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27/04/25
THE LUMINEERS
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IQ - The Garage, Londra (UK), 06/12/2019
16/12/2019 (933 letture)
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Non avendo purtroppo potuto presenziare alla data degli IQ di Roma dello scorso ottobre, parte del tour di Resistance, bisognava rimediare in qualche modo. Quale migliore occasione, quindi, dello show previsto in quel di Londra, per unire la voglia di progressive alla versione natalizia della capitale inglese? Sì, perché questo speciale tour denominato The Legendary Christmas Bash è uno storico appuntamento annuale organizzato dalla band per fare gli auguri di buon Natale ai propri fan. Il mini-tour tocca Londra, dove il gruppo è di casa, avendovi suonato 4-5 volte nel corso dell'anno, e Zoetermeer, città del noto locale De Boerderij, sede di innumerevoli concerti dell'ambito progressive internazionale. Sebbene gli IQ siano soliti esibirsi alla Islington Assembly Hall, quest'anno il tradizionale concerto natalizio è stato tuttavia spostato al The Garage, locale in prossimità della stazione di Highbury and Islington nella zona nord di Londra, non molto distante dalla Assembly Hall e raggiungibile un po' da tutte le zone limitrofe alla città. Rispetto alla Hall, il The Garage è un club di quartiere, più piccolo e contenuto, e dall'atmosfera più familiare. L'apertura delle porte alle 18:00 fa sì che ci sia un'ora e mezza di attesa prima dell'inizio del concerto, previsto per le 19:30, durante la quale una birra e un salto allo stand del merchandise per acquistare la maglietta di Resistance sono d'obbligo. Nel frattempo il locale si è riempito parecchio –siamo tra le 250 e le 300 persone, cifra comunque esigua per un gruppo del calibro degli IQ- e alle 19:30 in punto il gruppo fa il suo ingresso sul palco.
Il palco è molto ben attrezzato, sebbene un po' piccolo, grazie agli schermi bianchi retrostanti, dove tre proiettori sparano le visualizzazioni create ad hoc per il concerto. Accolti da un grande applauso, gli IQ iniziano alla grande con uno strumentale dal titolo For Christ's Sake, in cui la chitarra di Mike Holmes è la protagonista, brano tratto dal primo demo del gruppo e poi ri-registrato nel 1998 all'interno di Seven Stories Into 98. Anche la seconda traccia è tratta dal medesimo disco, e It All Stops Here segna l'ingresso del frontman Peter Nicholls, che suo malgrado si ritrova con il microfono spento all'inizio del brano, lanciando occhiatacce verso chi ha fatto il soundcheck. Trattandosi di un brano, se vogliamo, di nicchia, il pubblico non è particolarmente partecipe e per quanto bello, scorre via senza lasciare il segno. Di tutt'altra pasta la seguente From The Outside In, tratta dal penultimo The Road Of Bones, traccia cupa e dotata di un ritornello assai trascinante, cantato a gran voce dai presenti e molto sentita. I sintetizzatori a mo' di organo di Neil Durant, chiamato ormai da diverso tempo a raccogliere la non facile eredità di Martin Orford, ci segnalano che è arrivato il momento della clamorosa Sacred Sound, primo brano di Dark Matter e molto probabilmente il miglior pezzo della serata, che ci restituisce un gruppo affiatato come non mai. È arrivato il momento di Resistance, come comprensibile, e arriva con la bella Shallow Bay, brano lento e suadente in cui la voce di Nicholls è in primo piano, e con Stay Down, che come spiega ironicamente il cantante, nelle sue intenzioni doveva essere una ballata, ma il risultato è stato piuttosto diverso. Continuando a interagire con il pubblico, il frontman scherza sul fatto che ci aspetta un brano molto lungo, ma del resto, dice, che gruppo prog sarebbero senza pezzi lunghi? È quindi la volta di The Last Human Gateway brano di apertura del primo album Tales From The Lush Attic, che a dispetto della sua mole scorre incredibilmente liscia. 20 minuti dopo, la staticità viene spezzata dalla title track di Subterranea, durante la quale Nicholls incita il pubblico a cantare il ritornello, in un breve momento di spensieratezza, che tuttavia finisce subito, perché l'atmosfera si incupisce, come pure le visuals dietro al palco. Il basso di Tim Esau, storico bassista rientrato nel gruppo piuttosto di recente, ci fa capire che non si scherza con The Road Of Bones, traccia ispirata alla storia di un serial killer, magistralmente interpretata da un Peter Nicholls che si immedesima nel protagonista, con tanto di occhiali e guanti bianchi, in una performance teatrale reminiscente di Peter Gabriel. Si ritorna a Resistance, con il singolo A Missile, molto trascinante in sede live, e la lunga For Another Lifetime, con una bellissima coda strumentale della chitarra di Holmes. Gli IQ decidono quindi di mettere a dura prova gli astanti, proponendo un'altra suite, in questo caso Further Away, tratta dal capolavoro Ever. Inutile dire che i cinque musicisti sono in grande spolvero e il pezzo è riuscitissimo, ma i 14 minuti non sono proprio facilissimi da reggere. Dopo Further Away, e dopo circa due ore e un quarto di concerto, i cinque si prendono una meritata pausa. Quando Mike Holmes rientra agghindato da angelo con tanto di ali –in un siparietto di tipico humor inglese-, tutto il pubblico prorompe in una grande risata. A ruota seguono gli altri membri del gruppo che colgono l'occasione per fare gli auguri di Natale ai presenti e li ringraziano per il supporto. Parte quindi la conclusiva Ten Million Demons, cantata collettivamente da tutti i presenti, con Peter Nicholls che verso la fine incita il pubblico a battere le mani e a seguirlo in dei cori improbabili.
Siamo purtroppo giunti alla fine di una grande serata, e non possiamo che affermare di aver ritrovato gli IQ in ottima forma, ironici come non mai, spinti dai buoni riscontri del nuovo album. Nulla da recriminare all'impianto audio del locale, che ha reso alla perfezione tutto quanto suonato dai cinque musicisti inglesi. Spiace forse solo un po' la scaletta leggermente monolitica, dalla quale magari togliendo una suite si sarebbe potuto dare spazio a qualche brano in più da The Seventh House o Frequency. Non ci si può comunque certo lamentare per aver assistito a più di due ore di spettacolo praticamente senza interruzioni a un costo relativamente basso (poco più di 20 sterline) –escludendo ovviamente la trasferta-.
SETLIST IQ Intro (Troika - Prokofiev) 1. For Christ's Sake 2. It All Stops Here 3. From the Outside In 4. Sacred Sound 5. Shallow Bay 6. Stay Down 7. The Last Human Gateway 8. Subterranea 9. The Road of Bones 10. A Missile 11. For Another Lifetime 12. Further Away ENCORE 13. Ten Million Demons
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Che invidia,han tirato fuori last human gateway,beato te,gli iq dal vivo sono sempre una garanzia |
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