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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Graham Bonnet Band - The Book
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03/11/2016
( 3111 letture )
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Graham Bonnet è un cantante attivo sin dal 1967 e sul suo curriculum figurano collaborazioni con chitarristi del calibro di Ritchie Blackmore, Michael Schenker, Yngwie Malmsteen, Steve Vai e Chris Impellitteri. Insomma nel corso della sua lunga carriera Graham ha avuto modo di suonare con alcuni dei guitar heroes più virtuosi del panorama hard rock ed heavy metal e ciò non può essere assolutamente un caso. In effetti il singer è dotato di un'estensione vocale invidiabile e possiede un'ugola pazzesca che gli ha permesso di affiancare i refrain e gli assolo di alcuni maestri delle sei corde. Col passare del tempo si sa, purtroppo la voce tende a calare, in compenso il rocker inglese ha acquisito (o meglio amplificato) una sorta di retrogusto grattato che non provoca fastidi alle orecchie dell'ascoltatore, ma anzi rende le sue performances estremamente interessanti. Certo se dovessimo fare un paragone fra l'attualità e gli anni d'oro, il bilancio risulterebbe sicuramente in perdita, ma la comparazione sarebbe ingiusta (e anacronistica) nei confronti di un'artista che ha dedicato un'intera vita alla musica reinventandosi in più di un'occasione. Anche stavolta, il ragazzino ormai prossimo alle 69 primavere, ha trovato il modo di rilanciarsi e lo ha fatto più o meno col solito e strategico sistema: un grande (futuro) chitarrista a dargli manforte, un tastierista esperto in grado di sopperire alle possibili mancanze in fase di arrangiamento dei brani e l'immancabile energia del rock pesante. Se a tutto ciò si va ad aggiungere uno stile di produzione rétro con chiari richiami agli anni 80, ecco che siamo di fronte ad un lavoro che colpisce nel segno. Del resto è stato lo stesso Bonnet a dire che le canzoni del nuovo album The Book sono simili a quelle realizzate in passato con Rainbow, Alcatrazz e Michael Schenker Group, proprio perché a suo parere è ciò che la gente desidera sentire da lui e non è certo sua volontà deludere i fans. I musicisti facenti parte della Graham Bonnet Band, oltre all'intramontabile singer, sono il chitarrista Conrado Pesinato, il tastierista Jimmy Waldo (già insieme al cantante negli Alcatrazz), la bassista Beth-Ami Heavenstone e il batterista Mark Zonder (Warlord, Fates Warning).
The Book è un CD doppio: la prima parte propone gli undici attesi inediti, la seconda invece è composta da sedici tracks che cercano di racchiudere la quasi cinquantennale carriera dell'artista. Nei nuovi brani scorre a fiumi un deciso hard rock di altri tempi grazie ai fermi colpi della sezione ritmica, la quale è seguita a memoria dalla voce carica e graffiante del singer, inoltre non passa inosservata la straordinaria prova fornita dal chitarrista e le tipiche atmosfere ottantiane realizzate dalla tastiera. Le tracce producono una permanente scarica di adrenalina: l'opener Into the Night, la seguente Welcome to My Home e la conclusiva California Air rappresentano un autentico tuffo nel passato e regalano una gioia immensa agli appassionati del genere, ma il gruppo dimostra di saper colpire ancora più duro con i riff serrati di Strangest Day, difatti l'impatto della song è immediato e fortissimo. C'è pure spazio per momenti leggeri e AOR (Rider) e per l'immancabile ballad The Dance, nella quale l'accompagnamento melodioso prende in mano il pezzo, relegando basso e batteria a semplici strumenti di contorno. Le capacità balistiche di Pesinato sono una costante: il chitarrista intelligentemente riprende le diverse abilità degli shredder del passato facendole sue, ne consegue uno stile personale ed i risultati sono tangibili sui solo spaziali di Dead Man Walking e su Where Were You, quest'ultima peraltro particolarmente intrigante per via degli influssi provenienti dalla musica elettronica. Il chitarrista brasiliano è talmente bravo da non cadere nel tranello di emulare il vate Blackmore sulla titletrack: canzone che è un vero e proprio omaggio ai Deep Purple, fin troppo citazionista. Sul secondo disco la Graham Bonnet Band ripropone, rigorosamente in ordine cronologico, i più grandi successi del cantante partendo dal 1979 e dalla sua esperienza con i Rainbow su Down to Earth (spicca il successo commerciale Since You've Been Gone), fino ad arrivare all'album da solista Here Comes the Night del 1991. Gli altri pezzi riguardanti la sua carriera solista ed inseriti su The Book sono la hit Night Games e S.O.S., entrambe facenti parte del full length Line-Up datato 1981. La splendida prova nel gruppo di Michael Schenker risale al 1982, precisamente all'LP Assault Attack, il quale viene ricordato attraverso la titletrack, la simpatica Dancer e soprattutto l'emozionante Desert Song. E non poteva di certo mancare la parentesi più heavy del suo percorso, cioè quella con Impellitteri; in questo caso la traccia prescelta è Stand in Line dall'omonimo disco del 1988. Infine nella vita di Graham sono stati fondamentali gli Alcatrazz: una sua creatura che a metà degli anni 80 ha ospitato fra gli altri Yngwie Malmsteen e Steve Vai, godendo anche di un discreto successo negli Stati Uniti. Il gruppo formatosi a Los Angeles trova spazio per merito di diverse tracks: da segnalare Will You Be Home Tonight e Witchwood che vengono innalzate dalla bravura di Angelo Vafeiadis alle tastiere, il quale curiosamente su questa raccolta sostituisce l'ex componente e cofondatore degli Alcatrazz, Jimmy Waldo.
Ogni singolo istante di The Book è evocativo. Le nuove releases sono di pregevole fattura e la prova del singer è matura, ma allo stesso tempo profondamente sincera ed espressiva; magari tecnicamente non eccelsa dato che su alcune note è costretto a sforzare più del dovuto. In ogni caso non vanno ignorati gli altri musicisti: a tal proposito, occhio a Pesinato! Graham ha dimostrato di avere buon fiuto per i chitarristi. Per quanto riguarda la raccolta di classici c'è poco da commentare: racchiude tutti i suoi maggiori successi commerciali. L'unico oggetto mancante è il primissimo fortunato singolo Only One Woman, che raggiunse il quinto posto nelle charts del Regno Unito. La canzone fu realizzata assieme al cugino Trevor Gordon nel duo The Marbles e sarebbe stato divertente sentire un arrangiamento moderno di un pezzo soft rock del 1968. Sottigliezze a parte, in definitiva è una questione di fede: il protagonista assume le tinte di un profeta, indirizzando l'amore viscerale che prova nei confronti del Dio rock verso i propri seguaci, ovverosia i fans.
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6
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Voto meritato e recensione giusta, nulla altro da aggiungere. Bravo Bonnet. |
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5
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Infatti non c'è nulla di drammatico, si sta parlando di voti. Già il fatto di darli a dei dischi mi lascia di molto perplesso, poi vedendo queste cose, inizio a pensare che forse ho pure ragione a starne lontano. E' un'osservazione la mia, tutto qui. |
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4
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La differenza è di tre punti su cento... non mi sembra così drammatica. |
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3
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Che questo bellissimo disco prenda, come voto intendo, più di quello di Glenn Hughes, beh la dice lunga sulla validità di dare questi voti. |
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2
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L`album in se, come canzoni, e` grandioso, un hard rock anni 80` ma con una produzione che rende giustizia al grande lavoro dei musicisti, in particolare il chitarrista, bravo veramente. La pecca del disco, per me, incredibile a dirsi, e` proprio la voce di Grahan: io la trovo piatta ed invece di esaltare i brani, non che li affossi, ma di certo non gli rende giustizia. Se faccio il confronto col cantato di Hughes del nuovo disco non c`e` paragone. Con un cantato piu` sopra le righe era un disco da 90, ma cosi` e` da 80, grazie anche al secondo cd coi brani riproposti. |
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1
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Grande album .... E grande vocalist ! Veramente forte il chitarrista 🎸 |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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CD1: 1. Into the Night 2. Welcome to My Home 3. Earth’s Child (I Am Your Son) 4. Rider 5. Dead Man Walking 6. Strangest Day 7. The Dance 8. Where Were You? 9. The Book 10. Everybody Wants to Go There 11. California Air
CD2: 1. Eyes of the World 2. All Night Long 3. Lost in Hollywood 4. Since You've Been Gone 5. Night Games 6. S.O.S. 7. Assault Attack 8. Dancer 9. Desert Song 10. Island in the Sun 11. Hiroshima Mon Amour 12. God Blessed Video 13. Will You Be Home Tonight 14. Witchwood 15. Stand in Line 16. Here Comes the Night (Down Without a Fight)
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Line Up
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Graham Bonnet (Voce) Conrado Pesinato (Chitarra) Jimmy Waldo (Tastiera) Angelo Vafeiadis (Tastiere sul CD2) Beth-Ami Heavenstone (Basso) Mark Zonder (Batteria)
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RECENSIONI |
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