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THE DARKNESS + RHYME - Orion Live Club, Ciampino (RM), 02/11/2013
08/11/2013 (2773 letture)
A distanza di ventiquattr'ore dalla data tenutasi l'1 novembre al Live Club di Trezzo Sull'Adda (MI), i The Darkness, capitanati dall'istrionico Justin Hawkins, si sono esibiti nella Capitale. L'atteso concerto si sarebbe dovuto svolgere presso l'Atlantico ed invece, per motivi legati presumibilmente all'esigua vendita di biglietti, ha avuto luogo nella disagevole location dell'Orion Live Club di Ciampino. Vediamo come è andata!

RHYME
L'arduo compito di aprire la serata è stato affidato ai milanesi Rhyme, una band che sta mietendo consensi anche all'estero grazie al convincente album d'esordio The Seed and the Sewage. Lo show di quest'adrenalinico quartetto dedito ad un viscerale hard rock è durato mezz'ora e, purtroppo, è stato gravemente inficiato dalla scarsa qualità dell'acustica. Il suono del basso di Riccardo Canato, infatti, dominava preponderante eclissando sia la chitarra del biondo segaligno Matteo Magni che l'ugola di Gabriele Gozzi. Peccato davvero, perché il gruppo ha picchiato duro e lo scatenato singer, un frontman davvero notevole, ha fatto di tutto per coinvolgere il pubblico creando, peraltro, un buon feeling. Tra i pezzi che ho maggiormente gradito segnalo la furiosa The Hangman, Manimal, l'accenno di Seven Nation Army dei The White Stripes e la graffiante Party Right, primo singolo tratto dal summenzionato disco. Una performance accettabile che avrebbe potuto risultare di più rilevante spessore senza il citato problema.

THE DARKNESS
Alle 22,30 sono saliti sul palco i The Darkness introdotti dalle note del famoso brano dei Thin Lizzy The Boys Are Back in Town: i quattro, dandosi la mano, sono rimasti immobili per circa un minuto di fronte ad un pubblico in estasi. Il concerto, subito dopo l'opener Every Inch of You, è letteralmente decollato con la stratosferica Black Schuck, contraddistinta da un semplice quanto devastante riff portante, che ha scatenato un headbanging di tutto rispetto. Nella setlist proposta sono stati suonati praticamente tutti i pezzi contenuti in Permission to Land, ad eccezione di Holding My Home (ricorre il decimo anniversario della sua pubblicazione ed il tour dei The Darkness di quest'anno è, per l'appunto, denominato, Permission to Land 10th Anniversary). Una scelta assolutamente gradita perché quel full length è di gran lunga il migliore sinora realizzato dal combo inglese. Da sballo puro gli accenni alle cover di Crazy Little Thing Called Love e Friends Will Be Friends, a conferma, se ce ne fosse bisogno, di quanto i The Darkness si ispirino anche ai Queen, oltre che agli AC/DC e ai Thin Lizzy. La folla si è scatenata durante l'esecuzione dei classici quali Get Your Hands Off My Woman (dedicata da Justin alla mamma del bassista Frankie Poullain, presente in sala), l'hit Love Is Only a Feeling, Givin' Up con l'orecchiabile refrain cantato a squarciagola da tutti i presenti, la travolgente accoppiata Stuck in a Rut/I Believe in a Thing Called Love e la conclusiva Love on the Rocks with No Ice, durante la quale sono stati omaggiati ancora i Queen con le note dell'immortale We Will Rock You. Dal nuovo lavoro Hot Cakes sono state estrapolate la citata Every Inch of You, She Just a Girl, Eddie, Nothing's Gonna Stop Us e la stupenda cover Street Spirit (Fade Out) dei Radiohead, mentre dal controverso One Way Ticket to Hell l'ottima One Way Ticket (una delle song più applaudite) e Is It Just Me?. Justin, non c'erano dubbi in merito, è stato il vero mattatore (con quei baffi ed i capelli lunghi sembra proprio un personaggio uscito dal romanzo I Tre Moschettieri di Alexandre Dumas); l'artista ha indossato un completo aderente nero aperto sul petto per mettere in mostra i suoi numerosi e bellissimi tatuaggi colorati tra cui mi è rimasta impressa una musicassetta. Nel corso dello spettacolo ha interagito con i suoi fan (per lo più giovanissimi) ammaliandoli con la sua gestualità teatrale ed alcune trovate sceniche che hanno scatenato gli astanti: lanciava in aria i plettri gialli della sua chitarra e con un colpo di tacco alla Maradona li scagliava tra la gente, si è messo a testa in giù davanti alla batteria e, aprendo e chiudendo le gambe, incitava tutti a scandire il tempo con le mani e, durante il bis, ha suonato la chitarra in mezzo alla gente ormai in delirio! Rispetto allo spettacolo che vidi una decina di anni fa, Justin ha rinunciato ai continui e suggestivi cambi d'abito, ma al di là di questo mero dettaglio ha confermato in pieno il suo talento (per certi versi mi ha ricordato il compianto Freddie Mercury).

Un'ora e mezzo di puro hard rock infarcito di glam hanno allietato una platea festante che avrebbe meritato qualche brano in più considerato anche il prezzo del biglietto (34,50 euro, compresi i diritti di prevendita, e ci aggiungerei pure 5 euro di parcheggio): sarebbe stato a dir poco opportuno, non credete? Concludo dicendo che ho assistito al concerto con mio figlio Stefano che con un balzo prodigioso è riuscito ad impossessarsi di uno dei plettri tirati da Justin (dalla foto potete ammirare quanto è felice): emozioni della vita che per un padre non hanno prezzo.

SETLIST THE DARKNESS
1. The Boys Are Back in Town
2. Every Inch of You 
3. Black Shuck 
4. Growing on Me 
5. She Just a Girl, Eddie 
6. One Way Ticket 
7. Is It Just Me? 
8. Nothin's Gonna Stop Us 
9. Get Your Hands Off My Woman 
10. Love Is Only a Feeling 
11. Friday Night 
12. Street Spirit (Fade Out)
13. Givin' Up 
14. Stuck in a Rut 
15. I Believe in a Thing Called Love
16. Crazy Little Thing Called Love
17. Friends Will Be Friends


---- ENCORE ----

18. Love on the Rocks with No Ice / We Will Rock You
19. Love on the Rocks with No Ice (reprise)



Stevejoker
Domenica 10 Novembre 2013, 21.38.03
6
Grandissimo concerto!! Justin si è confermato uno dei migliori frontman in circolazione.
Argo
Domenica 10 Novembre 2013, 9.44.13
5
@ er colica: parli di 10 anni fa come se fossero passati 30 anni! In fondo dal loro esordio poi si sono sciolti con 2 cd, ora il terzo è uscito e in pratica è come se fossero una band del tutto nuova. Grande band in ogni caso.
leonardo
Sabato 9 Novembre 2013, 13.36.48
4
è stato un gran bel concerto, molto coinvolgente,Justin è un frontman con le palle non c' è dubbio. acustica a parte c' era del feeling, e alla fine il segreto è proprio quello! spero di rivederli presto!!
er colica
Sabato 9 Novembre 2013, 13.11.18
3
mammamia i the darkness io ci andavo pazzo da ragazzino e ho i loro due dischi, li andai a vedere anche a roma anni fa al foro. avevo su per giù 13 anni che bei tempi hahaha sono contento che si siano rimessi in pista ma ora come ora non sono più interessato alla loro musica, ma riconosco che all'epoca avevano del potenziale rispetto a tanti altri gruppetti patinati da mtv.
Argo
Sabato 9 Novembre 2013, 12.45.44
2
Bellissima scaletta, gruppo che adoro e che spero di vedere live un giorno, Friends will be friends è una delle mie canzoni preferite dei Queen, e sarà stata sicuramente bella da sentire cantata da Justin.
Radamanthis
Sabato 9 Novembre 2013, 10.28.16
1
I The darkness, che grande band potenzialmente! Spero che trovino la continuità che fa di una promessa un campione e che questa continuità duri per 30 anni almeno così potremo un giorno (forse, se tutto ciò si verificherà) parlare di leggenda!
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Live Report
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