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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Dopo ben sei anni di attesa dal secondo album Modified Poison, tornano gli E-Force, formazione nata dal volere del frontman Eric Forrest, famoso per la sua militanza nei Voivod nella seconda metà degli anni novanta. Dopo aver partecipato a Negatron e a Phobos in sostituzione di Denis Bélanger, il vocalist e bassista canadese si è concentrato sul proprio progetto personale che prende il nome dal suo nickname utilizzato durante la militanza tra le fila della leggendaria progressive thrash metal band. Pur essendo nati nel 2001, gli E-Force giungono solamente al loro terzo album con il qui presente The Curse…, un lavoro che cerca di condensare tutta la loro esperienza maturata in più di un decennio in giro per i festival di tutto il mondo. Ad affiancare Eric, vi è il ritorno di KROF dietro le pelli (che già aveva preso parte al tour europeo del 2005 come sessionman) e l’aggiunta del nuovo chitarrista XAV. Al trio si aggiungono alcune collaborazioni, tra cui Glen Drover (Megadeth, King Diamond), Kristian Niemann (Therion) e Vincent Agar (Yotangor). Dopo questo periodo di tacita pausa in studio -e l’ennesimo cambio di line-up di una formazione mai solida e definitiva- ora non resta che vedere se Eric Forrest è riuscito a offrire al pubblico una prova convincente per porre le basi del prossimo futuro degli E-Force.
Dopo una breve introduzione, il trio si getta a capofitto nella pura efferatezza e nella dissacrante velocità tipica del movimento ottantiano. Perverse Media, si fa largo con le sue caratteristiche di brano tiratissimo, ispirato al thrash nudo e crudo di alcuni decenni fa. Le vocals di Eric Forrest la fanno da padrone per tutto il pezzo, caratterizzandolo con la loro attitudine sporca e grezza che contrasta ottimamente con il sound morbido e smussato dal wah-wah dei ripetuti solismi di XAV. Il muro sonoro eretto dal trio è alquanto efficace, per quanto il sound non sia in alcun modo innovativo o degno di particolari note nel songwriting: Witch Wrk e Psyclone vantano una certa canonicità nel loro miscuglio tra le sonorità thrashy e alcune particolarità appena accennate di casa Voivod. Nonostante il forte imprinting derivativo, il risultato finale di molti brani di questo The Curse… è efficace e colpisce l’ascoltatore con innata efferatezza, facendogli presto dimenticare i difetti che possono conseguire alla pedissequità old-school del sound. Mentre KROF sostiene il canovaccio del brano con buona qualità, edulcorando il tutto con cavalcate di doppia cassa e rullate furibonde, la chitarra di XAV intesse assoli di buona fattura che spiccano sul sound più volte in ogni brano, quasi dovessero sostenere una rumorosa battaglia con le harsh vocals di Eric. La prestazione del mastermind stesso è anch’essa convincente: se con il basso espande e potenzia le linee ritmiche, aiutando non poco KROF nel riempimento del suono, le sue vocals sono cruente e brutali; d’altronde non ci si poteva aspettare un cantato pulito o una timbrica differente dal singer di Negatron.
Concludendo brevemente, The Curse… suona bene, offrendo una base principalmente thrash a cui si sommano alcune caratteristiche maggiormente heavy, il tutto inasprito dalle famose harsh vocals di Eric Forrest che, una spruzzatina di Voivod, non ce la fa mancare di certo. Ovviamente, stiamo parlando di un lavoro che non si farà ricordare particolarmente negli anni a venire, né sarà destinato a destabilizzare il mercato dell’heavy/thrash mondiale con le sue proposte che peccato di una certa emulazione old-school; verosimilmente, The Curse… sarà destinato a rientrare nella categoria di album pedissequi degni di più di un ascolto e, in ogni caso, otterrà il suo meritato spazio negli scaffali del thrasher amante di tali sonorità. La produzione del disco è buona, grezza al punto giusto per far risaltare il sound degli strumenti e, soprattutto, della voce di Eric Forrest. Il difetto principale di questo album, invece, rimane la particolare lunghezza: undici brani di medio-lunga durata per un totale che sfiora l’ora di riproduzione sono eccessivi in un genere compatto e “immediato” come dovrebbe essere il thrash metal. Malgrado ciò, anche se alcuni pezzi saranno sottolineate dallo skip rapido dell’ascoltatore, ci troviamo di fronte a un disco di discreto thrash metal che merita di essere ascoltato da parte della cerchia di appassionati dell’impeto e della genuinità di tale genere.
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Invitation 2. Perverse Media 3. Witch Wrk 4. Serpent’s Kiss 5. Awakened 6. Psyclone 7. Devoured 8. Mass Deception 9. Your Beloved Hate 10. Infexxxous 11. The Curse of the Cunt
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Line Up
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Eric Forrest (Voce, Basso) XAV (Chitarra) KROF (Batteria)
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