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ALICE COOPER + THE TREATMENT - Gran Teatro Geox, Padova, 13/10/2011
18/10/2011 (4925 letture)
Di concerti in vita mia ne ho visti tanti, di tutti i tipi, dagli spettacoli delle band emergenti locali ai grossi festival; ho visto concerti metal ma anche blues, jazz, pop, ho visto dei musical, ho visto diversi seminari, ho visto suonare anche delle piccole orchestre; tra il Veneto e la Lombardia ho conosciuto non solo gli stadi ma anche dei locali stupendi, club perfetti per ospitare un determinato tipo di situazione musicale, eppure sono andato incontro anche a delle vere e proprie bettole, dei posti totalmente inadeguati ad intrattenere un pubblico che paga per sentire musica. Sostanzialmente credo di avere un bagaglio di esperienza abbastanza pesante per poter dire quando una situazione live è da premiare e quando non lo è, e non ho dubbi nell'affermare che lo spettacolo che Alice Cooper ha tenuto giovedì 13 ottobre nello spazio ricolmo del Gran Teatro Geox di Padova è assolutamente da inserire nella mia top five di sempre. A partire dalla location, quel Gran Teatro Geox che non solo si raggiunge in cinque minuti di macchina dall'uscita di Padova Ovest, ma che si rivela anche essere un locale esteticamente molto curato ed accogliente, dotato di spazi sufficientemente ampi per accogliere i fan di un artista di fama mondiale come Alice Cooper ma anche dei mezzi per permettere ai musicisti di esibirsi al massimo delle loro possibilità: un vero e proprio tempio della musica, considerata la qualità audio eccellente anche per coloro che, come me, erano nelle prime file e, soprattutto, dei costi non speculativi (7 € per un cocktail è un prezzo normale qui in zona, i 4 € della birra anche, i 5 € del panino con una salsiccia ed uno-spruzzo-uno di maionese sono forse troppi, ma questa tutto sommato gliela possiamo perdonare).

Insomma, l'ambiente in cui si è svolto il concerto è gradevole e decisamente all'altezza della situazione. Lo stesso si può dire dell'esibizione della band di supporto di Alice Cooper, quei The Treatment di cui non avevo mai sentito parlare in vita mia e che, ciononostante, sono riusciti a farmi divertire per trenta minuti, nell'attesa del main show. I cinque ragazzi salgono sul palco puntualissimi alle nove e mezza e, nel tempo loro dedicato, sciorinano un repertorio fatto di puro e semplice hard rock, quello che ci hanno insegnato gli AC/DC, tanto per intenderci. I brani sono tratti dal debut della band, This Might Hurt, e ci rivelano un gruppo energico che, nonostante la giovanissima età, sa come calcare il palco e scaldare il pubblico; i The Treatment con grande professionalità eseguono i brani senza l'ombra di errori e, soprattutto, riescono a conquistare i cuori di molte delle persone presenti: il pubblico batte le mani a tempo, quando sollecitato canta i refrain super-orecchiabili delle canzoni ed infine applaude sentitamente, una volta terminato lo show, a coronamento di uno spettacolo veramente molto interessante. Un modo decisamente molto buono di presentarsi al pubblico italiano e che, a questo punto, mi obbliga a raccogliere ulteriori informazioni sulla band...

... ma ora basta parlare del contorno della serata. E' venuto il momento di descrivervi il concerto di Alice Cooper: a parlarvene sarà il mio collega ed amico Alberto Bernard "Subhuman", grande conoscitore dell'artista ed autore di tutte le foto allegate all'articolo. Buona lettura!



"Il rock ha bisogno di robaccia, quando si fa troppo raffinato allora c'è bisogno di gente come me che faccia della musica di merda e degli spettacoli di pessimo gusto"
(Alice Cooper)


Il No More Mr. Nice Guy Tour, tournée mondiale che propone una scaletta di "best-of", ha approdato, dopo la data di Roma del 12 ottobre, al Gran Teatro Geox di Padova, facendo assaggiare ad un partecipe pubblico italiano il ”Theatre of Death” più esemplare di Alice Cooper, che lo consacra tutt’ora a maestro indiscusso dello shock rock. Scelte azzeccate per il tour, che precede quello di promozione per l'album Welcome 2 My Nightmare, sono state l'adozione di un'ottima setlist, che spazia per tutti i quarant'anni di repertorio dell'artista di Detroit, e la ricomposizione, per buona parte, della squadra dei musicisti, rinnovata nell'ora trigemina formazione delle chitarre (affidate al veterano Steve Hunter, alla bella Orianthi ed al ritmico Tommy Henriksen) e nel cambiamento dietro le pelli con l'ottimo Glen Sobel.

Dopo la piacevole esibizione dei The Treatment, a segnare l'inizio del concerto di Alice Cooper è la macabra recitazione del celeberrimo attore Vincent Price, che declama la fine della specie umana nel perverso excursus sugli aracnidi presente su Devil's Food, a cui segue la profezia di Cooper, che fa alzare il sipario:

Quello che dice è vero: saremo tutti poltiglia umana, se non giureremo fedeltà alla Vedova Nera

Prende così il via l'aracnofobica Black Widow, tratta, come l'intro Devil's Food, da Welcome to my Nightmare, che vede un Cooper sopraelevato su di una scala mobile, vestito da ragno, che durante l'assolo di Steve Hunter fa sgorgare scintille dalle mani. Atmosfere quasi industrial accompagnano la successiva Brutal Planet, all'insegna della produzione degli anni 2000, su cui si tessono i possenti groove delle chitarre e le tachicardiche ritmiche della batteria di Sobel. Segue l'immancabile hit Eighteen che, nonostante venga ancora cantata -a quarant'anni dalla sua pubblicazione- da un sessantatreenne, suona con la stessa irriverenza del 1971, accompagnata dall'inevitabile stampella su cui il "diciott'anni compiuti" Cooper si regge. Per la gioia del pubblico, lo show continua con altre tre hit senza tempo, all'insegna della tradizione più pura: accompagnano Under My Wheels le movenze da Mick Jagger; Billion Dollar Babies le stoccate a vuoto con il fioretto (su cui poi infilza i finti cento dollari con la sua effigie); No More Mr. Nice Guy la puntuale camminata da anziano a tre gambe, mentre canta:

I opened doors for little old ladies, I helped the blind to see

Stupisce Hey Stoopid, che non viene proposta in sede live dal lontano tour, del 1991, dell'omonimo album, caratterizzata dagli orecchiabilissimi coretti hair metal che il pubblico riprende ben volentieri, accompagnando la voce di Cooper, che in qualche passaggio acuto arranca. Assente d'onore, nella successiva Is It My Body, è il boa constrictor che lo segue da sempre, attorcigliato al collo di Cooper mentre lui canta… forse rifiutato alla dogana! Segue l'inaspettata Halo of Flies, che ha provocato un mezzo infarto a chi, come me, si aspettava un piccolo break strumentale tratto dalla canzone e, invece, si è potuto godere il capolavoro nella sua interezza. La suite (che già nel 1971 anticipava le soluzioni delle twin-guitars che prenderanno anni più tardi i Judas Priest) ha fatto saggiare nel lungo intermezzo strumentale la bravura del nuovo acquisto Orianthi e ha confermato quella del vecchio Steve Hunter, già con Cooper negli anni '70. Ha inoltre dato spazio all'ottimo assolo di batteria di Sobel. La successiva I'll Bite Your Face Off, unica canzone proposta dell'ultimo album Welcome 2 my Nightmare, si rivela molto piacevole anche dal vivo, mentre la seguente Muscle Of Love rappresenta un'altra sorpresa nella setlist, tanto che a cantarla si è in pochissimi.

Uno squisito assolo della bella Orianthi introduce la struggente ballata Only Women Bleed, nella quale Cooper danza romanticamente con una bambola di pezza, brano a cui segue la necrofila Cold Ethyl. Di nuovo da Hey Stoopid è tratta la successiva Feed my Frankenstein, che vede un Cooper travestito da scienziato pazzo e una robotica e gigantesca Creatura (una sorta di Eddie, l’icona degli Iron Maiden) irrompere nel palco e cantare il labiale della canzone. Tutt'altra atmosfera si crea con Clones (We're All), riesumata da quel bistrattato/misconosciuto album del 1980, Flush the Fashion, che propone atmosfere più new wave che rock. Nonostante anche qui non siano in moltissimi a conoscerla, la canzone scorre bene e precede la celeberrima Poison, che mette in visibilio tutto il pubblico, specialmente quello che, nelle canzoni non famose, era rimasto -purtroppo- impassibile. Wicked Young Man, tratta dal "recente" Brutal Planet, consegna al boia un Cooper vestito da gerarca, dopo che quest'ultimo ha "magicamente" trafitto con un'asta un finto fotografo da una parte all'altra. Dopo l'esecuzione alla ghigliottina, accompagnata dall'organo funebre di Killer, il boia raccoglie la testa di Cooper e la esibisce, mentre la rimanente band intona la cantabile I Love the Dead, con il bassista Chuck Garric che chiede al pubblico ”Do you love the dead?”. Il ritorno di Cooper è accompagnato dall'immortale School's Out, che è arricchita dall'intermezzo con Another Brick in the Wall, i cui versi si fondono con il riff di School's Out, hit che chiude il concerto con i consueti palloncini giganti bucati dalla spada di Cooper. Il post-encore è affidato a Elected, che vede un Cooper in piena campagna elettorale che, mentre sventola la bandiera italiana, sinceramente esterna i suoi propositi politici (al contrario dei nostri rappresentati in parlamento):

Prometto la formazione di un nuovo partito: il Partito Selvaggio! Abbiamo problemi qui a Padova, a Venezia, a Roma, a Milano, abbiamo problemi in tutta Italia, e, sinceramente:
NON MI INTERESSA!


In un mare di coriandoli e stelle filanti, il vecchio Vincent presenta la band e ringrazia il pubblico, chiudendo il concerto tra urla e applausi.

In questa serata Alice Cooper ha dimostrato, dopo quarantacinque modici anni di carriera, di essere inossidabile: è aiutato da una band, professionale e preparata, che interagisce molto bene con il pubblico e facilita il lavoro del cantante, ammortizzando i momenti di difficoltà delle corde vocali, davvero pochissimi per un sessantenne. Anche la scelta della scaletta è vincente, e permette a Cooper di far vedere come sia ancora in grado, nel 2011, di interpretare alla grande il personaggio che si è creato per spaventare (ed ora divertire) le persone, come lui stesso ha affermato: "Se stai nelle prime file ai miei concerti, probabilmente vieni coperto di sangue finto. Il senso di ciò è chiaramente il divertimento! Il pubblico negli anni settanta era così facile da scioccare… ora non riesco a essere così scioccante come la CNN!"

SETLIST
Intro: Vincent Price's speech (frammento del brano Devil’s Food)
1. The Black Widow
2. Brutal Planet
3. I'm Eighteen
4. Under My Wheels
5. Billion Dollar Babies
6. No More Mr. Nice Guy
7. Hey Stoopid
8. Is It My Body
9. Halo of Flies
10. I'll Bite Your Face Off
11. Muscle of Love
12. (Assolo di chitarra di Orianthi)
13. Only Women Bleed
14. Cold Ethyl
15. Feed My Frankenstein
16. Clones (We're All)
17. Poison
18. Wicked Young Man
19. Killer
20. I Love the Dead
21. School's Out (con "Another Brick In The Wall")

--- Encore ---

22. Elected



Vitto
Lunedì 24 Ottobre 2011, 21.10.17
23
Ottime foto! Davvero bella la recensione: mi ha sorpreso molto la propietà di linguaggio e l'ottima scelta delle parole. Davvero un buon lavoro Albi il tuo collega aveva definito il teatro geox raggiungibile in 5 minuti in macchina dall'uscita dell'autostrada.... se non hai mia mamma alla giuda che sbaglia strada xD
Richard
Giovedì 20 Ottobre 2011, 0.01.59
22
Bello l'insieme scenografico, divertenti gli effetti alla "bim sala bim!", ottima risposta del pubblico (LIVE CLUB esaurito da tempo) ma diciamocelo, la musica è il classico, vecchio, stantio, seppur divertente approccio glam. La chitarrista ? Il suo mestiere interpretato sindacalmente; niente di più, niente di meno... Assolo di batteria inutile, giusto per far riprendere il fiato al "vecchio", musicisti leggermente al di sopra della norma. Comunque, nell'insieme, un gran spettacolo...
Lou Reed
Mercoledì 19 Ottobre 2011, 20.34.13
21
Veramente sono gay, o meglio bi-sex !! mmhh non saprei....
Radamanthis
Mercoledì 19 Ottobre 2011, 20.27.35
20
@Lou Reed...si si si, io so x' vuoi collaborare con Alice Cooper...per poter avvicinare la bella Oria...eh eh
Lou Reed
Mercoledì 19 Ottobre 2011, 20.25.33
19
Eh bravo Alice, quasi quasi proporrei anche a te una collaborazione, magar ispirandoci alle opere del Leopardi !!
Subhuman
Mercoledì 19 Ottobre 2011, 20.20.20
18
Tecnica a parte, io l'ho trovata un po' fredda verso il pubblico, a differenza di tutto il resto della band, primo tra tutti il grande Steve Hunter, sempre ridente e scherzoso.
Jimi The Ghost
Mercoledì 19 Ottobre 2011, 20.17.44
17
@Radamanthis: Ahahah, credo che tu abbia perfettamente ragione...
Radamanthis
Mercoledì 19 Ottobre 2011, 19.58.23
16
@Jimi The Ghost: io dal vivo non l'ho vista...l'ho vista solo in foto e a me sembra un gran topa.... eh eh eh
Jimi The Ghost
Mercoledì 19 Ottobre 2011, 19.48.01
15
@Khaine:...ho capito! Grazie
Khaine
Mercoledì 19 Ottobre 2011, 18.37.50
14
@ JImi: come ti accennavo al telefono non mi basterebbero 10 articoli per risponderti. Diciamo che, tendenzialmente, se al suo posto ci fosse stato qualcun altro lo show non sarebbe stato poi molto diverso; dal punto di vista tecnico si è dimostrata una brava esecutrice, ma la musica di Cooper non è abbastanza impegnativa per costutuire un terreno di critica alle capacità di un chitarrista.
Jimi The Ghost
Mercoledì 19 Ottobre 2011, 17.05.51
13
Complimenti al dettagliato e sentito vostro live report! Vi pongo una domanda (Subhuman e Khaine) una mia curiosità personale: ma come vi è sembrata sta Orianthi dal vivo?? Io ho sbirciato sul tubo il suo ultimo lavoro "Fire" e nelle esecuzioni delle composizioni ancora una volta mi lascia dubbioso,ma dal vivo??? Come vi è sembrata sta ragazza? Ciao e bravi. Jimi TG
Frankiss
Mercoledì 19 Ottobre 2011, 12.31.46
12
Alice continua a stupire per la sua attualità e la sua integrità...lo adoro!!!
hm is the law
Mercoledì 19 Ottobre 2011, 9.00.45
11
@ Giovanni Loria: almeno una decina di miei amici metallari hanno saltato il concerto romano per l'esosità del prezzo e anche i redattori romani hanno fatto altrettanto. Anche 40 euro al botteghino sono un'esagerazione con tutto il rispetto per Alice Cooper ammesso che sia con mio figlio e mia figlia avrfei dovuto spendere almeno 120 euro solo per i bigletti. Cmq anche Feltrinelli a via Giulio Cesare stava ai liveli di Starmusic la prissoma volta cerco sto bar sulla Laurentina armeno risparmio. Stay metal!
blackstar
Martedì 18 Ottobre 2011, 20.37.41
10
@Subhuman Speriamo che torni il prossimo anno. Alice è una garanzia
MyCoven
Martedì 18 Ottobre 2011, 20.32.30
9
Anche a Trezzo è stato un grande spettacolo. Grande Alice!!! Per la cronaca Il biglietto veniva € 36,80 compresa la prevendita.
Giovanni Loria
Martedì 18 Ottobre 2011, 20.23.40
8
non ho motivo per mettere in dubbio la tua parola, da cui evinco che questo Starmusic andrebbe boicottato allegramente. ti confermo altresì che in un bar sulla Laurentina di cui adesso non ricordo il nome (dove tra l'altro vendevano i biglietti per il concerto dei Cinderella di qualche mese fa) la prevendita era 37 euro e mezzo, mentre al botteghino dell'Atlantico ho visto io stesso pagare 40 euro. naturalmente non entro nel merito se siano tanti o pochi... questo è assolutamente aleatorio e personale. sicuramente però Cooper ha fatto uno show con i fiocchi, durato quasi due ore, con trucchi di scena e musicisti in forma... come cantante non è mai stato un granchè, ma la voce è sempre quella di 30 anni fa (altro, ad esempio, che lo sfiatatissimo Coverdale visto al gods)... insomma, soldi spesi bene. ad esempio rispetto al concerto dell'86 con Kane Roberts mi è sembrato stesse ancora più in forma.
hm is the law
Martedì 18 Ottobre 2011, 18.42.12
7
@ Giovanni Loria: in prevendita da Starmusic volevano come già riportato poco meno di 50 euro 47 me pare.
Giovanni Loria
Martedì 18 Ottobre 2011, 15.59.33
6
dimenticavo... ottimo il live report di Alberto Bernard. peraltro la scaletta è stata esattamente identica a quella di Roma.
Giovanni Loria
Martedì 18 Ottobre 2011, 15.58.17
5
il biglietto per il concerto di Roma costava 40 Euro se acquistato all'ingresso, e 37 Euro se acquistato in prevendita. finalmente infatti anche in Italia si è deciso di far pagare qualcosina di meno a chi acquista il biglietto in anticipo. e adesso a fine mese a Roma arrivano Pat Travers e gli Hawkwind.
Subhuman
Martedì 18 Ottobre 2011, 14.48.46
4
@blackstar: Fai bene!!! Comunque il nuovo tour deve ancora iniziare, quindi è probabile che Alice torni in Italia... si spera!
blackstar
Martedì 18 Ottobre 2011, 11.12.38
3
Credo che un bel pezzo di mano me lo mangerò per non essere andato al suo concerto di Roma.
hm is the law
Martedì 18 Ottobre 2011, 9.19.19
2
Confermo compresi i diritti di prevendita si arrivava a poco meno di 50 euro ed è questo il motivo per cui ho evitato l'evento romano.
Khaine
Martedì 18 Ottobre 2011, 8.29.21
1
Un concerto PAZZESCO. Tornerò a vedere Alice Cooper ogni volta che potrò! PS: a differenza della data romana il biglietto all'ingresso al Gran Teatro Geox costava 30 €(contro i 50 dell'Atlantico, a quanto mi risulta).
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18/10/2011
Live Report
ALICE COOPER + THE TREATMENT
Gran Teatro Geox, Padova, 13/10/2011
 
 
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