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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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Royal Hunt - Moving Target
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( 5114 letture )
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Moving Target, terzo album dei Royal Hunt, segna una svolta fondamentale nella carriera della band danese: ciò non tanto perchè presenti particolari innovazioni stilistiche rispetto ai due lavori precedenti, ma perchè di fatto la band realizza un disco sorprendente dal punto di vista qualitativo, che contribuisce in maniera decisiva al successo ed alla notorietà del gruppo.
Senza nulla togliere al merito dei vari componenti della band, i principali artefici di questo successo sono essenzialmente due: il cantante D.C. Cooper ed il tastierista André Andersen. Il primo, segna il suo debutto con i Royal Hunt proprio su Moving Target: il suo predecessore, Henrik Brockmann, è senz'altro un buon cantante, ma D.C. Cooper riesce davvero a portare la band su altri livelli. La forza espressiva delle sue interpretazioni è notevole e riesce a conferire ad ogni brano un'intensità emotiva che non lascia sicuramente indifferenti, per non parlare poi della sua estensione vocale, sorretta da una solida preparazione tecnica. André Andersen è invece il leader, fondatore, nonchè unico compositore della band e la buona riuscita di quest'album non è certo frutto del caso. Al contrario, André mostra di avere le idee chiare, creando uno stile dove hanno un'importanza fondamentale le sue tastiere, in grado di spaziare tra imponenti orchestrazioni, splendidi tappeti atmosferici o fluenti assoli, con un approccio di chiaro stampo neoclassico che trova la sua principale ispirazione in Malmsteen, rielaborato però in una nuova veste, che accoglie anche diverse altre influenze. Il risultato finale è una sorta di power/prog dalle atmosfere sinfoniche, che se proprio non ha dato vita ad un nuovo genere, quanto meno sarà seminale, costituendo un significativo punto di riferimento per moltissime altre band.
Al di là comunque di questi meriti, Moving Target è di per sè un gran bel disco. I brani sono grintosi, coinvolgenti, dotati di melodie accattivanti, senza mai risultare banali o scontati: poi, chiaramente, il virtuosismo di Andersen e la voce di D.C. Cooper conferiscono loro quel qualcosa in più che fa realmente la differenza. Difficile individuare autentici higlights tra le canzoni, visto che tutte si mantengono su buoni livelli. Tra i brani che ci hanno maggiormente colpito, possiamo annoverare senz'altro l'opener Last Goodbye, un brano che presenta vari cambi di passo e un bel refrain, introducendo subito nel sound dei Royal Hunt, così come la straordinaria Makin' a mess. Molto bella anche la semi-ballad Far Away, dove Andersen si sbizzarisce nell'uso di diversi timbri, dall'organo a canne al clavicembalo, ma non possiamo non citare due brani più ricercati come 1348, che si allontana in qualche misura dalla classica forma-canzone e Step by Step, molto particolare perchè sembra accogliere sonorità hard rock, R&B e funky, con un effetto alquanto singolare ed intrigante. Non particolarmente memorabile invece la strumentale Autograph, mentre i brani conclusivi si mantengono su buoni livelli.
Questo nuovo sodalizio artistico intrapreso con D.C. Cooper ha dunque dato i frutti sperati, confermando come sia stata azzeccatissima la scelta della band di puntare su di lui. I Royal Hunt sembrano così aver imboccato la strada giusta e presto lo dimostreranno i fatti con le successive uscite. Per adesso, obiettivo più che centrato.
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15
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...l ho appena riascoltato......grande qualità.....cantante e tastierista in evidenza......davvero bel disco..... |
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14
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FANTASTICO CD FAVOLOSO CANTANTE PER ME QUESTO ALBUM E DA 100 ❤️❤️❤️🎤👑 |
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13
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Questo è il successivo meritano un voto oltre il 90. Il voto di The Mission è invece perfetto. |
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12
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Una sinfonia in Paradiso! Last Goodbye vale un'intera carriera (e ci sta pure bene il Padre Nostro recitato al termine del brano); 1348 e Autograph applicano gli stilemi della musica barocca al metal; Makin' a mess è in grado di trascinarti via nel suo vortice di emozioni; Far away è la ballata archetipo del gruppo; Stay Down e Time sono spettacolo puro. Voto: 90 |
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11
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semplicemente favoloso!! Ottime melodie, tecnica sopraffina, voce davvero fuori dal comune, ottima produzione e arrangiamenti... da buon ex-tastierista è tra i pochi gruppi dal sound "leggero" (anche perchè Andersen ha monopolizzato con le sue tastiere il mix a discapito della chitarra) che mi ha fatto godere!!! Voto in linea con quello del recensore...addirittura lo preferisco a Paradox! |
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10
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Un album favoloso. Regale, elegante, strepitoso. |
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9
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Per me , insieme a paradox, il loro capolavoro. Favoloso. 90/100 |
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8
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Buon lavoro 'moving target', tanto che comprai i due precedenti, vado a memoria. Mi piacevano perché riprendevano un discorso interrotto da una delle bands più sottovalutate della Svezia: i Silver Mountain, ascoltate se vi capita 'universe' dell'85; considerando che di mezzo c'e' stata la scuola degli Helloween, in alcune sonorità siamo in odore di plagio, title track su tutte. |
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7
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Moving Target secondo me è un album stupendo non conosce la noia tutte canzoni bellissime ascoltate '1348' oppure il finale di 'Far away' con un D.C.Cooper - Voce STRATOSFERICA !!!! il mio voto è 84/100. |
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6
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strepitosooo!!!!!! D.C. cooper.......e non agiungo altro. |
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5
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buon disco ma preferisco di gran lunga Paradox... |
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4
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Bel disco e gran bella recensione... |
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2
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Un capolavoro..null'altro da aggiungere |
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1
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1348 è semplicemente magnifica e stupenda. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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01 Last Goodbye 02 1348 03 Makin' a mess 04 Far away 05 Step by step (instrumental) 06 Autograph 07 Stay down 08 Give it up 09 Time 10 Far away (acoustic version)
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Line Up
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D.C.Cooper - Voce Steen Mogensen - Basso Kenneth Olsen - Batteria André Andersen - Tastiera e chitarre Jacob Kjaer - Chitarre
Maria McTurk, Lise Hansen - Backing vocals
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