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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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FOLKSTONE - Viper Theatre, Firenze, 25/10/2019
31/10/2019 (1411 letture)
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La consapevolezza di sapere per certo che il live in questione sarebbe stato anche l'ultimo dei Folkstone al quale avrei partecipato ha fatto sì che crescesse in me un sorta di esaltazione mista ad amarezza, caratterizzante il pre-show e tutti i giorni precedenti l'evento. Mancare alla serata fiorentina era in ogni caso fuori discussione, perciò mi dirigo verso il Viper assieme ad un amico attorno alle 22. Noto che c'è ancora una leggera fila (i fan dei Folkstone sono abituati a ritardi sul tabellino di marcia rispetto all'orario ufficiale indicato) ma in pochi minuti siamo dentro e devo ammettere che il locale mi ha fatto subito un'ottima impressione sia per lo spazio non troppo esiguo riservato alla "platea", sia per la presenza della grande cassa centrale a sovrastare le nostre teste. Ed effettivamente l'acustica sarà uno dei punti di forza del concerto, con una risonanza tale da riempire anche i pochi spazi vuoti del locale.
Premessa necessaria: il concerto più che un live vero e proprio con degli artisti che si esibiscono e degli spettatori che assistono risulterà una vera e propria festa, con una partecipazione attiva da parte della quasi totalità del pubblico fra cori e pogo instancabile. La serata ripercorre l'intera carriera della band attraverso i migliori brani realizzati nell'ultima release Diario di un Ultimo come la title track, la stupenda I Miei Giorni, l'esorbitante Escludimi con protagonista una Robi scatenata, Astri e La Maggioranza. Ma nella lunga scaletta c'è anche spazio per i grandi classici della band come Con Passo Pesante, Rocce Nere, Un'Altra Volta Ancora e ovviamente Folkstone. Canzoni che non hanno bisogno di tante presentazioni ed infatti è proprio in queste occasioni che il pubblico accorso dà il meglio di se partecipando attivamente al "delirio alcolico" con Lore che chiede a gran voce di unirsi al canto. Nel mezzo però ci sono tante, troppe tracks meravigliose non adatte ai deboli di cuore, le quali rendono il percorso delle due ore di concerto esaltante. Non si fa in tempo a godere di un pezzo incredibile che ne arriva subito un altro, così si va da brani scalmanati ed appassionanti come Frerì, Terra Santa a pezzi più elaborati e maturi come Nebbie ed In Caduta Libera. E a proposito di quest'ultima sono proprio le perle di Oltre l'Abisso - a questo punto possiamo dirlo, apice compositivo della band - a rendere ancor più degno di nota lo spettacolo. Respiro Avido e Mercanti Anonimi alzano l'asticella a livelli indefiniti ma è pur vero che non si abbasserà mai dall'inizio alla fine anche grazie ad un Lore vocalmente ineccepibile, addirittura meglio in sede live (come spesso gli accade) rispetto alle registrazioni in studio; ad un Maurizio mattatore, poliedrico strumentista capace di eseguire al meglio tutte le esibizioni. La Robi si prende la scena in più di un'occasione, sia per il canto sguaiato e ricco di passione, suo autentico marchio di fabbrica, sia per la meravigliosa capacità di trasmettere il calore del live show. Seppur Lorenzo sia decisamente più artista e abile cantante è lei l'anima dei Folkstone. Il Confine segna lo spartiacque fra passato remoto e passato presente della band e la title track non passa assolutamente inosservata ma sono indubbiamente i brani finali a mandare in estasi gli accorsi. Nella Mia Fossa avvia il baccano, Prua Contro il Nulla lo rende in alta definizione grazie al chorus gridato a massimo volume (un momento che facilmente dimenticheranno i partecipanti) mentre Anime Dannate per poco non butta giù la struttura. Certo qui non siamo ai livelli dell'Orion di Roma dove addirittura i presenti sono saliti sul palco ma sta di fatto che il livello di pathos rimane altissimo. Di Non Sarò Mai porterò sempre nel cuore le splendide estensioni vocali del Lore sull'arioso ritornello, infine la dialettale Luna scalda i cuori prima della buonanotte e dell'addio ad un gruppo che pur avendo avuto vita breve ha dato tanto al folk metal italiano.
Un'Ultima Volta con Passo Pesante sancisce la fine di un viaggio iniziato nel 2004, quindici anni colmi di autentici momenti di gloria, molti dei quali racchiusi proprio nei concerti dal vivo. È proprio qui, in piccoli club come il Viper che i bergamaschi sono riusciti a raggiungere più velocemente i nostri cuori con delle esibizioni che travalicano la mera arte musicale, la cui ragione primaria è stata sempre far riflettere e regalare gioia. Un concerto dei Folkstone è come ritrovarsi con dei vecchi amici che non hai modo di vedere spesso ma che in fondo adori.
SETLIST FOLKSTONE 1. Diario di un Ultimo 2. I Miei Giorni 3. Nebbie 4. Frerì 5. Escludimi 6. Frammenti 7. In Caduta Libera 8. Astri 9. La Maggioranza 10. Terra Santa 11. Scintilla 12. Anomalus 13. Respiro Avido 14. Le voci della sera 15. Mare dentro 16. Il Confine 17. Folkstone 18. Mercanti Anonimi 19. Un'Altra Volta Ancora 20. Rocce Nere ---- Encore ---- 21. Nella mia fossa 22. Prua Contro il Nulla 23. Anime Dannate 24. Non Sarò Mai 25. Con Passo Pesante 26. Luna 27. Omnia Fert Aetas
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6
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Un vero peccato!
Bel gruppo, bravi artisti e buona musica senza risparmio.
A mio avviso ci stava almeno un altro live con gli ultimi lavori … pazienza.
Grazie a tutti per avermi "maciullato le orecchie" se poi ci sarà un ripensamento ….. godo!^^
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5
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Mi spiace davvero. Li seguo dal 2008. Visti un'infinità di volte e mi sono sempre divertito un sacco.. mio ultimo concerto ad agosto ad una festa in provincia di Bergamo. Li vidi suonare pure in un kartodromo. Da bergamasco devo dire che sono stati un motivo di orgoglio per noi orobici con pezzi come Luna, Pianetti e frerì |
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4
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Non c'è di che! Per il resto mi sembra tutto identico. In ogni caso capisco il trasporto, è stato così un pò per tutti ;D |
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3
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Joker hai fatto benissimo a segnalarle! Purtroppo non sono riuscito a fotografare la scaletta come mio solito perciò sono dovuto andare un po' a braccio e considera che durante il live ero veramente estasiato quindi ci sta che più di una cosa mi sia sfuggita |
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2
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P.S.: piccola postilla per fanatici, che io ricordi della serata, mi sembra non abbiano eseguito Anomalus (nessuna strumentale se non vado errato), ed il concerto si è concluso con certezza con Anna tratta da Ossidiana, cosa non sfuggita ai puristi (me compreso lo ammetto!), nonostante siano state urlate a gran voce Nell'Alto Cadrò, Lo Stendardo, Alza Il Corno ecc..... Nulla di grave comunque, non credo che nessuno li abbia minacciati di morte  |
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1
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Non posso aggiungere granchè, hai espresso a parole le mie esatte emozioni. Sono passati solo pochi giorni ma rimarrà uno dei ricordi più indelebili della mia musica vissuta on the road. A fine concerto mi sono fermato per scambiare due parole con quasi tutti i ragazzi: ad esclusione di un Maffei completamente fradicio ( ), sembra che la marmaglia chiuda i battenti sul serio. Ciò mi lascia un sapore agrodolce in bocca ma devo ammettere che in un arco di 15 anni hanno saputo condensare tutta la loro essenza. Rimangono ora la loro musica (sempre bella, anche in lavori meno digeribili come Ossidiana), i ricordi che ho con loro e con gente conosciuta a caso dove per due ore eri una sola entità, i viaggi fatti (più o meno lontano) per vederli (6 volte in tutto, vorrei fossero state molte di più), ed una gioia inaspettata nella chiusura di un cerchio mio personale ("certo che tutto andrà, senza me......."): scoperti nel 2013 dopo il successo de Il Confine, riuscii a vederli la prima volta proprio al Viper un anno dopo, dove assieme a mio fratello fu proprio Lore che ci fece entrare quando arrivarono loro, dove assistemmo pure al soundcheck (FANCULO IL VIP PACKAGE!!!), con tanto di furgoncino bianco scassato; e sempre al Viper tutto si conclude, in una grande commovente festa di gruppo. Grazie davvero di tutto \m/ |
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