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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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A Day to Remember - For Those Who Have Heart
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23/11/2019
( 1748 letture )
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Fra le band da citare per descrivere un'autentica espressione musicale made in USA ci sono sicuramente gli A Day To Remember: nei primi tempi della loro carriera erano la perfetta simbiosi fra il metal hardcore ad ampio spettro e il punk rock/pop punk di gusto americano. Anche loro operativi dalla prima decade del 2000, con sei album all'attivo e un altro in cantiere, i cinque ragazzi della Florida hanno mescolato metal, melodic metalcore, hardcore, emo, punk e praticamente messo a punto un genere assolutamente caratteristico e personale. Se da una parte gli ADTR incarnano perfettamente lo spirito della NWOAHM e della modernità ad essa legata, dall'altra abbracciano tutta un'altra fetta di ascoltatori dalla scena emo/punk/post hardcore (su questo genere soprattutto si sono spostati nei lavori di mezzo per finire al pop in maniera più eclatante negli ultimi tempi).
In questo lavoro breakdown esemplari, riff possenti e harsh vocals al fulmicotone si uniscono a ritornelli accattivanti e recitativi, nonché a una melodia esplorata a 360 gradi, in un ensemble davvero unico: questo è soprattutto For Those Who Have Heart, un confronto diretto fra la complessità delle parti più metal core e l'immediatezza dei frame pop punk. Questo confronto è esprimibile anche parlando del frontman Jeremy McKinnon, che si occupa di entrambe le tecniche canore, alternando growl e voce pulita sulle basi strumentali poliedriche, in cui spiccano i riff delle chitarre a metà fra schitarrate punk e pattern di metal svedese. Sicuramente le clean vocals e le parti più punk rock di McKinnon possono non piacere a tutti e soprattutto non ad un amante del metal old school (ma anche del metal hardcore americano più coriaceo), tuttavia essi hanno sicuramente un significato culturale, rappresentando tutta un 'altra corrente musicale e stilistica (Monuments, Here's To the Past). Le parti estreme invece soddisferebbero il più esigente degli ascoltatori. Niente da dire sulla produzione, soprattutto se contestualizzata nell'anno di uscita del lavoro: essa valorizza il songwriting e le scelte comunicative della band. L'anno dopo fu pubblicata una seconda versione del lavoro con l'aggiunta di 4 bonus track. La ouverture dell'album è affidata alla breve ma intensissima Fast Forward to 2012, già esemplificativa delle varie intenzioni della band: veloci strofe punk rock alternate a bridge metal core, ritornelli catchy ed emozionali, cori hardcore, breakdown cubitali. Soprattutto questi ultimi saranno le punte di diamante di tutto il lavoro dando tantissimo carattere a pezzi già notevoli, come The Danger in Starting a Fire e Show 'Em The Ropes. Menzione d'onore per la delicata e agrodolce The Price We Pay in cui troneggiano melodiosi arpeggi di chitarra e piano, mentre i sentori swedish metal si sprecano in A Shot In The Dark per poi sfociare nell'ennesimo ritornello punk/emo. Chiude l'album la notevole Start The Shooting, ma tutti i pezzi di For Those Who Have Heart rappresentano coerentemente lo spirito della band.
Nel complesso potremmo dire che questo lavoro è sia moderno che senza tempo, rimanendo sospeso fra vari stili ed è anche, se vogliamo, rappresentativo di varie generazioni. Assolutamente da ascoltare per pura accademia se si amano i generi trattati, o se si vuole esplorare una commistione davvero ben fatta. Insomma, A Day To Remember: una band da ricordare, con un album da ricordare.
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2
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Il vero anello di congiunzione: solo loro riusciranno veramente a creare quel connubio capace di unire due scene che, per fanbase, sono state abbastanza imparentate, ossia quella pop punk e quella metalcore. In generale ci sono state altre band che hanno provato e hanno tentato lo stesso tipo di approccio, ma solo loro sono stati capaci di mantenersi nel tempo, tirando fuori una triade emblematica, anche più degli esordi: Homesick, What Separates Me from You, Common Courtesy. Questo è stato il picco: Paranoia ha diviso i fan, e il prossimo album in cantiere si prospetta un flop dai primi singoli che sono usciti (colpa anche della Fueled by Ramen, che li sta trattando come una pop punk band di seconda categoria). Questo album è ancora seminale, non raggiunge la sonorità definitiva di Homesick, ma è un inizio valido. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Fast Forward to 2012 2. Speak of the Devil 3. The Danger in Starting a Fire 4. The Plot to Bomb the Panhandle 5. Monument 6. The Price We Pay 7. Colder Than My Heart, If You Can Imagine 8. Show 'Em The Ropes 9. A Shot in the Dark 10. Here's to the Past 11. I Heard it's the Softest Thing Ever 12. Start the Shooting
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Line Up
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Jeremy McKinnon (Voce) Kevin Skaff (Chitarra Solista) Neil Westfall (Chitarra Ritmica) Joshua Wodard (Basso) Alex Shelnutt (Batteria)
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