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27/04/25
THE LUMINEERS
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GODS OF METAL - Arena Parco Nord, Bologna, 11/06/2005
21/06/2005 (11207 letture)
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Sabato 11 Giugno: Iron Maiden + Slayer tanto basta per radunare a Bologna circa 35000 persone, si perchè sin dall'inizio dei concerti la collina antistante al palco è subito presa d'assedio dai fan e l'intera zona del Made in Bo viene occupata da ogni sorta di metallaro, in particolare quest'anno ho notato una buona quantità di stranieri al nostro festival, indice che il GOM stà diventando sempre più un festival europeo di spicco a tutti gli effetti. Prima di iniziare con un riassunto della giornata però non posso esumermi dall'elencare le cose negative in tre punti:
1) Il fatto che metti 35000 persone in un'arena e gli vieti l'uscita fino alle cinque di sera non autorizza gli organizzatori a trasformarsi in veri e propri ladri: acqua, bibite e panini venduti a prezzi a dir poco alti: una piada con un wurstel 4,5 euro??? pronto???
2) Il fatto che 35000 persone in un'arena e gli vieti l'uscita fino alle cinque di sera in una giornata con un sole leone potrebbe far pensare agli organizzatori che 8 cessi non bastano: si sono venute così a creare vere e proprie code chilometriche per potersi bagnare la testa o semplicemente fare una cagata.
3) Arena parco nord vuol dire polvere, allora se sai che si fa un polverone bestia o bagni un po per terra, o fai una colata di asfalto (... e pilu eh eh) oppure fai come fanno in tutti i festival in Europa e metti chili di segatura per terra: non sto scherzando, c'era gente che stava male e non riusciva più a respirare.
Bene bene passiamo ora al concerto vero e proprio. Arrivo in quel di Bologna in ritardo verso mezzogiorno, sul palco si esibiscono i Mastodon che purtroppo non ho potuto seguire come Mudvayne (mah) ed Evergrey. Il mio gods comincia con i Dragonforce che mi gusto dalla collina fronte palco: i nostri defender sembrano coinvolgere molto bene la folla forti di un power metal che sembra ben apprezzato anche dai non amanti del genere: diverse sono infatti le braccia che si alzano all'unisono ad un cenno del cantante così come sono molte le voci che si alzano per cantare. Il pubblico è molto caldo e questo agevola molto le cose ai nostri. Subito dopo tocca agli Strapping Young Lad. Breve parentesi: punto negativo 4) NON PUOI FARE UN FESTIVAL METAL CON I VOLUMI COSI BASSI!!! Sì perchè qualche idiota che stava al mixer ha ben deciso di abbassare il volume: vane le richieste di alzarlo e nel vuoto gli insulti e le bestemmie del pubblico. Ottima invece la performance degli Strapping Young Lad capeggiati da Devin Townsend e Gene Hoglan storico drummer dei Death (sigh). Il loro misto di death e prog con sperimentazioni varie piace al pubblico e le prime nubi di polvere si alzano dal suolo. Dopo è il turno degli Obituary: li avevamo lasciati lo scorso Novembre a Reggio Emilia per il reunion tour e li ritroviamo un mese prima dell'uscita del nuovo album. Ottima anche la loro performance con il pubblico che si è lanciato in cori e in poghi assassini (anch'io eh eh). La ditta Don & John Tardy e Peres c'è e si sente: un'ora di concerto che ripercorre tutti i classici del gruppo floridiano.
Viene poi la volta dei nostrani Lacuna Coil che non seguo in quanto dopo 5 ore di concerto decido di fare una sosta con birra (ladri!). Rientro però perfettamente in campo con gli Slayer durante i quali si scatena il pubblico nel vero senso della parola: dopo una canzone infatti (Disciple) la gente oppressa della prima fila comincia a spingere indietro, morale della favola 20 metri buoni di spazio tra le prime file e il resto della folla = pogo! Sì perchè tutto il pubblico compreso tra il palco e il mixer si lancia nello sport più praticato dal metallaro medio. Sebbene gli Slayer non sembrano sfoderare una prova delle migliori, in particolare Araya mi sembrava molto stanco, il pubblico invece trasforma ogni nota in un ballo che non finisce prima di un'ora e mezza. La ditta King-Hanneman comunque mi stupisce ogni volta, per non parlare di Dave Lombardo... aspetteremo tutti il nuovo album atteso per Ottobre. Viene poi la volta degli headliner: storici mitici sempreverdi Iron Maiden. Performance direi eccellente anche per il combo inglese che dimostra come ancora oggi riesce a radunare migliaia di fan e a far esaltare tutti. In particolare Bruce Dickinson non stà fermo per un solo minuto: corre salta e canta ... e ha quasi cinquant'anni! Due ore di Maiden e cori e la serata finisce tra gli applausi generali. In sostanza ottimo festival dal punto di vista musicale: buonissimi Dragonforce, SYL, Obituary e Maiden, un pò meno gli Slayer. Organizzazione: voto 0
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