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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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LE CRONACHE DI METALLIVED - # 2 - Vivere la realtà
09/06/2010 (5073 letture)
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Mamma mia, ragazzi... son già passate otto settimane da quando io, Renato "Renaz" Zampieri ed Alessandro "Gamba" Carraro abbiamo, finalmente, concretizzato un lavoro che è durato mesi: fare un vero festival metal a Vicenza, una città carente di eventi -salvo gli eccellenti risultati che sta ottenendo, da dicembre 2009 ad ora, il Mac 2 di Schio- ma soprattutto una città dormiente dal punto di vista dell'audience, abituata per forza di cose a dover fare centinaia di chilometri per vedere i "nomi grossi". Una situazione per cui spesso si sentono lamentele: una scena che ha bisogno di essere nutrita, che vuole essere all'altezza del resto d'Italia, che necessita di molto più metallo rispetto a quanto ne abbia ora. E' così che ci siamo mossi, e da questi presupposti abbiamo creato il tutto... ma, senza perdere troppo tempo in chiacchiere, vediamo di rievocare i ricordi di quella serata, corroborati dalle fotografie di Valentina di Hounworks.it e dai video di Alessio di WOMRecords: intendiamo in questa sede ringraziare queste due splendide persone, che con grande professionalità ci hanno consegnato un lavoro qualitativamente ottimo, come potrete constatare voi stessi. Ed ora... via al resoconto!
Erano le otto e un quarto del nove aprile quando il Totem Live Club di Vicenza apriva le porte alla piccola, ma ben nutrita, folla di persone pronte ad assistere allo spettacolo: il locale è già predisposto con alcuni banchetti di merchandising (presenti in prima fila i ragazzi di Hounworks.it ed i mitici promoter di Heart Of Steel Records e di Kolony Records), mentre Mario Tiozzo di Materiale Resistente è dietro al mixer, pronto ad intrattenere i presenti col miglior dj-set metal che si potesse desiderare; anche il bar lavora bene, segno che la gente apprezza la birra a 3 €, e pian pianino il locale si riempie. Nel momento in cui i Thought Machine salgono sul palco -sono le nove di sera- gli spettatori superano di poco le sessanta unità: non è molto, ma per essere le nove di venerdì sera, in un locale vicentino, non c'è male.
Non c'è male neanche per l'esibizione dei Thought Machine: dopo aver vinto il contest per band emergenti indetto per selezionare il gruppo d'apertura del Metallived, i Nostri preparano una scaletta incentrata su ciò che ha permesso loro di sbaragliare la "concorrenza" in fase di selezione del contest, ossia la perfetta intersezione tra serratissime ritmiche heavy metal e l'uso sapiente della strumentazione e dei suoni elettronici. Lo spettacolo della band non è esente da difetti: qualche errore qua e la c'è stato, ma si tratta di poca roba rispetto al risultato complessivo, che ha consegnato all'audience un gruppo dal sound granitico ed apprezzato da più di qualcuno tra gli ascoltatori... micidiale, su tutto, il lavoro svolto dal batterista Francesco La Rosa, preciso in tutti i colpi e perfettamente sincronizzato col basso di Fabio Gremo. Molto buona la presenza scenica, che trova un punto di forza anche nell'abbigliamento inconsueto che i cinque musicisti adottano: se c'è una cosa che non si può negare ai Thought Machine è la buona dose di originalità che si portano dietro, qualunque cosa decidano di fare. L'unico neo dello show è stato l'effetto di distorsione, non del tutto convincente, di Simona Pala, che non rende giustizia alle doti della bella cantante sarda: ma, sapete com'è, trattandosi della seconda data dal vivo della band, credo che la critica possa esaurirsi esattamente qui... se gli "emergenti" suonassero tutti così, la scena nostrana avrebbe sicuramente tutt'un altro sapore. Quel che è certo è che io i Thought Machine li rivedrò sicuramente dal vivo, e se voi non l'avete mai fatto... beh, dovreste pensarci!
Non appena finiscono i Thought Machine si rende necessario dover dare un cattivo annuncio: Alessandro "Gamba" Carraro è infatti nella difficile situazione di far sapere alla platea che una chitarra e l'intero merchandising degli Handful Of Hate sono stati rubati; i ladri hanno aspettato che la band finisse di scaricare la propria strumentazione per rubare quel poco che rimaneva della stessa, nell'unico momento in cui qualcuno del gruppo stava facendo manovra per parcheggiare il furgoncino, abbandonando momentaneamente la sorveglianza dell'ultima custodia e dell'ultima scatola. L'unica cosa che agli Handful Of Hate è rimasta è stata la loro bandiera, trovata accanto ad un cassonetto dell'immondizia a pochi metri dal locale: chissà, forse chi ha rubato il merchandising ha voluto dargli un'occhiata per assicurarsi che fosse roba di valore e, non comprendendo il significato del logo sulla bandiera, magari avrà pensato che si trattasse di uno strano tribale e l'ha lasciato per terra, considerandolo invendibile... ciò che più spiace, al di là del "semplice" valore economico della merce, è che la chitarra rubata costituiva un ricordo per il cantante Nicola Bianchi, in quanto era la sua prima chitarra (generalmente portata sul palco come strumentazione di riserva). A tal proposito non voglio aggiungere altro, se non confessare che ancora oggi mi sento un po' responsabile con la band tutta, che nonostante la brutta situazione ha dimostato magistrale professionalità.
Magistrale professionalità: perchè gli Handful Of Hate sono saliti sul palco ed hanno suonato con una quantità di rabbia inaudita, senza commettere neanche l'ombra di un errore, e ciò nonostante la spia del batterista Andrea Bianchi ogni tanto scomparisse (il caso ha voluto che questo problema fosse successo solamente a lui). Non sono un esperto di black metal e come tale non posso giudicare la prestazione dei quattro sulla base di una conoscenza che non ho, ma posso garantirvi che i 45 minuti di spettacolo degli Handful valevano da soli tutta la fatica fatta per organizzare questo festival: precisione, rabbia e la felicità dell'audience "specifica", ossia di quella trentina di persone che ha pagato l'ingresso solo per vedere loro. Qualcuno in sala si è lamentato del sound acerbo: ma perchè, il black metal deve per forza suonare compatto, tagliente ed iper-prodotto? Io penso di no, e la cosa trova conferma in parecchi altri concerti black metal cui ho assistito negli ultimi anni... gli Handful hanno dominato il palco, nonostante il brutto episodio che gli era capitato solo poche ore prima: chi c'era lo potrà confermare.
Che altro posso dire? Beh, posso dire che se non credete a quanto ho detto finora, potrete sempre confrontare la mia descrizione con ciò che è contenuto nel video che segue...
METALLIVED - PARTE 1: THOUGHT MACHINE ED HANDFUL OF HATE
Giunge il momento dei Folkstone, forse la band più attesa della serata intera: non è mistero che i bergamaschi abbiano assistito ad una crescita esorbitante della propria popolarità negli ultimi due/tre anni, così come non è mistero il fatto che quest'occasione fosse per loro una "prima volta" a Vicenza. La nostra scena, quindi, non aveva mai visto i Folkstone dal vivo, ed aveva tanta, tanta fame, a giudicare dal grande numero di persone che, sia prima che dopo dello spettacolo, stavano davanti al banchetto del merchandising della band.
Credo che lo spettacolo imbastito dai Folkstone abbia ripagato ampiamente le aspettative di chi era venuto per loro (tanti), e che abbia costituito una grande sorpresa per chi invece non li aveva mai neanche ascoltati (pochi): miscelando brani dal primo e dal secondo disco, i Briganti conquistano un po' il cuore di tutti, sia per via del loro abbigliamento, sia per via della loro presenza scenica, sia per via di una prestazione tecnicamente infallibile; è così che i tre quarti d'ora della band passano via velocemente, tra i cori di chi canta il ritornello di Con Passo Pesante e le continue richieste di abbeveraggio di Lore -richieste tutte orgogliosamente esaudite :-D
Ed è esattamente in momenti come questo che sono grato all'Italia... già, perchè pensando a Metallived penso a quante grandi band custodisca lo Stivale: non ultimi i Vision Divine, che per alcuni dei presenti sono il motivo principale dell'acquisto del biglietto. Purtroppo dei problemi tecnici impediscono alla band di salire sul palco, come da programma, a mezzanotte, ed il loro show slitta, tra una cosa e l'altra, di circa un'ora; è vero che un quarto d'ora di ritardo si era accumulato coi precedenti cambi palco, ma altrettanto vero è che il line-check dei Vision si è protratto un bel po' in più del preventivato. Poco male comunque: Olaf Thorsen, da gran Signore qual'è, si scusa col pubblico non appena si apre il sipario (la scena è testimoniata nel video che segue), e il concerto inizia; un concerto fatto di vecchi e nuovi cavalli di battaglia, oltre alla presenza di qualche cover -indimenticabile la reazione dei presenti all'attacco di Wasted Years degli Iron Maiden. Chi ha visto i Vision Divine dal vivo sa che i ragazzi suonano da veri professionisti: mi preme tuttavia sottolineare l'operato di Fabio Lione, che anche questa volta si è confermato come uno dei singer di maggior prestigio della nostra scena metal, grazie ad una voce calda e carismatica, oltre ad un'impostazione tecnica impeccabile (ma questo si sapeva già).
Chi volesse ascoltare una parte dell'esibizione che i Folkstone ed i Vision Divine hanno tenuto al nostro Metallived, potrà farlo grazie al video che segue:
METALLIVED - PARTE 2: FOLKSTONE E VISION DIVINE
E' così che giungiamo alla fine di questo "finto" live report: speriamo che il nostro lavoro sul campo vi sia piaciuto, e che vogliate continuare a seguirci sulle nostre pagine; magari non organizzaremo più festival -sapete com'è, il tempo è quello che è ed anche noi, ogni tanto, vogliamo dormire- ma è chiaro che continueremo a fare il nostro lavoro di redattori, come abbiamo sempre fatto sin dalla nascita di Metallized.
A parte tutto, ci sentiamo in assoluto dovere di ringraziare le quattro band partecipanti, oltre al gestore del Totem Live Club (una persona che avrà sempre la mia stima), a Mirko Galliazzo di Heart Of Steel Records, a Lorenzo di Kolony Records ed a Luciano e Stefano del Mac 2 di Schio per l'incredibile supporto dimostrato.
Last, but not least, ancora una volta grazie ai ragazzi di Hounworks.it (autori, oltre che delle foto, dell'intero comparto grafico che gravitava intorno al festival) ed Alessio di WOMRecords per lo splendido lavoro che ha fatto in sede di ripresa e di assemblaggio dei video. Ultimissimi -e poi basta, lo giuro!- i Signori di Masterpiece Distribution, che insieme alle già citate Heart Of Steel e Kolony Records hanno fornito parecchi dischi in omaggio per il concorso ad estrazione, gestito insieme al mitico Mario Tiozzo di Materiale Resistente (Mario, se non ci fossi bisognerebbe inventarti!).
Con i ringraziamenti chiudo l'articolo: come già detto, mi auguro di continuare a vedervi tutti sulle nostre pagine, e spero che vogliate anche voi supportare tangibilmente il metal prodotto in Italia. Ascoltate le nostre band, e se vi piacciono comprate i loro cd ed andate ai loro concerti: l'unico modo che abbiamo per far crescere la scena è di alimentarla, e ciò lo si fa anche pagando le band per i prodotti della propria immaginazione e fatica. Se c'è una differenza tra "vivere il sogno" e "vivere la realtà", sarà brutto dirlo, ma è proprio questa.
LUNGA VITA AL METALLO ITALIANO!
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bè, dai video deve essere stato bello! devo approfondire questi Thought Machine che è la prima volta che sento, mi sembrano piuttosto bravi e capaci...comunque anch'io mi accodo agli elogi di chi si è sbattuto per organizzare l'evento, qui in Italia poi...direi che c'è sempre bisogno di promuovere cose del genere! LUNGA VITA AL METALLO ITALIANO! Grandi!  |
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10
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Che bello ricordare questa splendida serata!!!!!!!! sono stati veramente 4 concertoni da paura!!!!!!! atheist è vero che vicenza non è stata all'altezza dell'evento però venendo da là non posso che ritenermi fiero di esserci andato e non mi interessa un granchè quello che dici.... |
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Mi aggrego al coro di coloro che ringraziano gli organizzatori...Vicenza non vi merita. |
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grazie a tutti  |
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Onore e grande gloria per chi crede, promuove e mette in piedi eventi del genere, il mio inchino più riverente ed affettuoso ragazzi!!! un abbraccio ...di cuore!!! |
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Superba Organizzazione, ottima accoglienza, nuove interessanti conoscenze (Handful Of Hate, Aileen, Elisa etc...) quindi un GRANDE GRAZIE A TUTTI. (si ripeterà l'esperimento ? mmmmmhhh...) |
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E' stata una figata comunque. Tutti favolosi e grazie anche ai banchetti per il merchandising che se non c'erano colca che compravo Shin-Ken dei Persefone!!  |
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Ottimo evento, pubblico numericamente non all'altezza dello stesso.... insomma, una frase con la quale potrei descrivere qualsiasi concerto metal in Italia privo dei soliti 4 gruppi del mainstream... Ancora inchini e riverenze a Renaz, Khaine e Gamba. |
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Ma grandi voi raga! Sulla distorsione: beh cavolo, non volevo dare ad intendere che fosse brutta, solo che secondo me le manca ancora qualcosa... ummmmmmhhh... |
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Grande Nico! è stata una serata fantastica e voi dei grandi ad organizzarla. Cmq quando noi abbiamo visto il video la nostra reazione è stata: figata com'è uscita la distorsione!!!  |
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Dico solo questo: rispetto per chi si è sbattuto per metere in piedi tutto questo. |
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