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Wolves In The Throne Room - Diadem Of 12 Stars
20/08/2016
( 4177 letture )
Non sembra vero che il debutto dei Wolves In The Throne Room sia datato solamente 2006. Non sembra vero che la creatura dei fratelli Aaron e Nathan Weaver festeggi quest’anno solamente il suo primo decennale, per altro coronato dalla recente reissue rimasterizzata e meticolosamente ricostruita di questo stesso platter, a cura di Artemisia Records. Eppure, il gioiello Diadem Of 12 Stars non ha avuto poi bisogno di molto tempo, per entrare nel cuore dei fan della band statunitense e non solo.

Le quattro tracce che si intrecciano nel creare il primo diadema dell’ormai vasto portagioie di casa Weaver, si susseguono fluentemente creando un’ora esatta di black metal atmosferico e d’impatto, che colpisce in ogni sua sfaccettatura, come se poco o nulla sia stato lasciato al caso. Il che, per un debutto, è già per sé una carta vincente. In Diadem Of 12 Stars, infatti, colpiscono per la loro cura innanzitutto i testi, che mostrano al mondo l’interesse per i temi naturalistici e spirituali, astronomici ed ecologisti che diventeranno presto il biglietto da visita della band e il modo personale della stessa di riflettere la misteriosa e ai più sconosciuta gemma del metal cascadiano, del pensiero intellettuale che lo supporta e delle ambientazioni nel Nord Ovest americano che lo ispirano.
Dal punto di vista strumentale, la lunga durata dei quattro brani, che non scendono mai, imponendosi con eleganza, al di sotto dei 13 minuti, permette di assaporare efficacemente la proposta dei Wolves In The Throne Room, nonostante quanto messo in campo all’interno di questo primo full-length non sia, comprensibilmente, ancora completamente maturo e coeso. Un’etichettatura eccessivamente rapida potrebbe far cadere quanto proposto dalla formazione d’oltre oceano nel grande calderone del black atmosferico, a cui sicuramente il contenuto di Diadem Of 12 Stars generalmente appartiene. Ad un ascolto più attento, in particolare dell’ultima e più lunga composizione, (A Shimmering Radiance) Diadem of 12 Stars, si comprende meglio quanto presente in questo primo manifesto d’intenti degli statunitensi: lungi dall’annoiare e dall’essere ripetitivi, i Wolves In The Throne Room innovano, intessendo arabeschi nuovi, che sanno unire un black dai toni più classici e a tratti aspri ad un livido sound doom, spezzati con maestria da delicati passaggi melodici, che arricchiscono questo particolare stile senza tuttavia alleviare l’atmosfera opprimente e plumbea legata alla visione d’insieme che struttura l’album. A livello vocalico questo preciso e voluto dualismo si ripete, con voci maschili dallo screaming tipico del genere ad alternarsi, almeno in alcuni passaggi (su tutti Face in a Night Time Mirror: Part 1), a studiate e fini voci femminili in clean, curate da Jamie Myers.
Fin dal primo platter, tuttavia, risulta piuttosto difficile descrivere appieno quanto suscitato e vissuto durante l’ascolto di simili produzioni con mere parole, dato che solamente un ascolto interessato e concentrato può far cogliere al pubblico l’intero spettro e le più nascoste sfaccettature di tale intrigante proposta.

Un disco che, pur analogico e dall’atmosfera raw e pur non osando eccessivamente e non mettendo ancora del tutto in evidenza le capacità del duo Weaver espresse invece nel di poco successivo Two Hunters e nel seguente Black Cascade, considerato da molti l’opera definitiva del combo americano, rappresenta una solidissima base di partenza anche per chi non conosca o abbia esplorato solamente in maniera parziale l’universo firmato Wolves In The Throne Room. Quattro suite eleganti, strutturate, peculiari e ancora molto attuali, che rendono Diadem Of 12 Stars una perla certamente da non perdere.



VOTO RECENSORE
90
VOTO LETTORI
46.50 su 167 voti [ VOTA]
LUCIO 77
Mercoledì 29 Novembre 2023, 16.50.15
7
Bello d'una sua bellezza acerba..
Luca
Venerdì 26 Agosto 2016, 9.07.20
6
I Panopticon sono di difficile reperibilità... comunque gli ultimi tre album, Kentucky, Roads to the North e Autumn Eternal sono ottimi..
kroky78
Giovedì 25 Agosto 2016, 21.03.07
5
@Luca Panopticon...? Ho dato un occhiata all' Encyclopaedia e ho visto una discografia corposa e recensioni sempre ottime! Qual' è il miglior lavoro?
Luca
Mercoledì 24 Agosto 2016, 9.21.03
4
Fiamma nera???!!! Ma x piacere... ottimo gruppo, ma la fiamma nera lasciamola ad altri...Dodsengel, Mgla, ti dicono qualcosa? Questi sono gruppi che si avvicinano ad un certo tipo di black metal.. detto questo Wolves ottimi, ma secondo me non arrivano alla poesia di Panopticon
David De La Hoz
Lunedì 22 Agosto 2016, 21.09.56
3
stupendo come tutti i dischi dei Lupi americani. Soprattutto i succcessivi due, immensi. Una Band che per me ha ridato vigore alla fiamma nera, sicuramente i miei preferiti post 2000, e di diritto nell'olimpo del Black.
andrea fvg
Domenica 21 Agosto 2016, 13.31.14
2
uno dei miei dischi preferiti in assoluto. bello da piangere! io gli do un grasso 95.
Ciccio
Domenica 21 Agosto 2016, 0.54.38
1
Questo per me è il loro disco più bello ed è anche uno dei dischi di metal estremo più bello di sempre! Ok 90
INFORMAZIONI
2006
Vendlus Records
Black
Tracklist
1. Queen of the Borrowed Light
2. Face in a Night Time Mirror: Part 1
3. Face in a Night Time Mirror: Part 2
4. (A Shimmering Radiance) Diadem of 12 Stars
Line Up
Nathan Weaver (Voce, Chitarra)
Rick Dahlin (Voce, Chitarra)
Aaron Weaver (Batteria)

Musicisti Ospiti
Jamie Myers (Voce)
Dino Sommese (Voce)
 
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