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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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( 8124 letture )
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In genere non partecipo e quando me lo si chiede tergiverso, accampo scuse, storco il naso. L’introversione che fa da insolito contorno alla mia recente attività giornaliera ha ultimamente raggiunto un livello tale da sconsigliarmi l’adesione a qualsivoglia svago non codificato; questa volta la situazione è però molto differente: mi ha invitato una collega stimata, i padroni di casa sono gente davvero particolare, l’ambientazione è di quelle “longobarde” per sul serio e, come se tutto ciò non fosse sufficiente, l’evento non è paragonabile ad una semplice celebrazione del solstizio estivo: per l’occasione i Folkstone organizzano un vero baccanale pagano che, mai e poi mai, intendo disertare volontariamente. La strada è pure breve e non impervia; l’appuntamento è difatti nella nostrana “orobia” (che peraltro padroneggio molto bene), zona dove una tale ritualità appare quantomeno consentita. Ed allora, sistemati baracca e burattini, si parte.
L’atmosfera ricreata con questo primo, omonimo Folkstone è di quelle leggendarie: dame, danze, storie antiche, costumi popolari; non vi è alcun dubbio sull’ispirazione folkloristica della proposta che trova i suoi fondamenti stilistici in quegli abbinamenti nordico-medioevaleggianti portati a compimento da band germaniche quali In Extremo, Subway To Sally (degli esordi), Saltatio Mortis e Tanzwut (queste ultime con elementi elettronici piuttosto marcati che invece non compaiono). Alla struttura base del tipico gruppo metal si sovrappone infatti una sezione “acustica” costituita da strumenti tratti dalla tradizione con il compito di realizzare la vera e propria melodia caratterizzante l’opera: cornamusa (“baghet” nella sua declinazione bergamasca), bombarde, arpa, flauto e percussioni classiche si muovono sul sottofondo fornito dalla “materia metallica” in modo da ricreare sonorità legate ai tempi che furono; alla citata porzione elettrica, in cui l’ottimo drumming di Fore si affianca alla chitarra distorta ed al basso, la funzione di restituire una buona dose di velocità e pesantezza che allarga i confini della proposta verso la corrente epic-metal più consueta: in tal modo è assicurata la benevolenza di un maggiore pubblico (ottimo dunque il posizionamento sul mercato) senza peraltro incorrere in fenomeni elitari e difficilmente imitabili alla Corvus Corax, combo che ritengo semplicemente fantastico ma d’altro canto inarrivabile. La funzione accessoria, fondamentalmente ritmica, di tale sezione risulta evidente anche considerate le numerose date live in cui essa viene esautorata dal proprio compito.
Il concept musicale è completato dalla narrazione cantata, corale nei momenti topici, che rende espliciti quei tematismi fantasticheggianti già definiti con l’utilizzo combinato della strumentistica; la voce di Lore è chiara ma molto “impostata” e spesso in difficoltà nei toni limite della sua estensione su cui gli tocca intervenire con trattenute un po’ troppo “di petto”. Talvolta le lyrics fanno sorridere per il loro anacronismo, anche se inserite nello specifico contesto risultano adatte e pure coinvolgenti grazie all’emozionante e continua dichiarazione di attaccamento alla “terra” ed alla “natura” (qui intese in senso lato), profetizzate in luogo dei moderni deismi a cui io stesso non voglio certamente aderire (l’avevate forse già capito?): era tuttavia dai tempi degli studi letterari superiori che non sentivo le parole “brigante”, “pulzella”, “scorribanda”, “bordone”, ecc… Davvero simpatici!
Spesso la mission dichiarata di tale corrente Folk è quella di riproporre arie originali in chiave moderna e personalizzata: in realtà, dalla lettura del libretto incluso nella bellissima confezione digipack commercializzata, si evince che Lore e compagni, salvo gli sporadici episodi di Avanti (autore anonimo) e Igni Gena (tributo ai Schelmish), hanno il patrocinio di tutti i brani dell’album, cosa che non può far altro che avvalorare il prodotto ed elevare la caratura della creatività della band bergamasca. Un encomio personale per il doppio trischele ben visibile sul logo in copertina. Riguardo invece alla preparazione tecnica di “musicisti” e “musici” (compresa la differenza?) non posso far altro che convenire: tutti bravi e capaci!
La celebrazione si avvia, dopo un delicato Intro medioevaleggiante, in un caciaroso, allegro fracasso guidato principalmente dalle cornamuse, nei brani incalzanti, e dall’arpa, in quelli più tranquilli: dalla bella e cattiva Folkstone alla strumentale e marziale Avanti, i commensali scaldano le budella prima del vero e proprio tripudio. Briganti di Montagna è forse l’episodio più metallico di questa prima metà di disco, mentre Rocce Nere, stupenda per il testo, è al contrario meno coinvolgente a livello melodico, sporcata più che altro da un ritornello non particolarmente avvincente (peccato perché la parte finale con il flauto a cesellare la linea primaria sui bitonali taglienti della chitarra è, presa singolarmente, una delle migliori porzioni del disco). Come in tutte le feste che si rispettino, ognuno dà il meglio di se in corrispondenza di una certa ebbrezza ed allorché sia stato superato l’imbarazzo iniziale; ecco dunque che nella seconda parte di Folkstone, una volta metabolizzato il nettare sonoro fornito dagli ospiti, si sciorinano i pezzi forti della collezione. In Taberna è direttissima, semplice e mediamente veloce; in Oltre il Tempo si da' molta importanza all’arpa, ora più enfatizzata rispetto alla onnipresente cornamusa, mentre in Con Passo Pesante si torna al costrutto tipico abbellito da un drumming “di gamba” molto efficace: personalmente è la traccia che preferisco delle 12 presenti in tutto Folkstone. Lo Stendardo e Alza il Corno chiudono degnamente i 47 minuti complessivi (intramezzate dalla già citata Igni Gena), prima che l’Outro riprenda il leitmotiv dell’iniziale Folkstone.
Al termine dell’incontro con i Folkstone ed i loro bagordi mi sento ubriaco, sbalordito e soprattutto felice. Questo primo full-lenght sa cancellare le fatiche della vita quotidiana conferendo freschezza e vitalità; mi ha inoltre lasciato la voglia di rispolverare parte del mio passato di tedesca memoria, rammentandomi pure che in Italia c’è finalmente chi sa fare Folk nordico di classe e qualità. Vedete, miei cari… meritare un ascolto è roba da poco, da tutti; rinvigorire la voglia di confrontarsi con un intero genere, nella mente di un inguaribile disilluso (anche musicalmente) è invece un’impresa che merita ben più della semplice sufficienza. E poi siamo solo ad un debutto… Ne dispongo l’ascolto a chiunque di sano intendere! Cercatelo per mari (?) e per monti (ecco)!
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VOTO LETTORI
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54.60 su 158 voti [
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25
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Grandi! Impossibile tener ferma la testa quando parte questo selvaggio lp!
Voto 99| |
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24
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Sono passati anni ma difficile dimenticare il primo ascolto di questa bomba. Dopo averli ascoltati in acustico (non sono un estimatore del genere) rimasi stordito dalla potenza della versione "power" del gruppo ( una vera fortuna averli apprezzati nella prima formazione originale). Per me un album da 90! |
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*_* madonna li adoro a parte perché sono italiani, e poi mi rappresentano troppo si merita un bel 80 e poi dicono che la musica italiana fà schifo ma per favore .-. |
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22
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non voglio sentì seghe!! come si dice dalle mie parti! 99 è il vosto giusto  |
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21
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Folkstone, scorribanda sarà! Folkstone, la via per l'eternità! Folkstone, scorribanda sarà! Folkstone, dalle Orobie scrutiamo il mar! Che grande band ragazzi. Inferiore (ma di poco) a Damnati ad Metalla ma comunque uno stupendo album Folk. I Folkstone sono una grande realtà, il fatto che siano italiani mi riempie di gioia. Alza anche tu il corno!  |
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20
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Trovati tutti e tre grazie per tutti quelli che mi hanno aiutato nelle altre recensioni dei Folkstone  |
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19
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Ragazzi è un anno che cerco i loro album e non li ha nessuno!!! T_T vi prego se qualcuno mi sa dire un posto dove sa dove lo posso trovare mi aiuti, VI PREGO XD |
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18
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Bello, bello, bello. Solo questo si può dire. L'unico difetto di questo album è forse l'eccessiva semplicità, soprattutto delle parti di chitarra, ma ha talmente tanti pregi (tra cui la voce di Lore, è veramente bravo) che questo piccolo difetto si può perdonare, in fondo è solo un esordio. |
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Ho avuto modo di ascoltarli solo recentemente...in crescita nel secondo album,ma in entrambe i casi niente di che!L'idea è buona,andrebbe sviluppata meglio..voto 55. |
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Mitico Mattia! Ma sei quello che penso io? In tal caso, sappi che io sono quello che pensi tu ci siam visti ieri  |
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15
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stupendi i folkstone....li adoro poi ferro è simpatico. un album stupendo non vedo l'ora che esca il prossimo nel 2010. mattia |
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14
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Ecco un gruppo che sa come si suona del buon Folk Metal! E i testi sono anche in Italiano! E no,questo disco non se lo deve far sfuggire nessuno! Se lo trovate(impresa ardua) acquistatelo subito,vedrete che non ve me pentirete! |
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13
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l'album stupendo quanto i loro concerti... delle vere e proprie serate tra bardi... e sono veramente preparati! complimenti!! ci vediamo al prossimo concerto! |
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12
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Grandissimo disco! Lo ascolto da 2 giorni senza sosta! 90 |
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11
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Bellissima recensione, complimenti! E bellissimo il CD.. infatti ho votato 92. Allora.. non vedo l'ora di vedere questi briganti in azione stasera! |
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10
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a due mesi dalla recensoione ammetto di esere stato un po' stretto... un 80 ci sta davvero tutto! |
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Ho potuto finalmente ascoltarlo, veramente bello. Mi fa piacere che i tetsi siano in italiano. Voto 85 |
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7
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grande... ma non credo dia l'esatta misura ! |
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Signori, ho ascoltato il cd, bellissimo, musica coinvolgente e...finalmente un gruppo che non si crea problemi e fa testi in italiano, 5 punti in più proprio per questo. 80 dunque. |
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5
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Giasse, Spooky, Raven vi ho mai detto che siete dei signori ??? |
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Giasse, Spooky, Raven vi ho mai detto che siete dei signori ??? |
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Concordo con Raven... Bella recensione e bello anche l'album!! |
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2
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Sei un signore...  |
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1
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Giasse, ti ho mai detto quanto mi piace come scrivi? |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Intro 2. Folkstone 3. Briganti Di Montagna 4. Rocce Nere 5. Avanti 6. In Taberna 7. Oltre Il Tempo 8. Con Passo Pesante 9. Lo Stendardo 10. Igni Gena 11. Alza Il Corno 12. Outro
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Line Up
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Lore (Voce, Cornamusa, Bombarda e Flauto)
Ghera (Chitarra, Cori) Roby (Cornamusa, Bombarda, Cori) Bechy (Arpa, Cori) Teo (Cornamusa, Bombarda, Cori) Ferro (Basso, Cori) Andrea (Percussioni, Cori) Fore (Batteria)
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RECENSIONI |
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