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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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IQ - Scrape Across The Sky
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28/01/2017
( 3267 letture )
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Registrato nel 2014 al Cultuurpodium Boerderij durante la data olandese del tour promozionale dell'ultimo e corposo (un doppio) The Road of Bones uscito nello stesso anno, Scrape Across the Sky è un rilancio dal vivo degli IQ. La storica band britannica ha alle spalle oltre trent'anni di carriera new-progressive (movimento noto e nato anche grazie ad essa nei primi anni ottanta) e undici studio album tra i quali spicca Subterranea, lavoro di indescrivibile bellezza di cui si consiglia l'ascolto e possibilmente l'acquisto (se non avete i soldi fatevelo regalare) per capire davvero chi sono questi signori, anche se, correggendo un po' il tiro, risulta davvero difficile avere una preferenza in una discografia così importante e costante. Aggiungo che il gruppo in questione ha un sound facilmente riconoscibile che in un modo o nell'altro riesce sempre ad accontentare i sostenitori.
In tale sede ci soffermeremo essenzialmente sulla versione audio e non video di Scrape Across the Sky, pubblicato principalmente per spostare l'attenzione su di una scelta di mercato, ossia sul primo dvd blu-ray realizzato per il gruppo. Ed ecco che, in queste occasioni (lo stesso capitò per The Theater Equation del progetto Ayreon) il mio orientamento critico fatica a cambiare. La domanda è la solita: a cosa serve rilasciare CD e dvd della stessa sostanza? Il dvd posso anche comprenderlo in quanto consente a chi non ha potuto assistere al concerto in prima persona di poter vivere l'esperienza mancata nel suo piccolo, ma il CD? Non basta già la versione in studio di The Road of Bones senza necessitare di un ripassino? Si, perché seppur ridotto alla metà, di questo si tratta. Comunque, senza pretendere che tutti si adeguino ad un semplice ma rispettabile punto di vista, si potrebbe chiudere il cerchio affermando che, nonostante il forte ritardo tecnologico (mi riferisco sempre e solo al dvd ed in tal senso i cugini Marillion sono anni luce avanti), si tratta pur sempre di un di più che potrebbe far felici coloro che amano godersi uno spettacolo in casa comodamente seduti in poltrona, disponibilità temporale permettendo vista la durata dell'opera che supera ampiamente le due ore tra show e contenuti extra.
Tornando al formato cd che più interessa, la nuova proposta contiene, come prevedibile, tutti i brani che completano il primo disco di The Road of Bones e la sola Ten Million Demons come encore e rappresentante del secondo supporto rigido. Tra le altre troviamo in scaletta le classiche e più datate Awake and Nervous, Leap of Faith, Outer Limits e Widow's Peak rispettivamente dagli album Tales from the Lush Attic (1983), Ever (1993) e The Wake (1985), nonché le più recenti The Seventh House e Frequency dagli omonimi dischi rilasciati nel nuovo millennio. Tutta roba buona, insomma, anche se i dubbi rimangono. Per chi se lo domandasse, il marchio IQ è una garanzia di qualità. Nelle prime battute della recensione ho parlato proprio di costanza compositiva o, più in generale, artistica. Gli IQ difficilmente sbagliano qualcosa che porta il loro nome e con quella tecnica di base poi, tutto diventa più facile. L'album, soprattutto nella prima ora di ascolto quando mente e spirito mantengono una certa lucidità o vitalità, si lascia ascoltare, è fluido, poi si addormenta gradualmente, senza scemare clamorosamente, man mano che si cambia tema passando dal nuovo al vecchio repertorio. Fenomeno difficile da spiegare, ma penso influisca anche la normale stanchezza dei musicisti nel corso della tappa che si aggiunge a quella dell'ascoltatore. E sono proprio i neri capitoli di The Road of Bones (un magico viaggio nella mente del serial killer), ad abbellire l'atmosfera complessiva di un lavoro sicuramente ben prodotto e ben suonato che potrebbe, tuttavia, faticare a lasciare il segno se non nella libreria impolverata di un collezionista. Certo, il solo trasporto emotivo causato dalla sempre stupenda -anche dal vivo- Without Walls potrebbe valere se non l'acquisto almeno la curiosità, ma c'è sempre un qualcosa che mi spinge a considerare questa uscita superflua. La formazione, un quintetto che ritrova dopo tanti anni e con orgoglio la sezione ritmica per eccellenza nelle personalità di Tim Esau e Paul Cook, mantiene una certa eleganza esecutiva tirando fuori dal cilindro una prestazione magistrale difficile da credere in un ambiente che anno dopo anno si avvicina sempre più alla pensione. Età e contributi dovrebbero raggiungerli agevolmente. Peter Nicholls, poi, alla faccia dei quasi sessant'anni, sembra un ragazzino. Le differenze vocali rispetto al passato si notano a malapena. Immortale lui, immortali tutti.
Concludendo, al di là di tutti i ragionamenti su cosa sia giusto o sbagliato per il futuro commerciale degli IQ (spendete i soldi come vi pare, lo scrivo spesso) Scrape Across the Sky non si presta ad una valutazione netta, un po' come accade per tutti i live che poco si discostano, anche in prestazioni, dalla versione in studio. È un prodotto sicuramente piacevole, ma inutile se non si conosce la figura del padre, ossia The Road of Bones. Diverso discorso per il dvd, per il quale mi trovate favorevole. Solo per appassionati.
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3
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Gli IQ non mi hanno mai entusiasmato li avevo "scoperti" anni fà.....e poi mollati lasciati andare per altri ascolti... parlo solo del blu ray visto che in questo momento lo sto ascoltando e guardando (grazie rurtracker) be è un gran bel concerto musicalmente inecceppibile bravi tutti (anche la voce di Gabriellana memoria) bel sound e registrazione perfetta bravi IQ sicuramente da acquistare anche se non sono mai andati a genio.
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2
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Ascolto solo ed esclusivamente prog dal lontanissimo 1968. Non starò a perdermi in dotte dissertazioni. Dico solo che mi piace molto. E' solido, pieno, poderoso negli arrangiamenti. La voce è sempre e solo la sua unica debolezza (del gruppo). E' maturo. Concedetemi questa debolezza. Mi avvio ai 70 e il prog per me rappresenta tutta una vita, ostinatamente, esclusivamente, irrevocabilmente. Ciao |
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1
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con gli iq i soldi sono sempre ben spesi,piaccia o meno "road of bones" è pur sempre un bel disco e non si addormenta per niente,certo che tra i loro live "subterranea" ,"IQ20" e "forever live" saranno meglio anche perchè la scaletta è migliore.lo comprerò di sicuro anche perchè la sola "awake and nervous" dal vivo vale i soldi spesi |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Intro/Awake and Nervous 2. From the Outside In 3. The Road of Bones 4. Frequency 5. Without Walls 6. Ocean 7. Leap of Faith 8. Until the End 9. Outer Limits 10. The Seventh House Encores: 11. Ten Million Demons 12. Widow’s Peak
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Line Up
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Peter Nicholls (Voce) Mike Holmes (Chitarre) Neil Durant (Tastiere) Tim Esau (Basso) Paul Cook (Batteria)
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