-Cominciamo quest'intervista, raccontaci degli Infernal Poetry:come siete
nati, i componenti...
Siamo nati nel 1996 sotto il nome ultrainflazionato di Necronomicon. All'epoca
facevamo un thrash death con innesti melodici che si rifaceva principalmente a
Slayer e Sepultura...poi abbiamo cominciato a cercare qualcosa di diverso e dopo
stravolgimenti radicali della line up (gli unici membri originali ora sono i due
chitarristi) eccoci qua... mille difficoltà, tanti sacrifici e abbiamo trovato
un contratto e per fortuna il favore di pubblico e di critica che speravamo...
direi che dopo 6 anni i risultati ci stanno finalmente dando parecchie
soddisfazioni e ci stanno spingendo ad accelerare i ritmi per aumentare la
diffusione del nome.
-Bene, ora passiamo alla prossima domanda, parlaci del vostro nuovo Split con
i Dark Lunacy:siete soddisfatti del lavoro svolto?. Com'è nata questa
collaborazione con un gruppo molto distante musicalmente da voi?
E' nato tutto quasi per caso...sia noi che i DL avevamo registrato dei brani per
la Fuel/Self che dovevano servire per dare ai produttori un'idea del nuovo
materiale...però suonavano così bene che la Fuel ha deciso di pubblicare il
tutto aggiungendoci sopra due videoclip e pianificando delle date per
promozionare lo split in previsione dell'uscita dei rispettivi nuovi full lenght
schedulati per il 2003. Siamo molto contenti del risultato e siamo sicuri di
venderne parecchi, anche perché il prezzo sarà molto contenuto e la qualità di
registrazione è ottima.
-Ok, ora ti volevo chiedere, visto che mi piace molto, da dove deriva il
vostro monicker, se ha un significato nascosto...
Riconduce a unità quelle che sono le due anime del gruppo: quella più
propriamente aggressiva e quella più decadente e intimista. E poi suona bene,
non ti pare?
-Che influenze musicali avete?
Molto varie. Death, Carcass, Slayer, Suffocation, Cannibal Corpse, ma anche
Symphony X e gruppi molto meno estremi...ascoltiamo molto poco metal, questo ci
aiuta a limitare fenomeni di "osmosi fra gruppi" che spesso appiattiscono la
scena e finiscono per far assomigliare il tuo disco a mille altri...vedi i vari
gruppi scandinavi attuali e i loro innumerevoli cloni. Certo si rischia di più
così, ma ci sono più probabilità di tirare fuori un sound personale.
-Come vedi il panorama underground in Italia attualmente?
Tanti gruppi, alcuni bravi in studio, altri bravi in sede live, altri bravi in
entrambi i frangenti...e ovviamente qualcuno che ha poco da dire. Magari perché
inesperto o perché troppo legato a ciò che è stato fatto da band più famose. Ci
sono più gruppi sotto contratto che dieci anni fa, ma sono cresciute anche le
etichette indipendenti di cartone, che non hanno uno stralcio di distribuzione
né in Italia né all'estero..in questi casi, sarebbe meglio stare da soli a mio
avviso, ma mi rendo conto che la voglia di mettere la firma su un pezzo di carta
è tanta, soprattutto per chi è da un pezzo che si sbatte come un matto.
Cosa ne pensi dei file Mp3 e compagnia bella?
Bè, pensa un po?: la mia tesi di laurea dello scorso anno era proprio "Mercato
discografico e Internet" quindi potrei parlartene per ore! Qui esprimo solo un
concetto base: il mercato discografico ha avuto la possibilità di ampliare i
modelli di business tramite questi nuovi modelli di consumo basati sul file
sharing, ma le major non hanno avuto le palle per affrontare la situazione e
cercare di regolamentarla. In questo modo l'alleanza Napster-BMG è fallita, ma
in compenso la gente scambia più di prima tramite i vari Win MX che non hanno
server centrali da abbattere. Si trattava solo di prendere atto del cambiamento,
anche considerando che mille ricerche dimostravano che chi scambia compra molto.
In sostanza, per le major un'opportunità persa di aumentare i propri giri
d'affari, per le band e per le indie sicuramente qualcosa di buono che comunque
non è quella manna dal cielo che tutti speravano. La label virtuale che produce,
promuove e distribuisce on line è un miraggio perché ancora oggi, le barriere
all'entrata del mercato discografico sono la distribuzione, la capacità
promozionale e il catalogo ampio per minimizzare i rischi di flop: tutta roba
che solo le major hanno e che le indie non avranno mai.
-Vuoi dire qualcos'altro ai lettori di Metallized?
Vi chiederei di andare su www.infernalpoetry.com scaricare qualche pezzo e
magari comprare lo split in attesa del nuovo full lenght previsto per il 2003...e
ovviamente vi aspettiamo dal vivo!
-Ok, ti saluto e ti auguro ancora buone feste e un grande futuro per te e per
la tua band, siete grandi, ciao!
Grazie degli auguri e dello spazio concesso, alla prossima!