|
27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
|
|
Akercocke - Rape of the Bastard Nazarene
|
03/03/2018
( 2087 letture )
|
Una delle cose che ho sempre amato dell’heavy metal è senza dubbio la propensione all’eccesso, fin dagli esordi nei gloriosi anni ‘80. L’esagerazione steroidea in ogni aspetto visivo, comportamentale, di violenza sonora e soprattutto, a tratti, contenutistico. Insomma, la tendenza alla provocazione eccessiva a ogni costo, col senno volutamente attuata soprattutto per far parlare di sé, oltre che per semplice e sana attitudine anticonformista. Ecco, ho voluto abbozzare questa piccola riflessione personale perché credo che l’aggettivo eccessivo calzi alla perfezione agli Akercocke, storica band dedita ad un violentissimo death metal tecnico, contaminato e imbastardito a tratti col black metal e sprazzi di follia avanguardista. Questa è una band che sin dal primo album, Rape of the Bastard Nazarene (e già il titolo basta come dichiarazione d’intenti) ha sempre avuto la propensione per composizioni tanto tecniche, brutali e chirurgiche, quanto esageratamente malvage ed elaborate, in un iperbolico e apparente claustrofobico caos.
Rape of the Bastard Nazarene -come detto precedentemente- è l’opera prima degli Akercocke, pubblicato nel lontano 1999 per l’etichetta di proprietà della band Goat of Mendes (nome in comune tra l’altro con il secondo disco della band). Appare sin da subito come un disco turbolento, caotico e di difficile assimilazione, anche grazie al mix catramoso, che mette in risalto con grande enfasi la sezione ritmica debordante e soprattutto il basso, davvero grumoso e decisamente potente negli stacchi e nelle linee intricate della musica proposta. L’intero disco è un concentrato indemoniato e compatto di sfuriate death, infatti sin dall’iniziale Hell, si gioca molto sui cambi di tempo repentini, riff fulminei e un growl disumano. Chiaramente non c’è spazio per cali di tensione e, nonostante l’impatto dei primi ascolti sia notevole sull’ascoltatore (grazie al fluire spontaneo anche se articolato delle canzoni), tuttavia il disco cresce con gli ascolti, rivelandosi un lavoro ricco e pianificato fino all’ultimo dettaglio. C’è spazio anche per la sperimentazione, infatti gli Akercocke non si limitano al death tout court, ma in più tratti inseriscono voci femminili (protagoniste in alcuni intermezzi), come per esempio in Marguerite & Gretchen alleggerendo -seppur di poco- l’atmosfera claustrofobica del platter. L’intero disco è un classico esempio di come vada suonato il death metal: tra i brani migliori citerei le già menzionate Hell, Marguerite e Gretchen e Zuleika nella prima metà del disco, mentre nella seconda metà direi Il Giardino De Monte Olivieto Maggiore e l’esplosiva Justine, introdotta da rumori in ''fade in'' piuttosto inquietanti.
Riassumendo, l’opera prima dei britannici Akercocke è una bomba ad alto potenziale, da maneggiare con cura e soprattutto da prendere a piccole dosi. L’ascolto come detto è travolgente e non lascia scampo, però è pieno di piccole Easter Eggs, dei veri e propri dettagli che crescono con gli ascolti e rendono l’intero lavoro un’esperienza appagante, anche se davvero ostica. Un album consigliato ai fan del death più marcio, ma anche tecnico e a tratti avanguardistico, che saprà ripagare con un po’ di applicazione e dedizione.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
35
|
Scommetto che l\'utente subito qui sotto e quell\'altro, duke (soprattutto lui), non avranno neanche ascoltato l\'album. È sempre brutto vedere la musica relegata in secondo piano, in riferimento anche alla maggior parte degli altri commenti presenti in questa sezione. |
|
|
|
|
|
|
34
|
Disco totalmente inutile che punta sulla blasfemia fine a sé stessa per ingraziarsi i teenagers satanisti di turno.Fare a gara per essere più cattivi ed estremi degli altri svia da quello che dovrebbe essere il fine:fare musica. Pattume. |
|
|
|
|
|
|
33
|
eccalà,ci mancavano pure i SJW su questo sito! parlando invece del disco siamo davanti ad un bell'esordio di un gruppo d'alta classe,nobili del marcio e cantori della perversione! |
|
|
|
|
|
|
32
|
ci sono tante band che mandano messaggi positivi o critiche politico-sociali ....dire che e' tutto trasgressione mi sembra inesatto ....basta sfruttare certe tematiche....solo per vendere qualche copia in piu'.... |
|
|
|
|
|
|
31
|
non faccio paternali a nessuno....volevo solo esprimere un opinione....nulla di piu'....non credo di essere l'unico di pensarla cosi'.....comunque certi testi sono stati cosi' ampiamente fruttati che hanno rotto le palle....vorrei solo che certe band si impegnassero di piu'....sempre le solite stronzate .... |
|
|
|
|
|
|
30
|
La religione è una bestemmia. Ce ne sono di cose estremamente esagerate e pacchiane ma che musicalmente non valgono niente, ma non è questo l'esempio; qui sono presenti velati concetti e proposta death blackened musicalmente ottima fuori dai parametri di ogni suo collega degli anni inizio duemila. Anche perchè per fare ste cose bisogna saperci fare. Sonorità controverse, maligne, e mistifeliche, violenza, violenza e violenza a ogni riff con espressioni d'avanguardia leggermente elettronica/dark che fanno da contorno e non dà fastidio, macabri di gran gusto: Jason Mendonca, la mente. Già al primo disco si è capito cosa apporterà al death metal questa band fuori dai parametri audio-visivi...nella fattispecie concezione di progressione con atmosfere nere, dissonanti e subdole, Band estremamente interessante che fonde la vecchia scuola degli Incantation e il tecnicismo dei Death con la contemporaneità. Territorio non facile...Promossi a pieno voto. Esordio esemplare, ma non tanto conosciuto e più avanti avverrà la consacrazione del loro modo di concepire l'estrema violenza presentandosi sul palco in giacca e cravatta apparentemente come la società vorrebbe vedere, conformisti, seri, di plomb inglese da film di Stanley Kubrik ma con una pala nascosta dietro la schiena, una bravura da musicisti da rimanere non indifferenti la cosa che rimane subito colpiti anche in sede live. Ricordatevelo bene questo nome: AKERCOCKE |
|
|
|
|
|
|
29
|
Ma suvvia dai, ormai non si scandalizza più nessuno di niente, dovrebbero fare titoli e testi pesanti contro Allah o Maometto per risultare ancora blasfemi e dimostrare davvero un po di palle, ormai sparare a zero su Gesù Cristo la Madonna ed altre figure immaginarie della religione cristiana è roba che non fa più scandalo da almeno 30 anni, non ti succede niente, casomai infastidisci qualche cristianuccio della domenica, e poi neanche all'epoca era chissà cosa, musica da suprematisti bianchi finto nazi, che poi nella realtà erano tutti mediamente benestanti, burzum mica è cresciuto alla periferia di Bogotá... |
|
|
|
|
|
|
28
|
Ah ho capito scusa, quella vecchia storia a essen…flirt nazi come paravento per nascondere passioni omo inconfessabili, film già visto pure quello ai tempi del conte, faust, nodtveid. Che noia |
|
|
|
|
|
|
27
|
Non so di quale evento taake parli, comunque il suo leader oggi fa più discutere per la pelata piuttosto che per certi svarioni di gioventù quando ha rischiato di essere menato per la svastica, oppure il pisello di fuori e non ultimo il bacio omo sul palco. |
|
|
|
|
|
|
26
|
@tino: non voglio sminuire duke, lui la vede così e buon per lui, mi preme solo fargli capire che cercare rispetto (cosa che, almeno come mi hanno insegnato i miei genitori, non so da a cani e porci) nel Metal è come cercare suore (suore vere, sporcaccioni) in un video porno. Sul discorso di come oggi sia difficile dare fastidio ti do ragione, ma tutt'oggi certe tematiche ancora fanno discutere, e non ho nominato i Taake a sproposito, soprattutto alla luce della recente tornata elettorale. |
|
|
|
|
|
|
25
|
più che appennino via emilia |
|
|
|
|
|
|
24
|
dinosauro dell'appennino emiliano, am par ad capir |
|
|
|
|
|
|
23
|
comunque vederli ora questi ragazzi mi sembrano un gruppo di ragazzi tranquilli quindi siamo ben lontani dagli stereotipi. Gli darò un ascolto quanto prima |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
20
|
Beh in effetti io avevo 15 anni quando cronos beveva il vomito dei preti e quando indossavi una maglietta degli iron maiden le vecchiette cambiavano strada o i carabinieri ti chiedevano i documenti. Comunque la paccottiglia iconografica satanica mortifera nel metal ha ancora il suo fascino, ma ovviamente solo da un punto di vista di intrattenimento. Dal punto di vista concettuale invece la trovo obsoleta. Come hai giustamente intuito, visto ormai di tutto nel metal, abbiamo visto passare satana, adolf hitler, odino, gente che tira la carne putrefatta, gente che si ferisce con le lamette, necropedofilia (nattefrost), insomma di ogni per il gusto di eccedere e aggiungere quantità (e non qualità) alla musica. Ma comunque non penso che i giovani di oggi cerchino di abbattere chissà quali barriere perché queste ormai sono già cadute tutte e internet ha solo contribuito ad appiattire, sterilizzare, omologare verso il basso. Ormai siamo al punto che il ragazzino che lascia il posto sull’autobus all’anziano è il vero ribelle dei nostri tempi, un po’ come il ragazzino protagonista di gran torino, altro che caproni e crocifissi invertiti. |
|
|
|
|
|
|
19
|
@Tino: il tuo commento è da applausi, purtroppo se mi dicessi che hai 17 anni non ci crederei manco a piangere.... il tuo "oggi" paragonato ai "vent'anni fa" è il "vent'anni prima" degli adolescenti di oggi. Cioè hai voglia a sminuire la forza dissacrante/ribelle del metal quando questa è prettamente adolescenziale e tu l'adolescenza manco la ricordi più (come me del resto)
Sul cattivo gusto hai ragione, ma è una riflessione inter-nos e la soglia dell'accettabile è diversa per ciascuno di noi, mentre quella moralmente accettabile da tutti è probabilmente la più stringente.
Personalmente, mi interessa la musica, non certo i titoli o le cover ma è innegabile che dietro a certi titoli e dietro a certi atteggiamenti da circo, non ci siano poi sti grandi artisti, anzi...pur facendo parlare di sè, la discussione infatti non verte mai sulla musica: leggete i commenti qui sotto, un po' a caso, chissà se qualcuno lo ha ascoltato sto disco :\ |
|
|
|
|
|
|
18
|
Definire duke “un personaggio ricorrente” è un volerlo sminuire o sbeffeggiare quando secondo me ha tutto il diritto di commentare come meglio crede, io cerco di interpretare il suo pensiero e un po’ lo condivido nonostante abbia nella mia discografia anche un certo nightwing che ha una canzone con un titolo simile. Se non ci fosse scritto 1999 accanto a questo disco si potrebbe aprire una discussione sul cattivo gusto (perché di questo si tratta) di certo metal estremo, ma ormai sono passati vent’anni e penso sia sostanzialmente inutile parlare della presunta forza oltraggiosa e dissacratoria del metal, cose che forse avevano ancora un suo perché appunto al massimo vent’anni fa, ma ormai è roba che non fa più paura a nessuno e sostanzialmente non distrugge nessun tabù proprio perché ormai sono stati tutti abbattuti in nome della libertà di espressione. Il titolo di questo album è semplicemente una bestemmia, come già avevano fatto i marduk in quegli anni, o i finlandesi con il nome del loro gruppo o quegli austriaci che sparavano con la pistola al crocifisso nel loro videoclip, atteggiamenti che al giorno d’oggi li vedo sostanzialmente inutili, finti, innocui, per non dire vigliacchi visto che prendersal con i cristiani in occidente oggi è come alle medie prendersela con il ragazzino più debole. Non è che la forza dissacratoria di certo metal estremo sarebbe più utile oggi alla causa del medio oriente ancora imprigionato in legami medievali tra religione e società? Boh dubito ci sarà qualcuno che avrà coraggioso di spingersi con simile arroganza oltraggiosa e iconoclasta verso i loro simboli e i loro totem che si possono trovare ormai in abbondanza anche nell’ormai sconsacrato occidente, dove le chiese ormai sono più che altro diventati dei musei per turisti. |
|
|
|
|
|
|
17
|
Duke ormai è un personaggio ricorrente qua su Metallized, appena qualcuno dice qualcosa di diverso dal normale eccotelo a fare la paternale sul rispetto. Beh scusami ma a me sembra da scemi cercare "rispetto" e sinonimi vari nel contesto della musica Metal, che da sempre si scaglia contro gli argomenti più delicati (religione, etnia, sesso, eccetera) e deve continuare a farlo nel modo meno confortevole possibile, qualunque idea venga espressa (concetto oggi quanto mai poco chiaro, vedasi il recente caso Taake). |
|
|
|
|
|
|
16
|
Ognuno fa e crede ciò che vuole, ci mancherebbe.
Lamentarsi di certe cose però vuol dire negare tutto ciò che è venuto dai Venom in poi. |
|
|
|
|
|
|
15
|
Praticamente il titolo è un bestemmione. Niente di che solo la solita minestra da scaldare al microonde |
|
|
|
|
|
|
14
|
@Riccardo: in effetti tu stesso hai svilito di più qualunque credo sulla faccia della terra in sole tre parole... |
|
|
|
|
|
|
13
|
della serie viva il rispetto delle idee altrui....per questo il mondo va a rotoli.....dalle origini al 2018..... |
|
|
|
|
|
|
12
|
Nel 2018 ci si indigna perché un gruppo metal manca di rispetto agli amici immaginari di qualcuno? Fantastico! |
|
|
|
|
|
|
11
|
la trasgressione nel rock/metal fa parte del gioco....ma quando si esagera...diciamo che esistono dei limiti che cambiano da persona a persona .....comunque non conosco questa cover ma mi documentero'.... |
|
|
|
|
|
|
10
|
@duke: è condivisibile quel che dici semplicemnete dopo quei cinquecentomila album con titoli, nomi di band e illustrazioni oscene... dai, c'era da svegliarsi prima oppure la prendiamo sul ridere! In onesta, una delle cose peggiori che ho visto in 30 anni di metal, continua ad essere gli "anal cunt" e le loro cover di merda. in ogni senso. |
|
|
|
|
|
|
9
|
amo tantissimo il metal....ma certi atteggiamenti non li sopporto.....poi ognuno e' libero di pensarla come vuole....ma pretendo dalle band grande musica e testi e titoli all'altezza ....non ste schifezze.... |
|
|
|
|
|
|
8
|
...sta copertina sta a metà strada fra la profumeria e la videoteca e di cattivo non ci trovo nulla, anzi, glivenchy o d&g tolgono l'ultima parola, magari aggiungono una G all'inizio... ed eccoti servito "grape of the bastard" pour homme... non sembra la cover di un album death, se volevano fare scalpore col titolo non è questo il modo di sfruttarlo imho |
|
|
|
|
|
|
7
|
ognuno e' libero di credere o non credere....ma la questione e' se e' giusto insultare qualcosa che a gli altri e' sacro...giusto per farsi un po' di pubblicita'....se si vuole il rispetto si deve dare rispetto....non si fa altro che alimentare polemiche .....poi ci si lamenta che certi generi hanno una brutta nomea....che palle... |
|
|
|
|
|
|
6
|
..mah..io non la farei cosi tragica. Se uno ha fede in Cristo( non cito la chiesa perché la odio) se ne può fregare altamente di questi titoli "espliciti" . Se uno ha fede non saranno certo questi gruppi a farli cambiare idea dico bene? E poi si sa', la religione che sia Cristo, Maometto o altro, non a tutti sta in simpatia, per quanto mi riguarda..io potrei vivere benissimo anche senza e credere a qualcosa di soltanto mio. |
|
|
|
|
|
|
5
|
ormai e' una consuetudine...tutti sti gruppi che per farsi notare devo mancare di rispetto ....mi sarei incazzato anche avessero insultato budda,maometto....ma tanto e' difficile attirare l'attenzione degli appassionati con solo il valore della musica?ormai sei hai una certa immagine e certi testi vali ...se no....non sei degno di attenzione.... |
|
|
|
|
|
|
4
|
Il titolo fa tutto parte del gioco, basta non fossilizzarsi su di esso e godersi la musica, che è ben più importante di un titolo volutamente esagerato |
|
|
|
|
|
|
3
|
titolo di merda....che si fa per campare....per attirare l'attenzione.... |
|
|
|
|
|
|
2
|
bello, forse un pò esagerato il voto, io gli do 80. |
|
|
|
|
|
|
1
|
Era ora ci fosse la recensione di questo malatissimo album! |
|
|
|
|
|
INFORMAZIONI |
 |
 |
|
|
|
Tracklist
|
1. Declaration 2. Hell 3. Nadja 4. The Goat 5. Marguerite & Gretchen 6. Sepiroth Rising 7. Zuleika 8. Conjuration 9. Il Giardino De Monte Olivieto Maggiore 10. Justine 11. The Blood
|
|
Line Up
|
Jason Mendoca (Voce, Chitarra) Paul Scanlan (Chitarra) Martin Bonsoir (Tastiere) Peter Theobalds (Basso) David Gray (Batteria)
|
|
|
|
RECENSIONI |
 |
|
|
|
|
|
|
|
|
ARTICOLI |
 |
|
|
|
|
|