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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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( 5535 letture )
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Una nuova mazzata sonora arriva dai tycoons del death made in UK: gli Akercocke. Il coming up si presenta fin dagli esordi variato, con vigorosi episodi acustici intervallati con sfuriate selvagge dal tono inequivocabilmente virulento. Spicca su tutto la sapiente versatilità sonora del singer Jason Mendonca e l’ulteriore padronanza strumentale del resto della band. Il concept dell’album è costruito attraverso una serie d’interpretazioni di narrazioni in cui l’opposizione regna sovrana incontrastata. Le tematiche, come al solito, non lasciano molto spazio alla romantica poesia ma si certificano come fomentate dalla sanguinaria lussuria più spinta. Semplicemente sconvolgente "The Promise", con un cantato molto intrigante ed un continuo incedere da girone dantesco, mentre la successiva "My Apterous Angel" spicca per i notevoli intervalli di stampo brutal, anche se la sua peculiarità si riscontra primariamente nella continua metamorfosi sonora e lirica. Di stampo arabesco risulta "Distant Fires Reflect in the Eyes of Satan", solo un breve intervallo prima delle sfuriate in perfetto Akercocke style del calibro di "Man Without Faith of Trust", "The Dark Inside" - con frammezzi elettronici molto azzeccati – e "Footsteps Resound in an Empty Chapel". La final track "Epode" vede nelle vesti di compositore e cantante il nuovo arrivato alla corte degli Akercocke : il bassista Peter Benjamin. In conclusione, il follow up Antichrist segnala, ancora una volta, il monicker britannico come un punto fermo del genere death, anche se visti gli ultimi episodi discografici l’etichetta comincia ad apparire poco precisa.
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8
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loro sono un gruppo veramente sottovalutato autore di una proposta tanto brutale quanto raffinata capace di evocare atmosfere diaboliche e lussuriose. Antichrist è l\'ennesimo centro di una discografia perfetta.
Se Dorian Grey ascoltasse Death Metal allora gli Akercocke sarebbero il suo gruppo preferito. |
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7
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Album spettacolare. 95! |
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6
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pietra miliare del death metal contemporaneo. Punto. |
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4
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"il follow up Antichrist segnala, ancora una volta, il monicker britannico come un punto fermo del genere death" Questa frase fa un po' ridere.. Dovresti limitare un po' i termini inglesi (tipo coming up) e concentrare la parte della biografia nei primi righi. e poi i metallari vogliono i termini di paragone, oppure giudizi e comparazioni tipo "meglio di Altars of madness". buon lavoro! |
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3
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Una breve tempesta di parole in questa tua prima recensione...però in effetti viene a mancare il tuo giudizio personale sul disco (sottolineato anche dall'assenza del voto). Benvenuto a bordo! |
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2
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E' la primissima recensione di Stefano per Metallized, gli dò il benvenuto a nome di tutta la redazione. Grazie Master, il tuo consiglio gli sarà utilissimo per comprendere come strutturare le recensioni in futuro. Spero che arrivino anche altri consigli!  |
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1
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nn credi ke si un pò povera la recensione per un gruppo spettacolare come loro??? scusa...ma alla fine è un bel cd o brutto??? |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Black Messiah 2. Summon The Antichrist 3. Axiom 4. Promise 5. My Apterous Angel 6. Distant Fires Reflect In The Eyes Of Satan 7. Man Without Faith Or Trust 8. Dark Inside 9. Footsteps Resound In An Empty Chapel 10. Epode 11. Chapel Of Ghouls (Morbid Angel Cover Version) (Bonus Track) 12. Leprosy (Death Cover Version) (Bonus Track)
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Line Up
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Jason Mendonca (vocals / guitar) Matty Wilcock (guitar) Peter Benjamin (bass) Daniel Reeves (keyboards) David Gray (drums)
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