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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Winger - Better Days Comin`
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( 3495 letture )
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Chiedo venia, chiedo venia e anche pietà. Lo so bene che questo sesto disco nella carriera dei Winger è uscito ad aprile 2014, ma complici disgrazie inenarrabili, perenni nuvole fantozziane sul mio capo e il tempo tiranno che vola come un condor rapace, la recensione esce solamente oggi. Mi cospargo il capo di cenere purpurea unitamente a prolungate session di inginocchiate su ceci metallici acuminati, e una dieta a base di capricciosa per 49 giorni, piatto che aborro e schifo, tutto ciò in segno di profonda penitenza.
Questo Better Days Comin’, un titolo, un manifesto vero e proprio, segue il bellissimo Karma (2009) album con melodie gasatissime e stupefacenti. Lo stile, il marchio di fabbrica dei Winger, risuona pesantemente tra le casse e le orecchie dell’ascoltatore, lasciando segnali focosi e alti standard, un po’ come tutte le produzioni di Kip e soci. In moltissimi avrebbero scommesso su un citofono piuttosto che sull’esistenza della band dopo l’esordio, datato 1988 e, in effetti, è passato di tutto sotto i ponti ma gli americani sono ancora qui, nonostante pause produttive assai lunghe, smembramenti di line-up, carriere soliste e fatti di vita non proprio rinfrancanti e piacevoli. Ma la cosa basilare è che il marchio Winger è tornato a stupire: e allora via con la musica che, già tanti di voi, conosceranno alla perfezione. Midnight Driver of a Love Machine è sincopata, efficace e connotata, si muove a punta di trapano, con guitar circolari e cori appuntiti, Kip con le sue corde vocali disseta l’arsura dell’attesa e si conferma un vocalist di livello ineccepibile, capace di penetrare la rotta e dirigerla con consumata maestria; solo di Reb Beach da abbracci e baci. Queen Babylon è class metal puro (chissà se posso ancora usare questo termine, perché è un termine italico partorito da un collega nato sui nostri lidi e tutto ciò riveste l’aura di peccato originale, oddio mamma che roba atroce), ripeto class metal puro nel riff, suoni asciutti, soprattutto sul rullante, e atmosfere peculiari della band, quei ghirigori che si trasformano in atmosfere goduriose tipiche del quartetto, che tra l’altro mena di metal senza alcun risparmio e con una classe eterea. Il singolo Rat Race appare un po’ scontato, vittima di tanti stereotipi e, sinceramente, non si capisce il perché sia stato scelto come apripista e biglietto di presentazione di questo lavoro. La title track immette ipnosi nei giri di chitarra e si dimostra una song composita ed eclettica con spunti di hard puro americano, slap di basso, inflessioni funky, spensieratezza innalzata da cori maturi e magici, in breve una stilettata di alta casta, mentre la seguente e distonica Tin Soldier, parte con un riff pianistico quasi inquietante da horror film, tramutandosi in un tipico spaccato dalle partiture barocco-statunitensi con afflati progressive. Un vero trademark di Winger e soci, cosa questa che va apprezzata per l’originalità e la riconoscibilità al primo giro di CD, ma che al sottoscritto non ha mai fatto sbavare. Traccia numero 6, Ever Wonder, un capolavoro inenarrabile di quasi sette minuti. Una semiballad con un sound carico e possente, ascoltatevi la batteria, che allo stesso tempo mette in evidenza arie adesive, velate di cachemire, che non si staccheranno più dal vostro torace, un pezzo di grandissimo carattere che sottolinea, a filo spinato, il genio scrittorio di questi pregiati rocker, un brandello sensazionale ed esaltante con arrangiamenti de luxe, che non ci si stanca mai di riascoltare: tasto repeat pigiato ad libitum! So Long China indossa un vestito cattivo nelle sei corde che regalano brandelli d’inferno mitigati dai cori eterei e da un bridge luminoso, il tutto improntato sulla voce piccante e armoniosa del grande Kip, con la drum che pesta e filamenti prog che scaturiscono. Storm In Me, grande titolo, sventola tritolo sin dall’attacco della prima plettrata, voce filtrata sul chorus e sviluppi più rocciosi delle Highland che vi faranno ruzzolare giù per i pendii pietrosi di questo pezzo durissimo. Con Be Who You Are, Now si va verso lo stop finale: tappeto di key, ritmi rallentati, incedere barbiturico ma mai soporifero, anzi, anche in episodi come questo i colpi da maestri scudisciano l’aere senza ritegno, con impennate improvvise che accapponano i talloni, mentre Out of this World pone i titoli di coda su questo splendido disco, con un incedere mellifluo che va in crescendo e defluisce in un inciso serrato con gli strumenti e la voce che erigono un muro, e il solismo di Beach che disegna arazzi con le nuvole.
Better Days Comin’ gode di tutte le componenti migliori della storia dei Winger: ispirazione, composizioni mai banali e mai troppo immediate bisognose di applicazione ed ascolto, voce allo zenith, chitarre capaci di domare un vulcano impazzito di magma fuoriuscente, un solismo strepitoso, una sezione ritmica da far impallidire, suoni moderni e mai buttati a caso, solo per colpire o sfoggiare esperienza da big band. Log live Winger, che la vita sia con voi per altri 87 anni!! E vado subito a riascoltarmi Even Wonder, magnificenza allo stato puro, che da assuefazione!
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Leggendo la rece e il voto, e vedendo che il recensore è lo stesso, questo e l\'ultimo album sono a pari, se non superiori ai primi due In The Heart Of The Young e Winger? |
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20
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pardon..ho sbagliato pagina |
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pardon..ho sbagliato pagina |
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Puoi commentarlo direttamente sotto la relativa recensione, grazie  |
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ma solo io trovo IV un bell'album? four leaf clover, M16, blue suede shoes, right up ahead, your great escape sono dei pezzoni |
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Rispolverato oggi. Album veramente molto bello, classe e tecnica da vendere, livello medio dei pezzi decisamente alto (anche se dopo Ever Wonder avverto un leggero calo). Midnight Driver punta di diamante insieme alla succitata Ever Wonder e alla title-track. Spero che quest’album abbia prima o poi un successore. Voto 82 |
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....la nuova era Winger non mi soddisfa quasi mai....grandi musicisti...enorme cantante ma songs cosi' cosi'....gia' winger IV aveva pochissimi brani belli a mio parere, questo poi non mi entusiasma....siamo troppo fuori dal seminato?....o sono i pezzi troppo particolari?...ma...devo ancora capirlo....PULL era di ben altra pasta! |
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Plauso a metallized che scrive commenta e non condividi....pratica dei social media di merda che ti vogliono indurre a cambiare per l amore condiviso del web.....UnA merda mai vista a cui dedico Rat Race. ...run Rat run |
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Grazie mille Ronnie!!! |
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12
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Grande rece Frank!!E disco immenso!!Prog,class,hard rock,pop...C'è di tutto in una miscela sempre personalissima!!!E da tenere d'occhio anche i lavori solisti di Kip!!Degne del miglior Sting o Peter Gabriel!!!Top!!! |
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11
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Miglior album del 2014! |
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10
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Grandissimo gruppo !!!! Li adoro !!! |
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9
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Gruppo di estrema CLASSE |
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8
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Quando un disco si apre con un tintinnio di chiavi ed il rombo di un motore alla "Detroit Rock City" è già da promuovere a pieni voti!!!! |
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7
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Amen? Se lo dici tu frankiss dall'alto della tua esperienza 30nale. .. |
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sai Therox 68...proprio perchè a quei tempi là io mi occupavo già di fare il giornalista e il recensore noto tristemente delle differenze...una volta le persone vedevano nel recensore una risorsa, una sorta di consigliere per gli acquisti e rispettavano l'idea, lo scritto e la proposta, oggi viviamo in un mondo dove tutti pensano di sapere ogni cosa e lo esprimono spesso con mancanza di rispetto e disprezzo se non sono d'accordo....a volte c'è gente che va contro solo per il piacere di fare casino creare scompiglio...ammettendo poi di non aver mai ascoltato la band, l'album o la canzone....amen... |
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5
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Frankiss: bene, mi fa piacere che la mia memoria funzioni ancora anche se questi post faranno capire agli altri lettori che non siamo proprio di primissimo pelo... |
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4
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Carino ma incomparabile con i primi 2 anche a livello di voto. Winger 1: 85, Winger 2: 90. Questo 70 |
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3
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@Therox 68...affermativo..il collega era proprio lui.. |
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I Winger han sempre fatto album ottimi (a parte IV, che proprio non mi va giù e considero nettamente il loro peggiore). Questo secondo me è leggermente al di sotto di Karma, ma solo perché considero quest'ultimo come uno dei migliori dischi di hard rock degli anni '00. Se Karma piano piano mi ha convinto pienamente in ogni sua canzone, qui alcuni brani sono un po' indigesti (Tin Soldier e Storm in Me, nonostante siano comunque pieni di piccoli tocchi di classe) mentre Be Who You Are Now la trovo davvero soporifera; ottime invece tutte le altre, con picchi in Ever Wonder, Out of This World, So Long China, Queen Babylon... insomma, quasi tutte! 85 Adesso ci vorrebbe la recensione di Pull e Karma. |
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Frankiss : fai benissimo ad usare il termine "class metal" che ben definisce le coordinate di questa band. Per quanto riguarda il giornalista italiano era per caso il mitico Beppe Riva? |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Midnight Driver of a Love Machine 2. Queen Babylon 3. Rat Race 4. Better Days Comin’ 5. Tin Soldier 6. Ever Wonder 7. So Long China 8. Storm In Me 9. Be Who You Are, Now 10. Out of this World
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Line Up
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Kip Winger (Voce, Basso, Chitarra) Reb Beach (Chitarra) John Roth (Chitarra) Rod Morgenstein (Batteria)
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RECENSIONI |
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