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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Ekpyrosis - Asphyxiating Devotion
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28/02/2017
( 1940 letture )
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C’è voluto un po’, ma finalmente, con tanta pazienza, dopo tanta esperienza e soprattutto, dedicando anima e corpo alla causa, i nostrani Ekpyrosis esordiscono ufficialmente con Asphyxiating Devotin, primo full length che esce sotto Memento Mori. Li avevamo lasciati con l’ottimo EP Witness His Death sicuri che se avessero continuato su quella scia, avrebbero presto ottenuto grandi soddisfazioni; e così è stato, perché oltre al full, è bene ricordare che abbiamo a che fare con un gruppo ormai consolidatosi anche in ambito live e che ha suonato con nomi del calibro di Pentacle, Sadistic Intent, Necrophobic e tanti altri.
L’evoluzione in meglio, il cambiamento, il migliorare delle proprie capacità: queste sono le cose che da subito si notano in Asphyxiating Devotion. Nulla di nuovo sinceramente, perché tutte le uscite del gruppo hanno mostrato un miglioramento ed un cambiamento che ha permesso ai quattro di realizzare quello che possiamo definire come la summa di quanto imparato fino ad oggi. Asphyxiating Devotion è puro death metal, non c’è spazio per azzardi particolari o soluzioni pretenziose che spesso penalizzano formazioni molto giovani come in questo caso. L’unico azzardo, al massimo, lo si ha con Profound Death, brano da sette minuti che complice la durata, si sviluppa su una struttura un po’ più elaborata ma che funziona e fa quasi da “intro” al contenuto del lavoro. Il death metal degli Ekpyrosis è sì di stampo americano, ma riesce comunque a non suonare come una copia dei vari maestri; sicuramente si sentono richiami alla scuola degli Incantation ed Immolation, in particolar modo per quanto riguarda le soluzioni più lente e alcuni riff, ma per intenderci, sarebbe un grosso errore classificarli come cloni e inserirli in quell’enorme calderone di band fin troppo simili. Durante l’ascolto appare evidente come nonostante un attaccamento al death metal novantiano, le canzoni godano di un dinamismo che seppur non esagerato, riesce a dare personalità ai brani; che sia un riff, un andamento più cadenzato (God Grotesque) o un ritornello (Morticians of God, Depths of Tribulation), ciò che non si può assolutamente imputare al gruppo è il fatto di essere monotoni e ripetitivi. Se da un lato le chitarre macinano ogni tipo di riff (dai più serrati ai più lenti) e arricchiscono i momenti con armonici di scuola Vigna (Immolation), dall’altro abbiamo una sezione ritmica composta da basso e batteria che non manca di farsi sentire e supportare con ogni mezzo le ritmiche che in determinati punti del disco raggiungono una cattiveria trascinante e coinvolgente (Immolate the Denied, fantastica). È quindi evidente che tutti i membri del gruppo siano migliorati come musicisti; dai growl sono più aggressivi, e in grado di raggiungere tonalità ancora più basse, alla batteria è anch’essa più varia che in passato, gli Ekpyrosis hanno confermato quello che anche noi abbiamo ipotizzato con uscite scorse.
Asphyxiating Devotion è un disco di cui viene difficile trovare veri e propri difetti, perché sia l’aspetto compositivo che quello sonoro (produzione curata dall’onnipresente Carlo Altobelli dei Toxic Basement Studio) è tutto al proprio posto e per tutta la durata del disco non mostra particolari cedimenti. Al debutto, gli Ekpyrosis si sono dimostrati maturi e capaci di mettere in mostra uno stile su cui potranno lavorare per migliorarsi ancora di più. L’ennesima dimostrazione di come il tempo, la passione e la dedizione paghino sempre.
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9
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Ascoltato in questi giorni, molto bello, 75. |
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8
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Ennesima band italiana death metal..non mi può sfuggire! Sarà mia!! |
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7
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Lo stò ascoltanto ora...Bel lavoro...Molto Incantation sound secondo me, ma con spruzzatine anche di altri bei vecchi grupponi anni 90 a cui piaceva sguazzare nel putridume ma con bei rallentamenti...che ne sò un pò di Autopsy, Cyanide, Morpheus Descends. Ma senza nulla togliere ai ragazzi che si dimostrano svezzati. La voce in qualche passaggio mi ha ricordato pure il Cris Barnes dei Cannibal Corpse ( mica uno qualunque) Bravi anche per me 7,5 |
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6
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Grazie a entrambi allora, vado subito a sentire. Mi fa' sempre piacere supportare l'underground!\m/ |
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5
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Sì Doom, è un nostro redattore e quoto Ulvez, vai sul sicuro  |
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4
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@Ulvez. Death anni '90? Si grazie! Allora vado liscio come l'olio  |
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Crudo e pesante, mi è piaciuto. |
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2
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@Doom te lo consiglio, se ti piace il Death anni 90 vai sul sicuro. |
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1
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Ma si tratta della band del vostro collaboratore collega recensore? Comunque mi sembra un buon prodotto.Vedrò di ascoltarlo e valuterò. Bene |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Profound Death 2. Obsessive Christendom 3. God Grotesque 4. Immolate the Denied 5. Incarnation of Morbidity 6. Morticians of God 7. Depths of Tribulation 8. Blasphemous Doom 9. Unearthly Blindness
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Line Up
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Marco Teodoro (Voce, Chitarra) Nicolò Brambilla (Chitarra, Voce) Marco Cazzaniga (Basso) Ilaria Casiraghi (Batteria)
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RECENSIONI |
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