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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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15/09/2018
( 3940 letture )
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Una carriera lunghissima (iniziata nel lontano 1983), quella dei Vader, band-simbolo del death metal polacco. Partiti come esponenti dei generi maggiormente in voga negli anni ottanta, primi fra tutti speed e thrash metal, hanno saputo evolvere nel tempo il loro sound in maniera estremamente originale e riconoscibile a un primo ascolto, divenendo così uno dei gruppi principali della musica estrema di matrice polacca. Il cambio di direzione da loro intrapreso verso il death metal ha saputo trascinare con sé le principali caratteristiche dei generi (già citati) da loro precedentemente suonati. Quella che per loro rappresentava un’evoluzione è stata, per il death, una rivoluzione.
Già nel 1995 è facile riscontrare perfettamente quanto sopra menzionato; l’esempio migliore ci è dato dal loro secondo full-length in assoluto, De Profundis. Pur possedendo una struttura standard e vistosamente equilibrata (nove tracce di media durata, per un tempo totale di trentaquattro minuti), l’album merita di essere apprezzato per una serie di peculiarità che lo rendono una delle migliori uscite in ambito metal di quell’anno. Follemente intriso di thrash metal per tutta la sua durata, il disco sprigiona una violenza inaudita. La batteria del compianto Doc impazza come un demoniaco martello pneumatico, senza mai sbagliare un colpo, facendo da sfondo a riff velocissimi e a sferzate di assoli che più Slayer non si può. Le lunghe cavalcate a base di tremolo picking, che pervadono le tracce con la loro aria sinistra, ci ricordano che pur sempre di death stiamo parlando. Anche la velocità delle parti vocali trae in inganno, in un cantato che sta esattamente a metà tra il growl e una furia, ancora una volta, di netta fattura thrash. Qualitativamente parlando, l’album non delude in nulla: l’ottima produzione ben sottolinea la precisione strumentale dei musicisti che, a sua volta, rispecchia il grande lavoro di composizione dei brani. Tutto ciò reso possibile dall’ottima intesa fra ogni membro del gruppo, dopo i molteplici anni di esperienza assieme. Riff, melodie, groove, blast beat…la ricetta perfetta per un’intera mezzora di headbanging ininterrotto è qui presente e non sembra fare cilecca. Numerosissimi assoli riempiono i vuoti di pochi secondi presenti all’interno dei brani, così da non concedere tregua all’ascoltatore.
De Profundis marca in modo indelebile il sound che da quel momento in poi sarà il biglietto da visita mezzo insanguinato e mezzo insudiciato dei Vader. Nel suo piccolo, merita un plauso: ripetuti ascolti non bastano a fornire indicazioni circa sezioni inutili dell’album; tutto sembra stare perfettamente a suo posto, e non si vorrebbe un solo minuto in più o in meno. Da ascoltare assolutamente.
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6
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Un disco che migliora tutto ciò che si è sentito nel debutto. Le influenze Slayeriani lasciano un pò di posto ai Morbid Angel e la struttura delle Song diventa più matura dando vitalità ad ogni canzone. Non ci sono più pezzi che sono 4 riff attaccati a caso tra loro. Qui ogni canzone ha una propria identità. La prolissità non manca comunque. Gran bel dischetto. 80/100 |
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5
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Capolavoro per me, un disco che non mi stanco mai e poi mai di risentire. |
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4
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Capolavoro del Death europeo, mazzata Deicide oriented, grande band. |
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3
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Grande band, li adoro, una bomba di album questo, da paura. Giusto il voto ma anche di più !! |
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2
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Eccezionale De Profundis. Importante per ogni deathster che si rispetti di matrice vecchia scuola. Doc + Peter = Vader... la batteria e la voce di Peter torvida e grezza piu' unica che rara si riconosce tra mille; questa è storia dei Vader e del death metal che passa anche dalla Polonia e sgorga, silenziosamente, nelle bettole e nei piccoli fetidi club a livello internazionale. Per me almeno da 94 De Profundis |
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1
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Il Capolavoro dei Vader assieme a The Ultimate Incantation. Poi sempre su livelli alti, ma per me i primi due non si battono. Ho visto anche il tour di supporto a questo a spalla dei Cannibal Corpse e c'erano pure i Krabathor di "Lies". Grande concerto al Frontiera. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Silent Empire 2. An Act of Darkness 3. Blood of Kingu 4. Incarnation 5. Sothis 6. Revolt 7. Of Moon, Blood, Dream and Me 8. Vision and the Voice 9. Reborn in Flames
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Line Up
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Peter (Voce, Chitarra) China (Chitarra) Shambo (Basso) Doc (Batteria)
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