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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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ICONOCLASTICA - #3 - Il Serpente
19/07/2014 (2357 letture)
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UN ANIMALE MAGICO I Serpenti sono presenti all'incirca nell'80% delle terre emerse; nello specifico possono considerarsi un sottoinsieme degli squamati, ossia di tutti quegli animali con pelle squamata e mandibola staccata dal quadrato mobile, il che offre loro la possibilità di una maggiore apertura. Ne esistono centinaia di specie differenti e in ogni continente il loro approccio con l'essere umano è stato quanto mai contrastato; amici per pochi, esseri repellenti e cattivi per gli altri. Portatore di ottime notizie, simbolo della madre terra e di femminilità, ecco come da secoli questo essere vivente apparentemente innocuo plasma e distorce alcune delle culture mondiali. Pur essendo un animale carnivoro, rari sono stati i casi in cui sia stato l'essere umano la sua preda; preferisce esseri di piccola taglia, che uccide tramite strangolamento o con il letale veleno che viene prodotto dalle ghiandole al suo interno. Ogni anno tra i 20.000 e i 90.000 morti vengono riscontrati a causa del suo veleno tossico; è necessità la sua, mezzo di sostentamento e fonte vitale, non attacca quasi mai repentinamente, ma piuttosto l'attacco stesso deriva dal tentativo di difendersi. Vive per lo più in strette radici e in buchi sottoterra, dentro paludi e corsi d'acqua, ai margini del quotidiano, simbolo della terra stessa, della vita. In molte culture non è visto in versione maschile, piuttosto femminile come la madre terra che si alza dal suolo per allungarsi al cielo. Iconograficamente è una retta, una linea sottile che può portare all'immaginario sessuale quanto ad una astuta e veloce sensualità.
TRADIZIONI VS. LA BIBBIA In moltissime culture mondiali una creatura tanto magica quanto temibile veniva considerata portatrice di poteri incommensurabili. In tutte le civiltà tradizionali il Serpente è sempre stato un simbolo di grande rilievo; secondo la Bibbia, invece, questo animale assume connotati prettamente negativi: esso è antitetico al Dio creatore, nel vecchio testamento spinse Adamo ed Eva alla disobbedienza, a cogliere il frutto proibito. Per questo motivo nella religione cristiana è considerato simbolo dell'astuzia del peccatore, come se fosse colpa sua la cacciata dall'Eden promesso. Per gli Gnostici Cristiani, invece, il Serpente è simbolo di conoscenza, della Gnosi che apre gli occhi ai due cacciati disobbedendo ai comandi del Dio creatore: un Dio geloso, arrogante, vendicativo e soprattutto che ignora tutto ciò che vi è al di sopra della sua stessa esistenza. Mangiando il frutto dell'Albero della Conoscenza, essi conoscono la Verità: il Dio creatore è inferiore all'uomo, un errore genetico generato dal turbamento del Pleroma (la realtà superiore emanata dall'Uno inconoscibile). Se andiamo oltre gli aspetti prettamente legati alla cultura cristiana, noteremo come gli atteggiamenti cambiano. In quasi tutte le civiltà dell'America precolombiana veniva adorato il Serpente Piumato, una divinità identificata con nomi diversi dai popoli di quelle terre, tra i quali possiamo elencare i Maya, gli Aztechi, i Quichè e i Toltechi. Era la divinità che aveva portato la conoscenza agli uomini attraverso la terra per diramarla al cielo, agli astri. Ovviamente ognuno di questi popoli poteva chiamarlo in maniera differente, ma il simbolo e il suo valore spirituale rimanevano inalterati. Dentro il grande popolo degli Aztechi il suo nome era Quetzalcoatl ed era il Signore del sapere ultraterreno. I Maya lo chiamavano Kukulkan. Anche i Quichè utilizzavano un nome diverso: in questo caso veniva soprannominato Gukumatz. Il Serpente Piumato insegnò agli uomini a misurare il tempo e saper leggere il cielo per completare i primi calendari astronomici, potendo così leggere le stelle, insegnò loro anche la coltivazione del mais. Le tradizioni vogliono che Quetzalcoatl scomparve in cielo, ma un giorno ritornerà, riportando ai fasti del passato i popoli che oggi vediamo solo in musei, ricostruzioni o su mura intagliate nei siti archeologici. Chi di voi non ha presente nella cultura dell'antico Egitto il Serpente? Adorato, rappresentato, utilizzato come amuleto e custodito gelosamente in alcune tombe per scacciare i predatori, era raffigurato spesso e volentieri sul copricapo del Faraone stesso. Aveva il potere di guidarlo verso saggezza e conoscenza, in modo da indirizzare il suo popolo. In Magna Grecia il Dio Mercurio veniva spesso raffigurato con in mano il caduceo, costituito da due serpenti attorcigliati attorno ad un bastone, che si ritrovano spesso anche nelle rappresentazioni del Baphomet. Il caduceo, ancora prima che Mercurio lo prendesse in prestito, accompagnava Ermete Trismegisto, mitico personaggio che insegnò all'umanità la via segreta alla conoscenza agli albori della civiltà. Il caduceo rappresentava la sintesi del sapere universale. All'interno della cultura Indiana, più specificatamente per il mondo riservato allo Yoga, il Serpente arrotolato e addormentato è il simbolo di Kundalini. La conoscenza addormentata che risiede alla base della colonna vertebrale tramite lo Yoga viene gradualmente risvegliata e risale attraversando i Chakra fino a giungere all'ultimo nodo alla sommità del capo. Essa risveglia i singoli Chakra e giunta al settimo completa il suo risveglio, portando l'individuo nello stato che viene comunemente definito realizzazione di sé o illuminazione. Anche se non è una cultura mondiale, i Tarocchi per alcuni rappresentano una scienza e per tanti altri addirittura una forma di lettura della vita stessa. Dentro questi si trova il Serpente nell'Arcano Maggiore dell'Eremita; in questo caso specifico è simbolo della conoscenza, precede l'Eremita nel suo cammino verso l'illuminazione. C'è un animale importante nella cultura tradizionale di un determinato paese che non sempre viene visto come positivo, il che non toglie ad esso l'importante influenza che ha sulla sua cultura. Jörmungandr (anche conosciuto come Miðgarðsormr) nella tradizione Norrena è generato da Loki ed insieme al lupo Fenriz e alla regina dei morti Hela viene allontanato dal creatore stesso per l'incolumità del mondo; solamente Thor riuscì nell'impresa. Questi, diventando sempre più grande, nelle profondità degli abissi riuscì a cingere il mondo intero. Tra le numerose sette gnostiche del II° secolo gli Ofiti veneravano specificatamente questo animale sacro. Secondo gli Ofiti infatti, il Serpente era stato mandato da Sophia (la Sapienza) per convincere gli uomini a mangiare il frutto proibito della conoscenza per godere di poteri divini ben superiori a quelli del loro creatore. La sinuosa creatura è colei che dà la Gnosis, la conoscenza illuminata del bene e del male; è l'elemento positivo al quale rendere culto e rivolgersi come tramite per la salvezza. Una redenzione che può venire raggiunta, proprio con il disprezzo della carne, della materia e anche attraverso il libertinismo più perverso. Il "tentatore" appare nelle vesti opposte, ossia di liberatore, di chi solleva l'uomo al di là del bene e del male, al di là della "Lex Divina", al di là del Dio antico che viene visto come nemico della libertà dell'uomo. La maggior parte delle opere degli Ofiti è stata distrutta dalla Chiesa Cattolica e quel poco che sappiamo di loro è dovuto o a pochi ritrovamenti tra gli scritti di Nag Hammadi o a quanto scritto contro di loro dai Padri della Chiesa. In ultimo, ma non per importanza, ricordiamo Uroboro, il Serpente che si mangia la coda, simbolo alchemico e gnostico tanto semplice nelle fattezze ma di importanza infinita, che rappresenta il naturale svolgersi del cerchio della vita, il ciclico ripetersi degli eventi.
MUSICA & SERPENTI A quanti di voi sarà capitato di trovarsi in mano una cover con un serpente, una t-shirt o un qualsiasi titolo di canzone che prenda ispirazione da questo splendido animale? Pensiamo anche solo all'album più venduto nella storia della musica metal, quel Black Album che ormai tutti conosciamo e almeno una volta abbiamo ascoltato o provato ad ascoltare. In copertina c'è un semplicissimo Serpente che porta a ricordare il motto Don't Tread on Me e la guerra d'indipendenza. La Guerra di Gadsden (1775) è considerata una delle prime bandiere degli Stati Uniti d'America. Qualcun altro si ricorderà i Whitesnake, che attraverso lo squamato ci han costruito una carriera fatti di successi, i Pantera con la cover di The Great Southern Trendkill, i Meshuggah con l'enigmatico e incompreso Catch Thirtythree, Danzig con l'album Cyrcle of Snakes e il recentissimo The Serpent and the Sphere degli Agalloch. Sono solo alcuni esempi per ricordarci quanto sia stato e sia tutt'oggi presente nell'immaginario musicale, quanto volenti o nolenti tutti noi ne siamo entrati in contatto. Il mondo del black metal poi è infarcito delle sue figure tanto da diventarne spesso e volentieri succube, divinizzandolo e portandolo a simbolo di blasfemie con messaggi subliminali inerenti al pene. Ancora oggi si tende a una rappresentazione improntata al timore, la sua immagine incute senso di disgusto e malessere di vivere, e per questo motivo il Serpente sarà sempre preso di mira. Ciò non è di per sé un male, sia chiaro, ma ricordarsi le basi è sempre un ottimo indizio per una chiave di lettura differente dal solito.
SERPENTINE PATH Concludendo possiamo affermare che il significato tradizionale del simbolo del Serpente è quello della Conoscenza Suprema, della donna in alcuni casi, della purezza e della anti-Dio, obiettivo finale di tutte le scienze esoteriche. Immortale oltre che simbolismo stesso, attraverso le ere e le generazioni il mito di questo essere continuerà a vivere a dispetto dell'atteggiamento dei musicisti di passaggio, di artisti strampalati o di dozzinali informazioni mal interpretate. Il mondo musicale in generale e il metal nel nostro caso hanno, sopra ogni altra cosa, fame di miti male interpretati. Per quanto rispecchi il male, come si evince in molte culture è il meglio che possa esserci in natura. Magari il Dio alato tornerà come predetto dagli Aztechi. Il sentiero serpentino che lascia intravedere poche speranze nella vita dell'uomo, a volte necessita di un po' di veleno per essere apprezzato al meglio: lasciatevi mordere.
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Complimenti come al solito @Ad Astra per i suoi articoli,e' vero il serpente e ' molto usato nella simbologia esoterica-occulta,per i sui significati multifunzionali ,opposti o polivalenti,spesso ambigui e antitetici tra di loro,pensiamo ad es. al caduceo di Esculapio,simbolo per eccellenza della medicina,presente ancora oggi negli ospedali di tutto il mondo e nei distintivi dei camici del personale sanitario,pensiamo alla mitologia greca del serpente colossale Pitone,custode e guardiano dell'oracolo di delfi,ucciso(anche in senso simbolico-esoterico), dalla divinita' luminosa e solare Apollo,che ne prese il posto,e che ispirava la profetessa detta pitonessa o pizia,ma anche nella tradizione degli antichi popoli italici(marsi,equi,peligni) della dea Angizia,le cui tracce ci sono ancoro oggi nella festa dei serpenti a Cocullo(AQ)in Abruzzo.Ed anche nel non sempre significato negativo nella bibbia,come per es. quando e Dio stesso che ordina a Mose' di fare e issare un serpente di bronzo su un palo nel deserto,in modo tale che chiunque lo guardasse fosse guarito dal morso dei serpenti,o alla trasformazione del bastone di Aronne in serpente che poi mangio' quelli egiziani,o al "candidi come colombe e prudenti come serpenti" di Cristo,o le esplicative parole chiarificatrici in Giovanni 3,14-21.In musica penso al serpente presente inThe End dei Doors e Jim Morrison,esiste persino una band belga che fa un buon groove doom metal che si e 'ispirata a queste tematiche,si chiamono i Serpentcult,piu'esplicito di cosi' non si puo'. |
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Come al solito Andrea è una sicurezza ... bellissimo articolo di una bellissima rubrica ! |
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Articolone, lo leggo con molto piacere. |
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