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26/04/24
ELECTRIC VALLEY RECORDS FEST
BLOOM, VIA EUGENIO CURIEL 39 - MEZZAGO (MB)
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( 3525 letture )
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Vuoi vedere che l’Italia dopo aver risollevato le sorti dell’epic metal diventa la nuova Mecca dell’AOR? Solo negli ultimi mesi abbiamo infatti tenuto a battesimo gli stellari debutti di band come Shining Line e Myland e già ci apprestiamo a scoprire un altro progetto di altissimo livello con questi Lionville. Il gruppo nasce dal grande lavoro e dalla grande passione di Stefano Lionetti che, grazie all’appoggio di Pierpaolo ‘Zorro’ Monti (Shining Line) ed il noto Alessandro Del Vecchio (Edge of Forever, Eden’s Curse, che produce e cura gli arrangiamenti assieme a Lionetti), riesce ad ottenere un contratto col management di Gregor Klee. Lionetti ottiene infine la collaborazione del valentissimo vocalist Lars Säfsund (Work of Art, Enbound) e, grazie al valore delle proprie composizioni, si presenta alla ribalta con un disco che potremmo definire a tutti gli effetti una vera e propria delizia per gli amanti di classe&melodia tinti di rock duro.
In questo genere di produzioni, il lavoro di songwriting ed arrangiamento deve essere assolutamente perfetto e di livello stratosferico, perché il confronto è con campioni assoluti come Toto e Journey, tanto per dire i primi della lista, e non è ammessa alcuna debolezza; lo stesso dicasi per il valore tecnico dei musicisti coinvolti che deve necessariamente raggiungere l’eccellenza. Allo stesso modo, ogni particolare della produzione e del mixaggio devono garantire un suono potente, cristallino e, come direbbe il grande Beppe Riva, cromato. Ebbene, meritati complimenti vanno a tutti coloro che hanno partecipato a questo progetto ed in particolare proprio a Stefano Lionetti che si rivela songwriter di livello, ottimo musicista e decisamente valente cantante. Altrettanto meritevoli di attenzione tutti gli altri musicisti: Säfsund conferma le sue indubbie doti ed anzi fornisce in questo caso una prestazione da assoluto protagonista, mentre Del Vecchio alle tastiere e Monti alla batteria non possono che garantire un apporto fondamentale e di livello superiore. Tutto gira a mille in questo disco ed è con una certa emozione che tra i credits vediamo comparire il nome di Richard Marx, golden boy dell’AOR anni ’80, coautore della ruffianissima ballad The World Without Your Love. La capacità di scrivere musica elegante ma al tempo stesso di chiara matrice rock non è di tutti: fin troppo spesso capita di incontrare prodotti assolutamente non all’altezza o naufraganti in un mare di ovvietà condite da ballads stucchevoli senza nerbo. Niente di questo troverete nella musica dei Lionville, che sanno quando mordere e tirare fuori gli artigli e quando esplodere in cori stellari, dalla pregevolissima fattura, accompagnati dalle tastiere magniloquenti di Del Vecchio. In particolare mi piace sottolineare la prova dei due cantanti, che si amalgamano perfettamente donando una decisa marcia in più ad un ascolto che già di per sé si mantiene per tutta la lunghezza del disco decisamente più che piacevole ed a lunghi tratti entusiasmante. Intendiamoci, Lionville non è il “disco innovazione” del 2011 ed è chiaramente un disco di genere, assolutamente legato e vincolato ai dettami stilistici e compositivi dettati ormai oltre trent’anni fa dai maestri. Eppure non riconoscere una classe superiore a questa musica sarebbe criminale. Le undici canzoni che compongono l’album sono decisamente di un livello stratosferico, come la prestazione intera dei musicisti coinvolti e guai a sottovalutare tutto questo: non troverete un filler neanche con impegno e la perfezione estetica di queste canzoni vi condurrà fino in fondo con piacere, costringendovi poi a ricominciare l’ascolto da capo per cogliere tutte le infinite sfumature del disco e delle singole prestazioni individuali. Questo è il potere dell’AOR e questo il suo valore. Non musica da ascensori, miei cari; non tappeto magnifico e vuoto, ma classe e capacità compositive e di arrangiamento superiori, al servizio di musicisti di qualità che ne esaltano la trama perfetta.
Con un tale livello compositivo/esecutivo, segnalare una canzone a scapito delle altre non avrebbe alcun senso. Mi limito perciò a sottolineare ancora che un disco del genere non può davvero scappare agli amanti di queste sonorità, come anche ai curiosi che intendano approfondire un genere ingiustamente ritenuto poco sincero e spontaneo proprio a causa della sua perfezione esteriore. In realtà, non troverete sigle da telefilm buone per tutte le stagioni in Lionville, ma solo ottima musica suonata e composta col cuore, come testimonia la stupenda conclusiva Say Goodbye. I più scafati ascoltatori staranno già pregustando l’ascolto, a loro solo la classica avvertenza di non aspettarsi un disco “diverso” ma solo grande musica. Per tutti gli altri, l’invito è aperto.
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5
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Insieme a Shining Line una delle mie uscite preferite dell'AOR made in Italy... must! |
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4
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E non dimentichiamo gli Edge of Forever... |
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3
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Album davvero di grande livello! Insieme a Shining Line la migliore testimonianza della vitalità dell'AOR italico! |
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2
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Miglior disco AOR da 20 anni a questa parte, senza ombra di dubbio. Se si potesse mettere 100 lo farei ad occhi chiusi. |
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1
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Disco decisamente interessante... Devo sentirlo meglio ma sembra veramente di alto livello e di grande melodia... |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Here By My Side 2. With You 3. Centre of The Universe 4. Thunder In Your Heart 5. The World Without Your Love 6. Power of My Dreams 7. No End In Sight 8. The Chosen Ones 9. Over And Over Again 10. Dreamhunter 11. Say Goodbye
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Line Up
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Stefano Lionetti (Voce Solista e Cori, Chitarra) Lars Säfsund (Voce Solista e Cori) Alessandro Del Vecchio (Tastiere, Programming e Cori) Pierpaolo “Zorro11” Monti (Batteria)
Ospiti: Amos Monti (Basso) Anna Portalupi (Basso) Mario Percudani (Chitarra) Andrea Maddalone (Chitarra) Arabella Vitanc (Voce Solista e Cori su 8) Eric Martensson (Cori su 4) Bruce Gaitsch (Chitarra su 1,3,5,9,11) Tommy Denander (Chitarra su 8) Sven Larsson (Chitarra su 7,9)
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