|
27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
|
|
Thunderstorm - Nero Enigma
|
( 3132 letture )
|
Rimanendo più che fedeli al verbo del Doom tradizionale –quello dei Black Sabbath periodo Ozzy poi rinverdito negli anni 80 da Trouble, Saint Vitus, Candlemass e compagnia- tornano a farsi sentire i Thunderstom, band con alle spalle più di un decennio di onorata attività e quindi da considerare tra le realtà nostrane più affidabili.
Rispetto al precedente As we Die Alone nel nuovo album -introdotto da un’altra bella cover giocata sulle tonalità del rosso e del nero- gli aggiustamenti riguardano essenzialmente il sound ora più impastato ed Heavy pur non tradendo affatto né la propria storia né quella del Doom in senso lato. Nero Enigma sviluppa un concept relativo all’omicidio seriale contro vittime femminili, (testi a cura di Omar Roncalli), con ogni pezzo a descriverne uno e risulta molto godibile all’ascolto –e parlo proprio di piacevolezza del suono- con la sola riserva di alcune parti in cui la batteria mi sembra leggermente troppo amalgamata al resto degli strumenti e con i piatti poco in luce, ma si tratta forse di un problema più relativo al mio gusto personale che di un fatto oggettivo.
La qualità dei pezzi è piuttosto omogenea ed è quindi difficile segnalarne uno a discapito di un altro, con il trittico iniziale Nero Enigma (The Beginning), When April Dies, Ophrys oscuro e marziale, con voce destabilizzante, suoni cupi e distaccata potenza, è con 5o25 che troviamo una apertura anni 70 in un riff che si fonde bene con l’attitudine Thunderstorm a confezionare un ibrido piuttosto intrigante. Leggermente inusuale anche The Trial of Life, più che altro a causa di alcuni passaggi di chitarra e forse anche per una batteria che si concede alcuni accenti un po’ fuori linea rispetto al consueto mood della band, ma sono piccole innovazioni da accogliere con favore, buona anche la seguente Shallow. Ritorno sui consueti binari con Mechanical Delights, decisamente Sabbathiana nel suo incedere e più “normalmente made in Thunderstorm”.
Il focus del Cd è probabilmente la seguente Monologue, un pezzo lungo e ben costruito, forse leggermente lisergico concettualmente, con passaggi elettro-acustici riusciti che forse annuncia i possibili sviluppi futuri del gruppo. A chiudere la brevità di Modus Operandi, che fa da contraltare al pezzo precedente.
Un album maturo, ben scritto e ben suonato, (buone le prove dei tre musicisti), che quasi certamente incontrerà il favore di chi vede nei Thunderstorm uno dei fulcri della scena Doom classica nazionale e che potenzialmente può anche procurare ai Bergamaschi parecchi nuovi fans da attingere tra i Defenders. Buono.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
2
|
Grande Raven, lo procurerò al più presto... |
|
|
|
|
|
|
1
|
Grandi come sempre ma per vederli piu spesso live, cosa bisogna fare? assurdo, loro e i Trinakrius suonano piu' spesso all'estero che qui in Italia..Cacchio sarebbe un bella accoppiata vederli dal vivo..speriamo in eventuali sviluppi,intanto mi godo i loro lavori usciti da poco.. |
|
|
|
|
|
INFORMAZIONI |
 |
 |
|
|
|
Tracklist
|
1. Nero Enigma (The Beginning) 2. When April Dies 3. Ophrys 4. 5o25 5. Shallow 6. The Trial Of Life 7. Mechanical Delights 8. Monologue 9. Modus Operandi
|
|
Line Up
|
Fabio Bellan - Guitars, Vocals Omar Roncalli - Bass Attilio Coldani – Drums
|
|
|
|
RECENSIONI |
 |
|
|
|
|
|
|
ARTICOLI |
 |
|
|
|
|
|
|
|