Nothing, almeno come piglio generale. Ancora un arpeggio -inizio invero un po’ troppo abusato- per l’avvio di Hits Keep Comin’, dal flavour piuttosto malinconico. Di nuovo un brano non certo memorabile, ma risolto con grande mestiere ed in grado di proporre oltre cinque minuti di musica di buon livello. Molto differente l’atmosfera di Close to the Bone, spigolosa nel riff di base e densa di pathos nel ritornello, infine chiusura dei giochi affidata alla tetraggine di The Media Horse, un mid-time che non fa certo dell’originalità il suo punto di forza principale, ma, ancora una volta, svolge il suo compito, specialmente mediante l’inserimento di break semplici, ma dannatamente efficaci.

Per valutare adeguatamente Generation Nothing, come accade quasi sempre nel caso di band dall’illustre passato e dal presente meno sfavillante, è opportuno lasciare da parte quanto fatto in precedenza e concentrarsi esclusivamente sul disco che si vuol considerare. L’oggettivazione di questo lavoro nel contesto del corpus completo delle opere dei Metal Church, infatti, produrrebbe un risultato impietoso, con il corrente cd inesorabilmente staccato di parecchie lunghezze. Se invece si prende Generation Nothing come prodotto isolato dal contesto di cui sopra, questo è in grado di fare la sua figura. Se poi si decide di allargare leggermente l’ottica di valutazione, paragonandolo alla prova precedente della band, si nota che ci sono dei passi in avanti, evento sempre da salutare con favore, specialmente se consideriamo che non si tratta di giovinetti nel pieno del vigore compositivo. Nulla di particolare, niente che passerà alla storia, ma un lavoro tutto sommato gradevole. Mancante di un paio di pezzi veramente di qualità superiore in grado di trainare anche quelli dalle proprietà medie, si fa comunque ascoltare. Probabilmente non è destinato ad essere molto longevo -nel settore heavy è un destino riservato davvero a pochissimi dischi- ma può figurare dignitosamente sullo scaffale degli acquisti dell’anno da poco terminato.



VOTO RECENSORE
70
VOTO LETTORI
76.27 su 59 voti [ VOTA]
iommi
Sabato 11 Novembre 2023, 2.44.36
13
ps: questo e the weight anche migliori del nuovo congregation of annihilation
iommi
Sabato 11 Novembre 2023, 2.43.47
12
trovo che sia il migliore con Munroe alla voce, sguito da The Weight of the World poi pià in la da this presente westeland e per ultimo a light in the dark.
Hard & heavy
Mercoledì 31 Maggio 2017, 9.50.09
11
mi dispiace non essere d'accordo con raven, che io rispetto ma Generation Nothing merita più di 70 come voto per me prende un 90 su 100 STRA-meritato, un album di qualità, una colata di metallo fuso che sgorga dai solchi del cd, un MASTERPIECE da avere cito solo alcune tracce ma sono tutte bellissime canzoni: Generation Nothing, - Noises in the Wall, - Suiciety, - Scream, - Close to the Bone, - The Media Horse.
max
Mercoledì 21 Ottobre 2015, 21.19.25
10
us metal....metal church nuova proposta e un bel disco con ronny muroe che canta al top finalmente con I metal church,notevole anche il lavoro di jeff plate alla batteria/top song bulletproof ,dead city,generation nothing..the media horse .suiciety e noises in the the wall questultima canzone entra nelle top 15 mc discrogafia ...metal church fell it....
CYNIC
Martedì 27 Gennaio 2015, 21.11.19
9
È proprio vero il detto '' i gusti son gusti '' per me 'Generation Nothing' merita un 85/100. Un album heavy metal di CLASSE, senza filler, senza cadute di stile, praticamente perfetto dall' inizio alla fine.
Gianki93
Mercoledì 19 Febbraio 2014, 18.38.35
8
@Flag ok ascolterò al più presto grazie @Raven infatti ho visto ci darò sicuramente un occhiata grazie
jek
Sabato 15 Febbraio 2014, 17.19.26
7
Il consiglio di lasciare da parte quanto fatto in precedenza e un consiglio perfetto da tenere sempre in considerazione perchè certi capolavori sono ineguagliabili. In questo caso però con tutta la buona volontà il disco non mi piace per nulla. Spero che il 2014 come dice @Falg sia come il 2013 perchè se il bun giorno si vede dal mattino....
Flag Of Hate
Venerdì 14 Febbraio 2014, 23.30.08
6
@Gianki92: sicuramente spiccano due nomi: gli HELL con Curse & Chapter e i SATAN con Life Sentence (il mio prferito), meritevoli gli inossidabili MANILLA ROAD con Mysterium per puri momenti Epic e gli IN SOLITUDE con Sister se ami lo stile alla Mercyful Fate. Pare che sia bello anche l'ultimo degli Iced Earth, ma non ho ancora avuto modo di sentirlo. Non è del 2013, ma se come dici da tanto non segui il genere recupera As Above, So Below degli ANGEL WITCH perchè è una figata assurda. Ciao!
Raven
Venerdì 14 Febbraio 2014, 20.44.42
5
Bè, direi che hai un data base con centinaia di recensioni ed un articolo col Best of uscito da poco
Gianki93
Venerdì 14 Febbraio 2014, 20.30.31
4
Disco discreto, nella media con qualche bella canzone ma che non riesce a rimanere impresso più di tanto. Direi 65/100.@ Flag of Hate potresti dirmi qualche buona uscita Heavy del 2013?? Da un pò ho perso di visto il genere e non sono informato sulle ultime uscite ma vorrei riprendere qualcosina
Celtic Warrior
Venerdì 14 Febbraio 2014, 15.59.58
3
@Flag Of Hate : Be si certamente c'è da comprare roba migliore nell 'anno 2013 su questo non ci piove , per di più della prima formazione anni 80 qui è rimasto poco niente e di longevo è rimasto solo il nome
Flag Of Hate
Venerdì 14 Febbraio 2014, 13.50.15
2
Un disco che non decolla ma neppure affonda. Impietoso il confronto con i primi, leggendari dischi; ma almeno è molto meglio di "This Present Wasteland". "Generation Nothing" è come una di quelle birre a bassa gradazione alcolica, piacevoli da mandar giù, ma troppo leggere per fare effetto. Dunque il compitino è fatto, ma rimane appunto solo un compitino da 65-70, cioè un disco destinato a perdersi nel mucchio. Anche perchè nel 2013 in ambito Heavy è uscito materiale decisamente migliore.
Celtic Warrior
Venerdì 14 Febbraio 2014, 13.18.33
1
Comprato e ascoltato , come dice il buon Raven l'ultimo lavoro dei longevi Metal Church è un buon dischetto di metal classico che non stona nella collezione di album metallosi , voto 74 per me , Amen!
INFORMAZIONI
2013
Rat Pak Records
Heavy
Tracklist
1. Bullet Proof
2. Dead City
3. Generation Nothing
4. Noises in the Wall
5. Jump the Gun
6. Suiciety
7. Scream
8. Hits Keep Comin’
9. Close to the Bone
10. The Media Horse
Line Up
Ronny Munroe (Voce)
Kurdt Vanderhoof (Chitarra)
Rick Van Zandt (Chitarra)
Steve Unger (Basso)
Jeff Plate (Batteria)
 
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