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26/04/25
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DEATH SS - Parla Steve Sylvester
16/12/2006 (10508 letture)
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Partiamo dall’inizio: come si formarono i Death SS?
I DEATH SS nacquero quando, da adolescente, mi venne in mente di unire le mie passioni per la musica Rock, l’Occulto e i films Horror in un unico progetto.
Il 1977 è l’anno dell’esplosione del punk; siete stati influenzati all’inizio dal punk o dall’hardcore, o avevate in mente di prendere le distanze da ciò che spopolava in quegli anni?
Il Punk costituì una forte influenza nella nostra formazione musicale. Oltretutto ero reduce da una trasferta londinese durata circa 3 mesi dove ebbi modo di vedere nascere la scena Punk locale e ne rimasi molto colpito…
Secondo te il fatto di suonare in Italia vi ha frenati?
Sicuramente la cosa non c’è stata di aiuto….
Qual’erano le aspettative della band? Come ti saresti immaginato i Death SS 30 anni dopo?
Non ero neppure sicuro che saremmo durati tanto… Comunque sapevo fin dall’inizio che il mio sarebbe stato un percorso difficile.
Parliamo di “Terror”, un brano molto discusso. In un’intervista Paul Chain dichiarò che fu lui a scrivere sia la musica che il testo, ma poi tu firmasti il brano a nome tuo: come ti difendi?
Paul Chain può dichiarare quel che vuole. Il brano è da sempre stato firmato al 50% da entrambi e il relativo bollettino SIAE con entrambe le nostre firme lo dimostra. Io sono l’autore di testo e melodia e lui della parte musicale. Come del resto abbiamo fatto in TUTTE le canzoni composte assieme. Probabilmente si riferiva al fatto che sulla compilation “Gathered” del 1981 nell’etichetta accanto al titolo viene riportato solo il mio cognome. E’ vero, ma non fui io a chiederlo. Fu l’iniziativa di coloro che curarono quella compilation, che agirono in questo senso senza interpellare nessuno della band. All’epoca non ero ancora iscritto alla SIAE e non avrei avuto alcun interesse ad agire in quel senso. Trovo comunque tutta la faccenda veramente squallida! Attaccarsi a queste piccolezze dopo più di 20 anni dimostra la pochezza di certe persone…
E' da questo brano che qualcosa cominciò ad andare storto nel rapporto tra te e Paul Chain?
I rapporti tra di noi sono sempre stati contrastanti. Da parte mia posso dire solo di non avere nulla di cui dovermi scusare. Per quel che riguarda poi quel fatto di cui sopra, l’ho saputo solo
in tempi recenti da qualcuno che aveva letto quell’intervista. In faccia nessuno mi ha mai detto nulla….
Il 1982 è un anno importante nella storia dei Death SS: ti va di fare chiarezza su ciò che accadde quell’anno?
Accadde di tutto… La cosa più importante fu comunque che verso la fine di quell’anno la band si SCIOLSE.
Ognuno andò per la sua strada, io mi trasferii a Firenze e solo DOPO venni a sapere che Chain aveva riformato un gruppo dallo stesso nome con Galley al basso e un nuovo cantante. Ma non poteva farlo. Quel gruppo portava il MIO nome (DEATH of STEVE SYLVESTER). Se ne accorse presto anche lui e lo cambiò in Violet Theatre.
“The story of Death SS 1977/1984” è un album molto discusso, ti va di dire qualcosa su quest’album e su ciò che accadde dopo l’uscita?
Non è che sia un “album molto discusso”… Semplicemente quel disco è un bootleg fatto uscire da Paul Chain e Marco Melzi senza la mia autorizzazione! Considerando che io ero il coautore di più di metà dei brani, che ero il fondatore della band, che ero l’inventore del logo e di ogni costume e grafica, che ero l’unico depositario legale del moniker, ecc…, penso che avrebbero potuto anche interpellarmi, non trovi? Aggiungi anche il fatto che il disco in questione, nelle sue varie ristampe, ha venduto qualcosa come più di 15.000 copie e che io non ho MAI visto un solo centesimo di royalties, chi credi avrebbe avuto motivo fondato di lamentarsi tra me e mr. Chain? Certe persone hanno veramente la faccia tosta…
“The horned god of the witches”, uscito nel 2004, è servito in parte ad “oscurare” “The story of…”?
No! Non me ne fregava un cazzo di “oscurare” “The Story of…”! L’ho fatto uscire (a tiratura limitata)
solo perchè erano anni che i fans me lo chiedevano….
Qual è l’album simbolo della discografia della band?
Ogni album è in sé il simbolo del suo periodo storico. Non ce n’è uno che li può sintetizzare tutti.
Passiamo al nuovo disco, “The seventh seal”. Potrebbe essere l’ultimo album dei Death SS?
Potrebbe…. Ma potrebbe segnare anche un nuovo inizio. Tutto dipenderà da alcuni fattori “magici” che ora sarebbe troppo lungo e complicato cercare di descrivere….
Quali sono le maggiori differenze rispetto a “Humanomalies”?
“Seventh Seal” è molto diverso da “Humanomalies”, come “Humanomalies” era molto diverso da “Panic” e come “Panic” era molto diverso da “Do What Thou Wilt”, ecc…Ogni disco è frutto di un lavoro di studio magico e musicale ben preciso e susseguente al suo predecessore secondo un ordine di progressione artistica sempre crescente. Non c’è nulla di pianificato. Il processo di composizione segue un suo stadio evolutivo naturale, come quello di un neonato che cresce fino a diventare sempre più maturo….
In preparazione in questo momento c’è un DVD, parlaci di questo progetto.
Il DVD raccoglierà tutta la storia dei Death SS attraverso tutti i suoi video-clip (la maggior parte dei quali inediti), spezzoni live da ogni tour fatto dall’inizio ad oggi e retroscena vari tratti dai miei archivi personali. Sono sicuro che farà felici tutti i fans della band…
Quali sono le maggiori influenze per l’evoluzione del gruppo ad ogni uscita?
Solo noi stessi.
Maggior rimpianti e soddisfazioni nell’arco della carriera.
Nessun rimpianto. Alcune soddisfazioni…
C’è stato un momento in cui ti è sembrato che la strada intrapresa fosse quella sbagliata?
NO.
Il tuo ultimo disco solista risale al 98: stai pensando ad un ritorno solista sul mercato magari accompagnato da qualche componente della vecchia line-up dei Death SS?
Non al momento…..
Ti è mai venuta in mente l’idea di dedicarti al cinema horror, magari in veste di regista o curando una colonna sonora?
In effetti la cosa non mi dispiacerebbe…
Musicalmente all’Italia viene riconosciuta un ottima scena prog ed una hardcore, invece non gode di tanti consensi per quanto riguarda il metal nonostante ci sono state e ci sono band di un certo livello: perché?
Bella domanda! Lo vorrei sapere anch’io….!
Come vedi la scena metal italiana attuale?
Come qualunque altra “scena metal”…..
Quali sono le tue passioni oltre la band?
Tante…Letteratura, cinema, occultismo, sport, e tutto ciò che è “arte” in genere…
Una domanda personale: quando ti rivedremo in Sicilia?
Spero presto! Abbiamo suonato davvero poche volte dalle vostre parti!
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scusate i 3 mess.l'ultima e una domanda se quello nuovo non e quello vero |
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e poi unaltra cosa us horned god of the witches a me sembra che il pezzo orrible eyes sia lo steso che aveva giàpubblicato paul chain ma con delle cose aggiunte dopo quindi non è quello originale |
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ma io in unaltra intervista avevo letto che lui nel 1982 aveva deciso di lasciare la band, e che lui aveva inizialmente detto di voler lasciare la musica per dedicarsi ad altro...e poi che quando la compilation fu pubblicata il gruppo era sciolto e che il moniker è stato registrato legalmente dopo quando steve rifonda la band dopo l'ottantasette... bisogna dare ragione al chitarrista paul ? mi dispiacerebbe se steve silvesr stese mentendo. è un bravo cantante |
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Che superbugiardone... Parecchi fatti e contraddizioni (anche leggendo altre sue intervista) dimostrano che sul periodo "Chain" mente, quasi su tutto... |
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Piano con le parole, ragazzi. Per favore. |
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Oh maledictus, se c'è uno qui che ha preso il morbo quello sei tu, impara a scrivere come prima cosa terrone ignorante! |
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ero anch'io a Scordia nel 2005... |
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Da siculo l'ultima domanda mi ha reso felice,li ho visti a Scordia nel 05 e non vedo l'ora di rivederli,soprattutto la dolce Dalida super tatuata e super denudata...Comunque i DSS sono periti dopo "Panic" e non si riprenderanno più dal morbo di Showbiz!!! |
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