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Manowar - Into Glory Ride
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Per capire i due volti dei Manowar basterebbero altrettanti album: questo e il successivo Hail to England. Non nel senso che gli altri siano meno importanti o interessanti (effettivamente trascurare Kings of Metal è un delitto che i fan non mi perdonerebbero), ma semplicemente tra il 1983 e il 1984 la band americana definisce in modo netto il proprio sound, piazzandosi su coordinate sonore che non abbandonerà più. Hail to England è il trionfo di brani diretti e sforzati, con grandi melodie (ma anche ferocia senza paragoni, si pensi a Each Dawn I Die); Into Glory Ride, oltre a celebrare con la sua copertina l'inizio del mito dei "mutandoni di pelo", si dedica a brani lunghi ed epici nel senso più completo della parola, ponendosi in gran parte come uno dei dischi da ascoltare a tutti i costi in ambito heavy. Qui si comincia a costruire il personaggio dei Kings of Metal, ma senza gli eccessi caricaturali che seguiranno; anche se l'arrivo del nuovo drummer, il quadratissimo Scott Columbus (che di recente ha lasciato la band in termini non propriamente amichevoli, leggi qua), porta con sé una leggenda metropolitana. Si dice che i suoi drumkits dovessero essere rinforzati con perni di acciaio, tanta era la forza sprigionata dalle sue braccia, e chi l'ha visto dal vivo può confermare che quei poveri tom potrebbero essere trattati con più gentilezza.
Ma senza questa aura "mitica" è funzionale alla musica stessa dei Manowar, tanto che il disco parte con i gemiti di una ragazza, la cui estasi viene interrotta dall'arrivo dei genitori, che mettono Eric Adams in fuga gridandogli che "ha solo sedici anni!" e lanciandogli qualche stoviglia: questa è Warlord, e metallo fu, di quelli che scottano perché sono vivi all'interno. Le melodie sono efficaci, ma di certo non parliamo di un brano in grado di rispecchiare l'essenza di Into Glory Ride, quanto piuttosto di un diversivo divertente e scanzonato. L'epos prende corpo a partire dalla successiva Secret of Steel, aperta da un leggendario pattern di Columbus e sorretta da un Joey DeMaio che a quel tempo era "solo" un grande bassista, e non un manager-agente-discografico-produttore-mamma-babysitter del True Metal of Steel. Quello che cerco di trasmettere è che Into Glory Ride trascende l'opinione che si ha della band e dei suoi eccessi visivi e sonori, semplicemente perché questi eccessi ancora non esistevano. E poi, sentendo Adams in Secret of Steel la maggior parte dei cantanti heavy e power dovrebbe vergognarsi, perché l'estensione e la forza mostrate da un cantante che fortunatamente ancora non sembrava un Patroclo invecchiato sono veramente mostruose. Su questo si è costruito, negli anni, il mito dei Manowar: si sono ritenuti superiori perché, in gran parte, lo erano, tanto come singoli che come ensemble. Gloves of Metal manifesta ulteriormente l'attitudine dominante della band, anche se non possiede la forza espressiva degli episodi più riusciti; il testo invece sarà la forma base su cui i Manowar lavoreranno negli anni a seguire, infarcendola solo con qualche divinità nordica che scorrazza in libertà. Gates of Valhalla è storia del metallo, con una prestazione di imbarazzante superiorità da parte di Adams (raramente replicata con altrettanta perizia dal vivo) e un Columbus che porta le impalcature sonore sulle spalle senza avvertirne il peso; per una volta, le parole del guerriero sono vere, sincere, efficaci, e non proclami vuoti e altisonanti. Hatred, come l'anno successivo Each Dawn I Die, evoca riti sanguinolenti e assassinii spietati, con un testo al limite del gore nei dettagli e le urla di Adams puntellate da Ross the Boss, chitarrista preciso ed essenziale che lascia spesso i ruoli appariscenti a DeMaio. Probabilmente Revelation si collocherebbe in un ideale top ten della storia dei Kings of Metal, grazie ad un immaginario potentissimo, astrale e vivido, ad un songwriting di qualità eccelsa e ad un'emotività corposa; ma, se possibile, March for Revenge fa anche meglio, grazie anche a quel pizzico di crudeltà non necessaria ("mutilali e uccidili, prendi donne e bambini" è l'invito rivolto al guerriero) che ci fa amare i Manowar.
Into Glory Ride esagera senza pudore, ma senza al contempo esporsi al pacchiano, all'innaturale, al forzato: è un cuore di metallo che pulsa con ferocia e ardore, che brama la gloria e il trono dei Re. Ancora più stupefacente è considerare che arriva in un momento di straordinaria e mai ripetuta bulimia creativa della band (quattro album in due anni, a fronte di sei nei successivi venticinque), in cui ogni cosa toccata da DeMaio e soci si trasformava non in oro, bensì in acciaio indelebile. Mantenendo certe atmosfere simil-Manilla Road, eppure impostando il tutto in un sound personalissimo e credibile. Non dimentichiamo che questa è la seconda prova dei Manowar: quante band raggiungono tale vetta qualitativa sin da subito?
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Uno degli album cardine del genere epic,tutte composizioni capolavoro;non sono mai stati molto tecnici(a parte Adams),ma sapevano scrivere alla grande e hanno un sound riconoscibile
Fra mille,qualita\' che solo le grandi band possono vantare. |
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Quando fondano i Manowar nell\'81 Joey DeMaio e Ross The Boss hanno intenzione di associare all\'heavy metal un\'immagine barbara ispirata ai film Excalibur e Conan ( perché tamarri?? Le tamarrate sono altre, tipo il power edulcorato degli anni a seguire ). L\'origine del loro incontro risale alla collaborazione di DeMaio con i Black Sabbath per gli effetti scenici, mentre Ross, nelle fila dei francesi Shakin\' Street ( bravissimi ) faceva loro da spalla nel Black & Blue Tour ( condiviso coi i B.O.C. ). Infatti questo disco, oltre che epico, suona oscuro, un concentrato di riff che prendono dai maestri Sabs e Judas Priest, ma riadattati in una dimensione del tutto personale, assolutamente loud & proud, come sempre dovrebbe essere il puro metal. Per me il loro migliore e cardine assoluto del genere: 100 nel suo stile è il massimo. come scrisse Beppe Riva mitologia non ideologia |
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Signori... L\'EPIC METAL!!! \"Into Glory Ride\" inizia la sequenza dei capolavori dei Manowar. Il primo \"Battle Hymns\", STUPENDO assolutamente, per me è solo la rampa di lancio rispetto a quello che viene dopo, a cominciare proprio da questo. Questo è l\'atto di nascita ufficiale del metallo epico, quello più puro e incontaminato! I Manowar han sempre rappresentato l\'ala più barbarica, selvaggia e maestosa del genere, e questo disco rappresenta tutti questi feeling, uno dietro l\'altro. Dalla voce di Eric, alla chitarra di Ross, fino alla sezione ritmica di Joey e Scott, tutto qui è perfetto, per creare atmosfere epiche e suggestive senza pari! Sono solo sette canzoni, ma ognuna di queste è un capolavoro a sè stante! Oscuro, barbaro, pagano, vichingo, malefico anche (i testi di \"Hatred\" e \"Revelation (Death\'s Angel\" sono pura poesia dannata). Contro tutto e contro tutti, questo album e quelli dopo sono l\'orgoglio epico del metallo. Lacrime e brividi ogni volta durante l\'ascolto! Compratelo e amatelo!!! |
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bello è bello da ascoltare , peccato solo i suoni non siano ancora perfetti , la chitarra in qualche punto mi pare troppo sporca , non che mi dispiaccia , ma a volte mi sa di monocorde il suono che emette , ma vabben ci sta come tutte le cose fresche , all' inizo mancano di perizia , ma risultano ottime per le idee , considerando anche il percorso fatto dalla band mi pare un ottimo disco , certo se paragonato alle altre uscite , sembrano dei mostri .......i ritmi e le parti cadenzate sono da schiacciasassi se messe a confronto con altre band heavy metal del solito periodo , mi attizzano tanto quanto gli iron maiden del primo periodo , fan da guida a tante altre band imponendo un nuovo modo di suonare ........e un attitudine teatrale che ricorda rainbow e genesis , i mercyfull fate faranno ottima musica , ma loro sono un pizzico avanti ........ci son altre band seminali che hanno ispirato i manowar , ma davvero quasi nulla suona come loro , fortunato eric ad avere un ugola del genere |
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89? Rispetto la recensione, ma e' troppo poco! imparare ad ascoltare rock metal, per me, bisogna ammettere che questo suona come i veri Judas negli USA. Cioe' e' chiaro le vestigia medioevali metal, che siano Iron o Magnum o Thin Lizzy , spettano alla UK, negli USA e' stato rielaborato tutto in chiave Rock. Quando i Judas a parti inverse hanno cercato il sound USA, al di la' si S.F.V., hanno un po' toppato, perche' Turbo non vale nulla confronto, chesso', a quasi tutta la discografia 'glam' metal 80 USA |
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La performance di Adams su Hatred è al di fuori di ogni limite umano. Disco inarrivabile per chiunque, questi sono i Manowar che amo. |
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100% d'accordo con davidgilmour, fasanez, Gervasius! Grande album! |
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Per me questo è da 100 pieno, il capolavoro Epic per eccellenza, dei Manowar, e di tutto il Metal! |
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Gates of Valhalla, Reveation e March for Revenge sono capolavori assoluti.
Adams incredibile. 95 pieno. |
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Capolavoro assoluto, con un Eric Adams a livelli inarrivabili. Troppo comodo pigliarli per il culo per l'estetica e certi atteggiamenti, hanno scritto un sacco di capolavori del genere che ormai sono di diritto nella storia della nostra musica. Per me Secret of Steel e Gates of Valhalla le migliori del disco. Trovatemi voi al giorno d'oggi gente in grado di scrivere brani come i loro. |
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Il mio disco preferito dei Manowar, Gloves Of Metal una delle canzoni metal - e non solo - più belle di sempre, grazie a quell'incedere epico, quel pathos che porta con se ed il bellissimo ritornello. 90\100 |
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Anche per me, il mio preferito, insieme a Kings of metal, rispettivamente 98 e 99 , qui la voce di Adams e' come se scendesse all'inferno, impaurisse Satana, e risalendo in superficie la sua ugols rdplendesse nella gloria sunlimd del Walhalla, poi voglio non c'è un filler che sia uno, tutti potenziali inni dell'epica, poi vabe' gemme preziose March for Revenge , Reveletion, e Gates to Walhalla credo parlino da sole insomma inutile commentare , solo ascoltare e lasciardi rapire e trasportare dai vortici di marziale e imperiosa epicità' acuta che sprigiona.Capolavoro multidimensionale. |
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Il mio preferito dei Manowar. 95 |
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I primi album dei Manowar sono indubbiamente i migliori per i miei gusti e questo un gradino sopra gli altri: trasuda odio e rabbia da tutte le note! |
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Probabilmente il loro album più bello. Manca Battle Hymns, ma da Secrets of steel in avanti è un susseguirsi di brani epocali con degna conclusione con March of revenge. Capolavoro 88 |
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Che dire di questo disco? CAPOLAVORO!!! |
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Eh si scusa, In effetti ho fatto una cazzata a criticarli sotto questo disco. |
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correggo *topo, ovviamente top, scusate. |
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Fino a Warrior of the World hanno fatto album con la A maiuscula, tra cui i primi 5 sono il topo del top, veramente dischi della madonna tutti a livelli suoeriori, eccezionali pochi cazzi, ho rivalutato anche Gods of War figuriamoci, un po, poi ultimamente con ristampe e reincisioni e scelte di produzione e musicali mi fanno arrabbiare veramente, ma dal vivo la band e la voce di Adams spaccano ancora le chiappe , e di brutto pure, poi anche band storiche come maiden,virgin Steele. metallica, megadeth, ecc., non e' che abbiano fatto molto, vedremo cosa combinano al prossimo. |
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Scusa "sotto un disco che ti piace" |
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@ nameless e allora perche "insultarli" sotto un disco che non ti piace? E perché non spiegare la tua idea invece di sparare un ridicoli solo provocatorio? Mi sembra che ti diverti a far nascere polemiche... |
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E scusate ragazzi, ma sti qui dopo i primi 4 dischi non hanno combinato piu niente, questo comunque resta ottimo. |
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Lo ripetiamo ancora: questo è uno spazio di discussione, non per insultare qualcuno.Certi toni sono inaccettabili. |
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@Nameless non saresti nemmeno degno di lucidare le scarpe ai kings of metal,ridicolo è un aggettivo che dovresti usare rivolgendoti al tuo pene,imbecille. |
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Trovo i commenti come quello appena sotto (non faccio nomi, per chi nome non ha), scritti con lucida analisi e profonda argomentazione, assolutamente illuminanti. |
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Un album fantastico, perfetto. Ammetto che è stato difficile ascoltarlo, ho dovuto ascoltarlo per tre volte prima di entrare nello "spirito" dei Manowar. Warlord è divertente e ben congegnata, ma i pezzi restanti sono da orgasmo puro, epicità che più epica di così si muore. Secret of Steel,March for Revenge..Spettacolari. Hatred sprizza odio e sete di sangue da tutti i pori, Gates of Valhalla è l'epicità fatta canzone,Revelation's e Gloves of Metal assolutamente stupende. Questo non è un album comunque, questo è L'ALBUM pilastro dell'Epic Metal. Gruppo purtroppo sottovalutato i Manowar...Hail! |
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al netto degli sciocchi proclami e delle minchiate sul truemetal propinate negli anni per infinocch...ehm marciare sul "sangue dei miei nemici" ciò che resta dei manowar è un pugnetto di dischi di ottima fattura con una discreta varietà di proposte .si va dal hardrock di battle hymns all'epic (doom) di into glory ride e con la stessa facilità si passa dallo speed all'orchestrale e viadicendo. se kings of metal è forse il loro disco più completo(vario) ,into glory merita la palma di disco assolutamente seminale . solo i manilla road superano i manowar(a parer mio ci mancherebbe) , i virgin steel tanto per dirne uno no. voto 89 giusto , hatred vertice di una carriera. |
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I Manowar sono i pilastri fondamentali dell'Epic Metal, non stiamo a girare intorno a tutte le band tedesce, norvegesi e roba del genere. Ci sono persone che li ritengono dei buffoni per l'aria da "True Metal" che si portano addosso. Ma è proprio questo che li ha fatti diventare grandi! Danno la carica come pochi fanno. Into Glory Ride è eccelso,stupendo,un 96 pieno. Non gli do 100& poiché Hatred e Warlord non mi convincono appieno. Hail! |
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Mi sembra strano che il migliore disco dei Manowar prenda, su questo sito, meno degli altri loro dischi. Disco fondamentale che ha fatto scuola. |
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il disco di epic metal migliore che abbia mai sentito...un capolavoro assoluto con un grandissimo eric adams la sua interpretazione e superba! |
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@Lizard puo' darsi che hai ragione che ci sto sbattendo troppo la testa, volevo solo capire perche' con una strumentistica stupenda e un cantante che ha un vocal range stupefacente, non abbia raccolto nei primi 6 album nemmeno un 99 dato invece ad altre bands storiche, possibile che non ce ne sia uno che sia uno che valga 99?. Mi si riconosca almeno che Eric Adams ha una voce veramente eccezionale che non sfigura affatto di fronte ai grandi nomi, comunque hai ragione non ci ritorno piu' in effetti sto esagerando un po troppo, non faro' piu' polmiche simili, promesso. |
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Infatti, secondo me siete già stati fin troppo generosi.  |
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@spiderman: secondo me, ci stai battendo la testa in maniera eccessiva. A parte che sul discorso "fondatori dell'epic metal" ci andrei giù coi piedi di piombo a nominare i Manowar con tanta sicurezza, vorrei farti notare che dei primi sei album, quattro vanno sopra i 90 e questo ha 89... mi sembra che come riconoscimento, non si vada secondi a nessuno. |
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No non ci sto non si puo' dare 89 ai fondatori dell'epic-heavy e a quest' album, uno dei piu' belli della loro discografia e di tutto l'epic heavy, un album da spappolamento osseo e una voce quella di Adams ascrivibile a pieno titolo tra i grandi del metal per imperiosa potenza ed espressivita calda e appassionante, e che difficilmente sbaglia nei live e su disco, non capisco perche' ai Maiden e ai Judas si diano il massimo dei voti e ingiustsmente a qursto gruppo fenomenale no, eppure ha addirittura creato un sottogenere nuovo l'epic, e con quale potenza lo ha interpretato nei primi 5 album, hannomfatto scuola e doposcuola, bah! non la capiro' mai sta cosa, solo l'impeccabile Hatred e la meravigliosa Gates of Walhalla valgono fa sole l'acquisto, e poi che magnifica produzione, rozza,aggrressiva e atmosferica al contempo, e che fite di Secret Steel dabrividi veramente per non parlare di Revelations, un inmo pro dell'Epic un vero vessillo per il genere da loro prodotto.epivita' allo stato puro . Capolavoro assoluto assieme ad Hail to England , Sign, e Kings of Metal. Grandisdimi e ineguagluabili Manowar. |
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Davvero un disco di classe..per me questi sono i veri Manowar! i loro ultimi album,sono abbastanza penosi...se riascolto oggi warriors of the wordl,che quando comprai mi sembrava bellissimo..mi accorgo che non regge minimamente il paragone,con i loro vecchi album. |
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Capolavoro assoluto del Metallo Epico,e per me anche dei Manowar!La sola "Gates of Valhalla"Per me vale 100!vedete voi.......... |
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Sottoscrivo... ho purtroppo sentito "The Lord of Steel": voto 6,5 xchè la voce di Adams è eccellente e perchè Logan è un buon chitarrista.... Ma sono subito tornato a riascoltarmi 'sto gioiellino epic metal... altro che power tedesco!!!!! |
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Manifesto dell'epicità più altomedievale! Registrazione rozza e cattiva! Ancora dedico la favolosa HATRED a tutti quelli che hanno fatto della mediocrità il proprio stile di vita ed in Italia ce ne sono tanti!!!! Grandissimi Manowar!!! |
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Sottoscrivo quello che ha scritto sotto metalhammer,è un vero peccato che la recensione di un disco leggendario e grandioso come questo venga insozzata da un povero mentecatto e da un branco di poveri stronzi frustrati che abbassano a una pietra miliare del metal. E' fin troppo scontato dire che Into Glory Ride sia l'album epico per eccellenza,mai nessuno è arrivato e arriverà a questi livelli!!! Guardatevi i pezzi qui presenti, Secrets of Steel, Gates of Valhalla, Warlord, Revelation, Hatred sono di un'epicità assoluta,impossibile non esaltarsi a ogni singola nota! |
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Un messaggio a Master of Reality: guardati i reality in Tv che è meglio, forse ti sentirai in sintonia con quella accozzaglia di decerebrati tamarri del cavolo e con quel postribolo di baldracche. Forse i tuoi gusti musicali si eguagliano a i loro... Salutami qualche Dj frocio o qualche gatta morta!!! |
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Eh... Questo probabilmente è il migliore disco Epic Metal della storia e si becca solo 89? No No.... per me 100 pieno. |
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Anch'io concordo con chi sostiene che questo è il migliore album dei Manowar; nei solchi di Into Glory Ride (escludendo l'opener che non c'entra granchè col resto del materiale), è concentrata una commistione tra l'epic e le suggestioni oscure e rallentate che richiamano in qualche modo il doom... Atmosfere intense mai più ripetute da questo gruppo... Imho. |
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Disco epico e potente x loro la vita è una battaglia ..... anche secondo me !!! |
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Anno 1983....La rivoluzione musicale messa ia atto dai Manowar l'anno precedente con il manifesto "Battle hymns" si addentra in territori oscuri abbracciando un sound cadenzato, dark ed a tratti doom (vedesi "Hatred") intriso d'odio verso i loro detrattori e convinti di dare in pasto alle legioni del metal un album che è STORIA DELL'ARTE (musicale, epica e perchè no, filosofica). Un concentrato di rabbia, riffs pesantissimi ed un passo ancora più avanti rispetto il già ultra-decorato predecessore...Una vera "Cavalcata nella gloria" senza precedenti. EPOCALE !!!!!.......................PS: Messaggio per Master of reality.... Anche il tuo quoziente intellettivo è pari a 5...perchè non vai a commentare le uscite discografiche dei Gemelli Diversi? Forse ti troveresti più a tuo agio !!!! |
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Warlord = 5; Secret of Steel = 5.5; Gloves of Metal = 5; Gates of Valhalla = 5; Hatred = 4.5; Revelation (Death's Angel) = 5; March for Revenge = 4.5; Voto album = 5 |
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Into Glory Ride è quanto di più epico ci possa essere nel panorama heavy metal! E' il manifesto stesso dell'epic metal più puro e duro, solenne, battagliero, narrato e cantato come solo Eric Adams sa fare! Into Glory Ride è l'Epic Metal, senza sè e senza ma! |
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quello che in assoluto amo di piu!nessuno ha mai ricreato le sonorita che sono contenute in questo disco capolavoro assolto,con un eric adams stellare una prova che solo disckinson in number of the beast ha eguagliato! |
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riascoltandolo di recente devo dire che non solo è un disco pazzesco e perfetto, ma uno dei più belli dell'intero panorama metal. secret of steel è da pelle d'oca e revelation e march for revenge sono commoventi da quanto sono belle; per non parlare di gates of valhalla, gloves of metal... |
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il migliore dei manowar - march for revenge divina |
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@Nikolas:grazie!Ora lo vado a leggere! |
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Si che c'è... non solo metal ma c'è, aperta da me Sezione Extra Metal- Titolo "Copertine... le più brutte" tra l'altro Into glory Ride l'ho postata  |
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E' vero...non c'è una discussione sul forum tipo "le 10 copertine più brutte della storia del metal"?sarebbe divertente... |
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Zarathustra hai ragione al 100%; la copertina dei Riot vince 10 a 0 Ciao. |
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Uhm...guarda Fire Down Under dei Riot e riparliamone  |
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Ehm...no...mi provocano un certo...prurito...penso che questa sia una delle copertine più buffe realizzate in ambito metal...o no? |
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@krok: non ti piacciono i mutandoni di pelo?  |
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Grandissimo disco,ma tutte le volte che vedo questa copertina rido per delle ore... |
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Secret of steel è semplicemente il mio pezzo preferito dei Manowar!!!!!! |
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Uno dei miei preferiti dei Manowar l'epicità del metal estesa ai massimi livelli! un Discone! |
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Quando ho sentito per la prima volta in vinile questo LP e stato amore a primo ascolto. Secondo me non si sono più ripetuti a questo livello. Un disco Meraviglioso che conservo come una reliquia. |
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grande disco, grandi manowar |
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gran disco dei manoval, Reveletion e march for revenge sono dei capolavori inimitabili. peccato per quello che sono diventati ai giorni nostri, la carriera anni 80 dei manowar ci ha regalato delle perle. |
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Loro sono odiosi,ridicoli pacchiani(ora) e ottusi,De maio in particolare si comporta come un cretino ed è il personaggio più odioso del rock/metal.....tuttavia questo è un disco della madonna,il miglior album dei Manowar (anche se tra i primi 4 non è facile scegliere quale sia il più bello)e una colonna dell'epic metal |
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Questo è un capolavoro senza parti deboli. Puro epic metal. Chi non ha nemmeno la ristampa su cd farebbe bene a correre ai ripari. COMPRARE! |
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Un altro dei miei vinili..... |
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Ottima rece! Album epico e di metallo pesante, solo un paio di episodi deboli come warlord e hatred, ma sicuramente verso la gloria del metal. |
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