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27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
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Thunderstorm - As we Die Alone
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( 2806 letture )
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Introdotto da una pregevole cover risultante dall’elaborazione di un’immagine reale di un fiume, questo As we die Alone, nuovo full-length dei Thunderstorm, rappresenta una piacevole conferma da un lato, e l’apertura verso atmosfere relativamente diverse dal Doom più classicheggiante dall’altro. Come potete leggere nell’intervista pubblicata in contemporanea a questa recensione, effettuata circa una settimana prima della stesura di queste righe, questo album rappresenta uno step verso lidi che forse i più intransigenti ascoltatori del Doom potranno trovare un po’ fastidiose, ma che secondo me risultano parimenti coinvolgenti , pur introducendo elementi più “malleabili”, ma non per questo meno interessanti. Certamente, se un po’ conosco gli ascoltatori Italici questo comporterà forse il distacco di qualcuno, ma, come detto anche nell’intervista, probabilmente qualcuno altro si avvicinerà.
Il disco è aperto da Hawking radiation, breve intro e poi giù secchi e quadrati fino al breack fatto di un buon arpeggio, per poi ripartire sulle vie del Doom più granitico. Si prosegue con Death Rides on the Highway, che riserva ai fans della band delle sonorità abbastanza rassicuranti, mentre con We die as we dream (alone) e più ancora con I Wait si comincia ad assaporare più compiutamente il new deal dei Thunderstorm, particolarmente con il loop di I wait. Vi invito ad ascoltarle per farvi un’idea in proprio. I Trouble (anche questo aspetto è trattato nell’intervista) sono a mio parere la vera fonte di ispirazione della band, ispirazione che fa capolino in Hypnowheel of life; poi, introdotta da L, parte S.L.O.W., ancora un ritorno verso lidi Doom indiscutibili. Il lavoro acustico di Preacher’s Dream è propedeutico a The Mad Monk, da segnalare per il testo dedicato a Rasputin. A chiudere una interessantissima versione di Voodoo Child, non tanto per il pezzo in sé stesso, quanto perché i Thunderstorm sono riusciti a fare assolutamente propria la canzone pur rispettando l’originale, operazione non facilissima. Una band che si sta ritagliando un preciso spazio anche sui mercati esteri, operazione sempre difficilissima per i gruppi Italiani, e che dimostra anche voglia di evolversi e maturare, operazione questa sempre rischiosa e da rispettare. Un po’ diverso dai precedenti, ma mi piace.
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2
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ottimo disco, doom che trasuda da tutti i pori
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1
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ho cominciato ad ascoltarli da pochissimo ma mi piacciono assai.. e bravi i miei compaesani!! e concordo con Raven riguardo la copertina e la cover! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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Hawking Radiation Death Rides On The Highway We Die As We Dream (Alone) I Wait Hypnowheel Of Life L S.L.O.W. Preacher's Dream The Mad Monk Voodoo Child (Slight Return)
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Line Up
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Fabio "Thunder" Bellan Guitar/Vocals Omar Roncalli Bass Attilio Coldani Drums
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