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Holy Knights - Gate Through The Past
( 4536 letture )
Era da tempo che attendevo l’uscita del debutto dei siciliani Holy Knights, da almeno 2 anni, cioè da quando avevo avuto modo di ascoltare due brani che sarebbero entrati a far parte del loro primo disco. L’attesa non è stata tradita e Gate Through The Past si rivela subito una piacevole conferma, a partire dalla bellissima confezione in digipack e dall’ottima produzione.

Musicalmente, dopo una breve intro sinfonica, gli Holy Knights sparano subito una sontuosa Sir Percival, in cui emergono chiaramente le due influenze guida della band, costituite dai Rhapsody e dai Royal Hunt; i primi sono chiamati in causa dalle atmosfere classico-medievaleggianti a cui il gruppo fa frequentemente ricorso, i secondi dagli arrangiamenti raffinati ed originali, che elevano questo disco una spanna sopra a molti prodotti del settore. Non solo, fin dal primo brano emergono l’ottima voce di Mark Raven (che si occupa anche delle tastiere) ed un lavoro preciso e coinvolgente alle chitarre, il tutto sostenuto da una solida e potente sezione ritmica. Lord Of Nightmares prosegue sul solco tracciato dal brano precedente: la forte influenza dei Rhapsody non sminuisce la bontà del brano, ed ancora una volta esecuzione ed arrangiamenti sono da lodare senza riserve!
Revival Of The Black Demon è un intermezzo che ci guida al brano successivo, e che brano! La titletrack è a mio giudizio la canzone più bella dell’intero disco, con essa gli Holy Knights abbandonano l'approccio stile Rhapsody tirando fuori un brano che mischia la classe melodica dell’A.O.R. nell’ottica tradizionale e sinfonica dei Royal Hunt: assolutamente da applausi il ritornello (degno di Moving Target) e gli interventi solisti di chitarre e tastiere (che per tutto il disco non mancano mai e sono sempre di grande qualità).
E' venuto il momento della stupenda ballata Love Against The Power Of Evil, perfetta eccetto per la presenza di una melodia suonata col flauto che, per quanto bella, tende a ripetersi troppe volte nel corso del brano; ciò non toglie che il brano siamolto gradevole e dotato di un'enfasi romantico-classicheggiante da brividi (che raggiunge il climax nel ritornello).
Il breve interludio classico di Rondeau In A Minor (altro sfoggio di bravura nell’arrangiamento) porta alle due parti di Quest For Heroes, in cui Rhapsody e Royal Hunt sono ancora una volta mischiati in un cocktail personale e coinvolgente, che permette alla band di rivelarsi assolutamente compatta e fantasiosa in ogni frangente. La chiusura spetta a The Promise (ancora una volta vicina alla magia dei migliori Rhapsody) e ad Under The Light Of The Moon che, guidata da una melodia saltellante di violino (quasi folk) si tramuta presto in un esaltante brano di metal sinfonico-classicheggiante. Con l’outro gli Holy Knights si congedano dall’ascoltatore confermando la loro natura classico-sinfonica e la predilezione per atmosfere sognanti.

Insomma, questo Gate Through The Past è un debutto coi fiocchi per una band che mostra già adesso grandissime capacità di songwriting ed arrangiamento e che ha il suo unico punto debole nella mancanza di una propria ed unica personalità musicale; ciò non toglie che questo disco, nell’ambito del power sinfonico, sia una gemma di grande valore e che nessun amante di tale genere se lo debba far sfuggire: per il resto io attendo già con impazienza il nuovo platter di questi sinfonici siciliani...



VOTO RECENSORE
s.v.
VOTO LETTORI
38.32 su 52 voti [ VOTA]
Gianni
Giovedì 25 Aprile 2013, 16.13.37
3
Con il nuovo lavoro il paragone non regge, ma S.V. è un po esagerato questo lavoro è da 70
Nyarlathotep
Giovedì 6 Settembre 2012, 10.39.02
2
Ho conosciuto di persona Dario (Mark) e Simone nel loro studio per registrare un disco del mio gruppo, sono dei ragazzi simpaticissimi ed estremamente dotati e competenti, hanno fatto un gran lavoro insieme a noi, per non parlare del nuovo disco marchiato Holy Knights che è appena uscito... E del lavoro di Simone nel nuovo disco dei Thy Majestie, di cui ho avuto modo di sentire qualche gustosa anticipazione! "Gate.." è veramente un bel disco power!
Stefano
Giovedì 25 Agosto 2011, 16.46.30
1
Bello..si come gia' detto l'influenza principale sono i rapsody..ma bisogna dire che nn sono la solita band fotocopia..anzi!! è moolto meglio si perchè s'intravedono anche intermezzi alla Stratovarius (e te pareva) il disco scorre ch'è una meraviglia fluido veloce andante moderato-....insomma manco i riff nè le tatiere sono copiate voglio dire hanno come numi ispiratrici dei grandi del power ma nn li mimano in toto sanno cosa fare e come farlo e lo fanno alla grande!!! senza risultare banali o scontati in un genere piuttosto battouto e inflazione e scusate s'è poco!!!! Se poi si considera che questo è un debutto e i signori vengono dalla lontana sicilia, la cosa mi stupisce alquanto.. (hi san genna'!!!!) i Holy Nights meritano ben piu' di una semplice mezione....band da tenere d'occhio!!!!!
INFORMAZIONI
2002
Underground Symphony
Power
Tracklist
1. March Of The Brave Knights
2. Sir Percival (Immortal Knights)
3. Lord Of Nightmares
4. Revival Of The Black Demon
5. Gate Through The Past
6. Love Against The Power Of Evil
7. Rondeau In A Minor
8. Quest For Heroes Part I
9. Quest For Heroes Part II
10. The Promise
11. Under The Light Of The Moon
12. When The Rest Let Down
Line Up
Mark Raven (Voce, tastiere)
Syl Raven (Basso)
Federico Madonia (Chitarra)
Simone Campione (Chitarra)
 
RECENSIONI
s.v.
ARTICOLI
19/12/2002
Intervista
HOLY KNIGHTS
Parla Syl Raven
 
 
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