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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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Dimmu Borgir - Stormblåst
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( 17961 letture )
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L'ECO DI UN TEMPO MORENTE...
Sono passati esattamente dieci anni da quando non ero altro che un ragazzino pieno di ormoni che da qualche mese sbavava dietro ogni prima scoperta blackmetal. Ogni volta che incontravo qualche "veterano", lo imploravo di copiarmi in cassetta qualche album che per me era introvabile. Ecco che una mia conoscente mi fece avere una cassetta rovinata dove su un lato c'era Nordavind degli Storm, e nell'altro lato Stormblåst dei Dimmu Borgir. Quello stesso giorno passai la cassetta nel pc e poi in un cd. Tutt'ora quando voglio risentire Stormblåst, inserisco nel lettore lo stesso medesimo cd di 10 anni fa, che suona sporco e appiattito come il nastro della musicassetta da cui lo avevo estrapolato.
TUTTE LE LUCI SONO ORMAI SVANITE...
Esistono album che sembrano essere nati dal nulla, spontaneamente, che hanno una primordiale perfezione presente solo in natura, e che presentano le stesse piccole imperfezioni che conferiscono alla natura stessa l'unicità dei propri prodotti.
Questo piccola violacea orchidea è il frutto partorito dai Dimmu Borgir nel lontano 1996, i quali dopo aver rilasciato un disco clamoroso (For all Tid), firmano con l'inglese Cacophonous records (label dedita al blackmetal di stampo sinfonico). La line-up viene leggermente sconvolta in una formazione che resterà poi pressoche definitiva. Shagrath passa dalla batteria alla voce e alla chitarra principale, Silenoz abbandona definitivamente il ruolo di singer per dedicarsi alla seconda chitarra, Tjodalv abbandona la chitarra per la batteria, infine il misconosciuto Brynjard Tristan rimane stabile al basso mentre i testi sono ancora opera di Aldrahn dei Dødheimsgard. Il risultato di questa operazione è un disco notturno e sognante, costantemente bagnato dalla pioggia e scalfito dal vento; la leggera brezza notturna accompagnata da una delle più belle trascrizioni di pianoforte di tutto il blackmetal è l'inizio di Alt Lys er Svunnet Hen (parzialmente rubata da Sacred Hour dei Magnum da parte di Stian Årstad)... Poi comincia la pioggia, il doppio pedale della batteria accompagna gli archi suonati da Årstad, mentre ci accingiamo a compiere questo viaggio nella notte più buia e umida.
I riff malinconici di Broderskapets Ring duettano col pianoforte, mentre le urla riecheggianti di Shagrath ci accompagnano in questa lenta ballata verso le tenebre e le foreste più fitte:
Føl natten som legger seg rundt deg, Glem all kjærlighet Feel the night wrap itself around you, Forget all love
Le differenze rispetto agli albums precedenti sono palesi: i Dimmu Borgir pur avendo creato un debut eccezionale, unico per il suo manifesto e la produzione, abbandonano i cupi toni medievali e le chitarre zanzarose in favore di un suono più corposo, omogeneo, nel quale chitarre e tastiere si abbracciano e si fanno piene. Il risultato è un album pregno di una tangibile malinconìa, che traccia le fasi dei propri stati d'animo lungo le canzoni.
Når Sjelen Hentes Til Helvetet è un doppio arpeggio piangente che lascia i toni più aggressivi alle violente chitarre e alla lingua biforcuta di Shagrath. E la tempesta si acquieta ancora, facendo emergere il classicheggiante pianoforte prima di scatenarsi ancora con violente percosse sull'ascoltatore.
La più bella quiete fra i nubifragi dell'album si manifesta in Sorgens Kammer, lunga meraviglia di solo pianoforte accompagnato da archi nella parte centrale (che in tempi recenti si è purtroppo scoperta essere una palese rivisitazione di un videogioco per l'Amiga, copiata da Årstad e spacciata al resto della band per composizione personale): le singole note calcano malinconiche melodie, mentre i tasti del pianoforte rintoccano come le gocce di una pioggia che si è calmata.
I toni dell'album si fanno ancora più cupi con la doppietta Da Den Kristine Satte Livet Til / Stormblåst. Questi brani, i più violenti e aggressivi del platter, ci portano simoblicamente nel bel mezzo del dimmuborgir (mitologica zona islandese dalla quale si accede all'antro dell'Inferno), dove non c'è ne' pace ne' luce. Gli accompagnamenti di Stormblåst sono diventati leggenda ed emanano tutta la propria spirituale bellezza; i violoncelli accompagnano gli arpeggi acustici e l'oscuro parlato di Shagrath; il finale è semplicemente magico: l'amore di Årstad per Richard Wagner si unisce con una malinconica nènia alle chitarre.
Un preciso basso solista risalta in primo piano sulle note di Antikrist, oscuro paradigma, dove le urla lasciano spazio ai flauti e ai buboli dei gufi.
Dødsferd rimarca la propria aggressività, accentuata dai centrali accompagnamenti teatrali dei synth; Vinder fra en ensom grav risuona per la magnificenza dei propri riff.
Questo lungo e travagliato viaggio si conclude con Guds fortapelse - Apenbaring av dommedag, canzone magistralmente aperta dalla 9° sinfonia di Dvorak (New World Symphony), dove Silenoz torna dietro ai microfoni per declamare le sue blasfemìe. I riff principali sono epici e le tastiere guidano sapientemente il resto degli strumenti. Una struggente coda di pianoforte anticipa la brutale chiusura dell'album.
...LA FINE DELLA TEMPESTA
In sostanza ci troviamo di fronte a un gioiello di pura creatività ed emozionalità, un album che non possiede brani brutti o di secondo rilievo, un album formato da brani che si susseguono organicamente senza forzature. L'anno successivo i Dimmu Borgir firmeranno per Nuclear Blast e cominceranno la loro scalata al successo, che per buon tempo coinciderà anche con una notevole qualità della musica proposta. Ma questa è un altra storia... Stormblåst è un album che brilla di una fioca luce propria, mossa ancora dall'indipendenza della band e dalla voglia di suonare senza essere vincolati da alcun compromesso, suonare unicamente per affermare le proprie convinzioni. Anche grazie a questo album, i Dimmu Borgir saranno capaci di emergere dal calderone di tutte le band symphonic-blackmetal dell'epoca, e saranno capaci di costruirsi un proprio suono. Tutto (anche) grazie a Stormblåst.
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VOTO LETTORI
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81.78 su 184 voti [
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47
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Riascoltato...Pa parapapapa!Na no na no naaa zum zum zum pa spun spun na no na no zum zum zum taraaaaa......40 |
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Ottimo lavoro, sicuramente meno influente sulla scena e con meno personalità del successivo Enthrone Darkness Triumphant, il vero capolavoro della band (ed in generale uno dei capolavori del Black Metal sinfonico).
Si inizia però a percepire nitidamente quale sarà lo sviluppo futuro del sound della band, portando il tutto ad una dimensione \"meno standard\" rispetto al debutto, altro ottimo lavoro ma ancora molto legato agli stilemi del genere. |
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@transcendence complimenti per la citazione da the wrestler, gran film . È vero che il giudizio vero lo dà il tempo, quanti lavori oggi considerati classici sono stati stroncati all\'uscita? Ma è anche vero che dopo 20 anni si rende a rivalutare anche cose onestamente di secondo o terzo piano. @spirit dei vergelmer possiedo una cassetta registrata, con I primi due demo se non ricordo male, non capolavori ma validi. Il full length non l\'ho sentito ma possiedo grind zone con la recensione , adoravo quella rivista, ma forse se fosse uscito 3/4 anni prima avrebbe avuto più impatto. Nel 97 il genere era inflazionato, un po\' troppi cloni e lavori inutili. Come il Power qualche anno dopo. Me lo cercherò su YouTube. |
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@Transcendence: Tutto quello che vuoi però io facevo riferimento a chi mi piaceva a me e a chi avevo preso i CD e tra l\'altro non al momento dell\'uscita ma alcuni anni dopo quando l\'etichetta si era già stoppata la prima volta... |
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Eh, proprio le recensioni dell\'epoca sono il problema. La maggior parte sono sparite dal web (ad oggi scan o pdf di Grindzone sul web non se ne trovano, perlomeno non facilmente, quindi come fonti sono difficilmente raggiungibili), ma gran parte dei recensori erano \"ragazzini\" o appassionati che scrivevano per opinione propria, mettendo 0 o 10 a propria discrezione (un po\' come Pitchfork Media negli anni 2000), e siccome ai tempi Internet non esisteva, i lettori si fidavano sulla parola, salvo poi dire dal 2010 in poi \"ah, massacrato su Grindzone, eppure lo trovo un bel disco\", cosa già successa decine di volte in questo sito. Per dire, i nostrani di Metal Shock lo facevano aggratis... Morale della favola: il giudizio di un prodotto musicale tende ad essere più obiettivo e veritiero quando \"postumo\", magari a 10 o 20 anni dall\'uscita, quando non c\'è il più la foga o il contesto del periodo originario di uscita, sennò ci sono troppi fattori in contemporanea che falsano/sporcano il giudizio o portano a considerare una cosa quando poi, tempo dopo, si scopre che non era così (fino al 2012 noi ascoltatori eravamo tutti convinti che fossero tutti chitarristi/bassisti/batteristi/tastieristi/one-man-band, poi abbiamo scoperto che i signori usavano basso, tastiera e batteria digitali/workstation per risparmiare tempo e soldi, Louis Cachet in primis). Non è che tutto quello che è uscito prima del 1997 è tutto capolavoro qui, capolavoro là, capolavoro su, capolavoro giù, se no facciamo la stessa figura di \"poi è arrivato quel fr.o di Kurt Cobain e ha rovinato tutto\" (cit.). |
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Io ricordo invece ottime recensioni all\'epoca.Su grindzone ne parlarono benissimo..e comunque dissento dal disinteresse sul disco,un album che ascolto ancor oggi con vivo interesse. Lo consiglio al grande Legaliz. |
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Vorrei che non lo fosse, ma sono pochissimi gli utenti web che lo considerano (si contano sulle dita di una mano). Se devo considerare fonti web \"autorevoli\" per valutare quel disco, ci aggiriamo tra il 65 (Rateyorumusic), il 66 (Metal Archives) e il 70 (Spirit of Metal, qui senza nemmeno una parola a riguardo). Se non ha suscitato interesse, ne consegue che non è roba rilevante, non ho usato il termine mediocre, ne ho ascoltato una parte qualche anno fa e non ricordo nulla che valesse la pena ricordare, già l\'opener \"Blessed by Satan\" altro non è che l\'ennesima riscrittura di \"Black Horizons\" e \"The Somberlain\" dei Dissection, figuriamoci il resto. Poi io ho siccome ho ascolti abbastanza eterogenei, sono molto più severo nel giudicare un prodotto musicale, perché un minimo di obiettività e di considerazione del contesto ci vuole. Oh, se decidete di inserirlo tra i rispolverati, non chiamatemi. @Rain ex Area: Mah, la Cacophonous Records non ha un catalogo sterminato, ma in mezzo ci sono finiti pure proposte lontane dalla dicotomia \"symphonic/meloic\", tipo Christ Agony, Blood Storm, Eastern Front, Goatsblood, Löbo, Monolith, N.A.O.S., Primordial, Root (una re-issue di Hell Symphony, per la precisazione), Psychic Pawn, Roswell, The Infernal Sea, The King Is Blind, Vaee Solis e Venomwolf. Ora risulta inattiva a tempo indeterminato, a riprova che non tutte le ciambelle riescono col buco. |
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@Tran,non dirmi che quello dei Vergelmer era un disco mediocre,dai...sù...E ve li ricordate i Twilight Opera?E la copertina del disco?La summa dell\'orrido. |
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@Spirit:Avevo il CD dei Vergelmer con quella roba verde in copertina XD E hai ragione putroppo non tanti se li ricordano.
Boh personalmente delle Cacophonus a me piacevano gli Abyssos che mi ricordavano i Dissection ma più sinfonici e con l\'immagine da vampiri... poi i Gehenna e i Sigh avevano fatto dei bei dischi con loro e anche i primi dei Cradle of filth mi piacevano. Solo che appunto si tratta di Black Metal più teso alla melodia quindi non quello simil Darkthrone o sparato a mille a la Dark Funeral/Marduk. |
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@Spirit: Colpa della label? Ma veramente Vergelmer altro non era che un side project di Mathias Kengo Kamijo degli Algaion (che nel 1997 avrebbero pubblicato un altro album) più altri colleghi che da lì a poco si sarebbero ritirati definitivamente dall\'attività musicale per i classici motivi (mancanza di interesse progressiva). Oltretutto Light the Black Flame ha suscitato interesse prossimo allo zero semplicemente perché non è un disco ritenuto poi così interessante, oltre ad essere uscito tardi (mentre Welcome My Last Chapter dei Vinterland ha avuto tutt\'altro riscontro postumo), perché la scena \"melodic black\" stava diventando satura e le zine contemporanee si stavano spostando su altri generi (power e \"symphonic\", per esempio). Poi per carità, nemmeno i primi due Dimmu Borgir sono poi così grandiosi (anche se c\'è una fetta di fan del depressive che li preferisce a quanto fatto dopo), colpa un po\' di songwriting semplicistico e qualità sonora già ai tempi un po\' vetusta. |
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Lucio,rigorosamente ironico..Vero,la label in questione proponeva questa roba,ma non solo,anche alcune rare perle,come i mai troppo rimpianti Vergelmer,una grande band che pochi ricordano o conoscono,purtroppo trascurati e dimenticati.Un grande BM il loro.Ma quando ci si affida alla label sbagliata tutto va a puttane.. |
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La Cacophonus era la casa di chi faceva il Black Metal melodico e sinfonico o anche semplicemente di chi faceva roba vicina al Gothic quindi questo lavoro era perfettamente in linea con il loro catalogo e non aveva la pretesa di essere \"True Black Metal\".
Boh secondo me era molto meno bello di Enthrone Darkeness Triumphant ma era bello ed é il primo disco in cui si avverte il loro stile che verrà...
E\' il loro ultimo album con testi in Norvegese e personalmente non mi importava un granché se questo o quel pezzo era ripreso paro paro da un vecchio gioco o cose di questo genere...
La torre in copertina e l\'illustrazione interna mi fa incredibilmente pensare a quella che si vede nel videogioco di Devil May Cry 3 gioco uscito quasi dieci anni dopo... ma credo sia una reference non dichiarata dei creatori del gioco o forse no... |
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@lucio a me sembra proprio di sì conoscendo ormai i gusti di spirit |
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Spirit, ma il Commento 30 era ironico? |
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Chissà cosa c\'era in quel panino... |
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Ne aggiungo anche io uno Dave.É il meno peggio. 60 |
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Metto un commento solo perché mi dà fastidio che il miglior disco dei DB abbia meno commenti di uno dei loro peggiori. Cmq veramente un grande album e a mio avviso il loro capolavoro. |
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Dodsferd, Stormblast, ma potrei citarle tutte.........voto 90/100 anche per me.
QUando si hanno tante idee anche con pochi mezzi si possono tirar fuori capolavori e questa è una gemma nera di rara bellezza!!! |
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Per me questo e' uno dei 10 migliori dischi black di sempre, e insieme a for all tid il migliore che hanno fatto ( diciamo la verita solo i primi 3 sono belli, gli altri invece sono delle cagate pazzesche), mi mette tristezza il 76 dei lettori, per me si becca un bel 92 |
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Non concordo @Tira, non raggiunge l'irraggiungibile EDT, ma resta il secondo in classifica per me, un ottimo disco oscuro, malinconico, evocativo, notturno e violento allo stesso tempo, oltre alle due belle tracce di piano (in parte rubate, vero) anche le restanti canzoni sono straordinarie, non immediate e a presa rapida come quelle del successore, ma proprio per questo cariche di un fascino irripetibile. Ti consiglio di riascoltarlo, io lo sto facendo proprio in questo momento: stupende Broderskapets Ring, Når Sjelen Hentes Til Helvete, Da Den Kristne Satte Livet Til, Antikrist, ma le altre non sono da meno! Stupendo!!! |
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Disco che è stato esageratamente rivalutato a causa del successo del successivo inimitabile capolavoro assoluto....tutti a nominare le due parti di piano, entrambe non composte da loro, quindi...qui siamo a zero. Tolte queste due belle parti copiate, per il resto, si tratta di un disco sufficiente, forse discreto, molto ripetitivo, con rare parti realmente vincenti, tanto è vero che ai tempi non ebbe particolare risonanza se non tra gli ultra appassionati del genere...voto completamente fuorviante e furoi scala, siamo sul 7 ad andare lunghi |
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Il migliore insieme al successivo,quando i Dimmu Borgir erano ancora una magnifica entità oscura che realizzava musica malvagia e mistica allo stesso tempo...l'intro "Alt Lys Er Svunnet Hen" sembra l'ultimo spiraglio di luce prima dell'arrivo del buoi da cui non si ritorna...l'album ci trafigge imperterrito con riff taglienti e gelidi interrotti da monumentali stacchi melodici che rendono l'album ancora più colossale nei suoi continui cambi di tempo,basti ascoltare Nar Sjelene Hentes Til Helvete con il suo maestoso stacco centrale,Sorgens Kammer è l'intermezzo che spezza in due l'album e probabilmente la traccia strumentale più bella che abbia mai sentito in ambito black,triste e malinconica tra la furia cieca delle altre tracce,tra cui emerge la stessa Stormblast,per me la miglior canzone dei diavoli norvegesi insieme a Mourning Palace...non si può descrivere a parole l'arte emanata da quest'album,che a differenza della sua ristampa sembra provenire da un'altra dimensione,dove la tempesta non finisce mai |
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Che album ragazzi! Comunque Silenoz qui si occupa di quasi tutte le parti vocali, Shagrath si occupa di circa il 10% delle linee vocali su tutto il disco come affermato da loro stessi. |
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quando ancora si faceva del vero black metal.... grande album |
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non sei l'unico!  |
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Sono l'unico a cui vengono le lacrime appena attacca Broderskapets Ring? Disco eccezionale, non si può non innamorarsene. Alt Lys Er Svunnet Hen lascia a bocca aperta, la title track é da brividi, Antikrist malvagissima con quel basso in primo piano, guds fortaselpe la più epica. E poi Sorgens Kammer...non m'importa che sia copiata, ogni volta che l'ascolto mi emoziono troppo, chiudi gli occhi e ti ritrovi veramente nelle camere del dolore |
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Nooo, grazie mi avete distrutto un mito. Scoprire che Sorgens Kammer è un plagio mi ha rattristato parecchio... Vado ad ascoltarmi qualche canzone triste va... Tipo Sorgens Kammer! |
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@Ragnarok: non bisogna seglanare niente, c'è già scritto nella refe  |
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L'album in generale è di notevole livello, ma bisogna segnalare il plagio "Sorgens Kammer" nei confronti di una musica presente nel videogioco "Agony", per l'Amiga. Anche Silenoz in un'intervista si era lamentato del fatto che il tastierista di questo disco aveva spacciato il suddetto pezzo come compost da lui, mentre poi si è scoperto essere, come ho detto, un plagio. |
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album stupendo grandissime canzoni, atmosfere malefiche.. Alt Lys Er Svunnet la migliore voto 9 |
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Come già detto da Undercover la produzione, ed aggiungo una copertina (quella della nuova versione) veramente indecente, se confrontata con l'originale . |
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La produzione nuova è di plastica, il drumming di Hellhammer non c'entra una sega... |
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Che differenze ci sono tra la versione originale e quella nuova? |
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Altro super album dei Dimmu... album incredibile!!! Tutti i fan del black metal dovrebbero possedere questo album! Voto 94 |
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Bella recensione complimenti!! Mi hai invogliato a riscoprirlo...se lo ritrovo nella polvere degli scaffali divisione Black! |
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Per me il migliore dei Dimmu |
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Sì Alt Lys Er Svunnet Hen è stupenda, la migliore! Il pezzo in piano, seppur ripreso dai Magnum, è spettacolare! |
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stupendo, in particolare Alt Lys Er Svunnet Hen e Sorgens Kammer |
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Nonostante immagino la recensione immagino non sia delle più recenti aggiungerei a Sorgens Kammer anche Alt Lys Er Svunnet Hen da cui hanno preso la bellissima intro con il piano che in realtà del del gruppo power Magnum. |
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Per chi volesse verificare il plagio in Sorgens Kammer si vada a cercare la musica del videogioco Agony. Ahhhh l'Amiga... |
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Gran bel disco! Io ho amato anche la loro evoluzione successiva ma con questo si sono consacrati, dovrebbe essere nella discografia di ogni amante del black metal.. |
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un disco che all'epoca della sua uscita consumai letteralmente, ora con il senno di adesso ha perso molto del suo smalto, soprattutto nella seconda metà del disco... |
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3
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Le tue recensioni sono puntuali e denotano sincera passione per il genere bravo |
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2
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ops... Marzo 2010.. d'altronde la data del commento sotto, non mente. |
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1
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recensione riscritta a Marzo 2009. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Alt Lys Er Svunnet Hen
2. Broderskapets Ring
3. Når Sjelen Hentes Til Helvete
4. Sorgens Kammer
5. Da Den Kristne Satte Livet Til
6. Stormblåst
7. Dødsferd
8. Antikrist
9. Vinder Fra En Ensom Grav
10. Guds Fortapelse - Åpenbaring Av Dommedag
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Line Up
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Shagrath - Vocals & Guitars
Erkekjetter Silenoz - Guitars & Vocals
Stian Aarstad - Synthesizers & Piano
Brynjard Tristan - Bass
Tjodalv - Drums
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